La trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, nella puntata di oggi commenterà in diretta tv gli ultimi retroscena in merito al caso di Roberta Ragusa, alla luce della decisione presa dal gup Elsa Iadaresta, che ha decretato nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di Antonio Logli, marito della donna scomparsa quasi cinque anni fa. Il giudice ha anche accettato la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali dell’uomo, assente in aula nel corso della lettura della sua decisione. Successivamente sono state già fissate le date delle prossime due udienze con le quali avverrà il processo a carico di Logli, definito non a caso lampo. Entro la fine dell’anno, dunque, sapremo se il medesimo giudice ha ritenuto colpevole o innocente Antonio Logli rispetto ai reati di omicidio e distruzione di cadavere della moglie. All’imputato, come ha ricordato il settimanale Giallo, non sono state contestate le aggravanti né la premeditazione. Ciò significa che in caso di condanna, Antonio Logli non rischierebbe l’ergastolo ma “solo” 30 anni di reclusione. Pena che diventerebbe di 20 anni per effetto del rito abbreviato scelto dalla sua difesa e che prevede uno sconto di un terzo della pena nel caso in cui il giudice dovesse giudicarlo colpevole del delitto di Roberta Ragusa.

Il giallo di Roberta Ragusa torna nella puntata di oggi di Quarto Grado dedicata alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. I dubbi continuano a riguardare soprattutto il marito Antonio Logli e nuove rivelazioni avrebbero posto l’accento sul misterioso accompagnatore che la mattina seguente alla scomparsa della donna, insieme ad Antonio Logli, bussò alla porta di Loris Gozi, il supertestimone e principale accusatore dell’uomo. Secondo qualcuno potrebbe trattarsi addirittura di un parente di Roberta Ragusa, ma nel corso di una recente puntata di Pomeriggio 5, proprio Loris ha avanzato un nome, “Manuel”. Sarebbe quindi stata svelata, almeno in parte, l’identità del misterioso accompagnatore di Logli. Secondo le indiscrezioni della trasmissione di Canale 5, Manuel sarebbe un collaboratore dell’Autoscuola della quale Antonio è titolare. Il giudice che dovrà esprimersi nel corso del processo a carico del marito di Roberta Ragusa, potrebbe decidere di interrogarlo dal momento che Manuel, pare non sia mai stato sentito dagli inquirenti. L’uomo in questione potrebbe conoscere nuovi particolari sulla scomparsa della povera Roberta?

La puntata di stasera all’insegna della trasmissione Quarto Grado, dedicherà un’ampia parentesi anche alla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna che da quasi cinque anni ha fatto misteriosamente perdere le sue tracce. Tra pochi giorni inizierà il processo a carico del marito che, dopo il rinvio a giudizio ha scelto il rito abbreviato. Nel corso del programma verranno ribaditi gli indizi e le intercettazioni ad oggi raccolti e che potrebbero condannare o assolvere Antonio Logli. I commenti sotto il video promo del programma di Rete 4 su Facebook contengono parole durissime nel confronti del marito di Roberto Ragusa: “Povera Roberta che fine gli ha fatto fare, è troppo sicuro di se questo essere ma i figli, il grande non può ribellarsi, e va pure in vacanza a riposarsi, ma che vergogna, con questo sorriso sempre volpone ma prima o poi la paghi ma chissà se dorme di notte vergogna”, ha scritto una indignatissima utente. “Sinceramente…il Signor Ragusa sembra non avere un cuore. ..è freddo insensibile…mi da i brividi”, è stato un ulteriore commento durissimo nei riguardi di Logli. “Logli ridi ridi chissà quale bugia avrai detto ai tuoi figli, e loro poveri innocenti hanno creduto, ma sappi che prima o poi saranno loro a punirti”, si legge ancora. Il popolo del web sembra aver già condannato, prima ancora del giudice Elsa Iadaresta, il sospettato dell’omicidio e della distruzione di cadavere di Roberta Ragusa. La vera sentenza, però, arriverà solo il prossimo 21 dicembre.

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la trasmissione Quarto Grado in onda stasera affronterà anche il caso di Roberta Ragusa, la donna misteriosamente scomparsa da Gello di San Giuliano Terme nel gennaio di quasi cinque anni fa. Per l’omicidio e la distruzione di cadavere dell’imprenditrice pisana è stato di recente rinviato a giudizio il marito Antonio Logli, il quale affronterà nei prossimi giorni il processo-lampo con rito abbreviato la cui sentenza è prevista per il prossimo 21 dicembre. In attesa di scoprire se il giudice Elsa Iadaresta, lo stesso che si è pronunciato sul rinvio a giudizio dell’uomo, dichiarerà la sua colpevolezza o, in alternativa, la sua assoluzione, l’attenzione resta concentrata sul misterioso accompagnatore che dopo la scomparsa di Roberta Ragusa si recò con Antonio Logli in casa del supertestimone Loris Gozi. Come sappiamo, Logli ha sempre negato di essersi recato presso il suo principale accusatore la mattina del 14 gennaio 2012, ma tale circostanza potrebbe ora essere confermata dalla stessa persona che lo accompagnò. A dedicare ampio spazio all’interno del gruppo Facebook “Giornalismo Investigativo”, è stato come sempre il giornalista Fabrizio Peronaci che ha ribadito l’importanza di trovare un testimone capace di confermare la presenza di Logli alla porta di Gozi. Questo, infatti, contribuirebbe a far crollare l’alibi del presunto assassino di Roberta Ragusa proprio in vista della sentenza. Secondo quanto rivelato dal giornalista del Corriere della Sera, tra i commenti ai vari post nel gruppo social da lui realizzato, ce ne sarebbero alcuni secondo i quali il famoso “mister X”, l’accompagnatore di Antonio Logli, sarebbe “una persona di una certa età, padre di una delle cugine di Roberta”. Come sottolineato da Peronaci, se l’indiscrezione dovesse trovare conferma, spiegherebbe in modo chiaro anche il “disagio” trapelato dalla famiglia di Roberta Ragusa in merito ad una più approfondita ricerca della verità sulla scomparsa della donna. Lo stesso giornalista avrebbe ammesso di essere rimasto sorpreso di fronte ad alcuni attacchi ricevuti da parte della famiglia della donna scomparsa, in riferimento al suo lavoro incentrato sulla ricerca della verità in merito al giallo di Roberta Ragusa.