L’allerta meteo rossa vige ancora in diverse regioni italiane dopo che il maltempo nelle ultime 48 ore con la sua violenza ha sferzato Liguria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Calabria e Sicilia. Come riportato da Rainews.it la notizia più importante delle ultime ore è quella riguardante il ritrovamento del cadavere del disperso nel torinese, che sebbene non sia stato identificato dovrebbe rispondere al nome di Sergio Biamino, il 70enne disperso da ieri mattina a Perosa Argentina. Il bilancio complessivo riguardante le vite umane, oltre al disperso ritrovato in Piemonte, parla attualmente di un morto accertato (un pescatore in Liguria) e di altre 3 persone disperse. Fra queste, uno è il migrante scivolato nelle acque del torrente Roja a Ventimiglia ormai diversi giorni fa, gli altri due invece sono siciliani: uno è un allevatore di Sciacca e un commerciante di Messina. Buone notizie provengono invece dalla provincia di Alessandria dove gli argini hanno retto alla piena del Tanaro al contrario di quanto avvenne con l’alluvione di 22 anni fa.
Allerta meteo rossa dettata da un maltempo che con questo ciclone di fine novembre in tutta Italia ha causato attualmente un bilancio di un morto e 3 dispersi non si attenua neanche oggi, sabato 26 novembre 2016. Come riportato dalla versione online de Il Giorno, infatti, a destare grande preoccupazione è in particolare l’attesa piena del Po. Il fiume dovrebbe infatti ingrossarsi a partire dalle prossime ore e la sua onda di piena, dopo aver attraversato il Piemonte, dovrebbe lambire la Lombardia. Per questo motivo sono state già allertate decine di volontari: sono 45 quelli che in provincia di Pavia sono stati demandati al monitoraggio e all’assistenza al traffico nei 2 ponti chiusi (ponte Becca e ponte Gerola); allo stesso modo in provincia di Lodi i volontari dei comuni rivieraschi si occupano di tenere sotto controllo la situazione degli argini e delle golene. Da segnalare come anche il Lago di Como abbia superato la soglia di ordinaria criticità alla stazione di Malgrate ma con livello costante che per il momento non fa temere esondazioni.
L’allerta meteo rossa che permane anche oggi su molte regioni italiane è figlia del maltempo che ha martoriato la Penisola da Nord a Sud indistintamente. La Liguria è certamente tra le regioni più colpite dal maltempo se è vero, come dichiarato all’Ansa questa mattina dal governatore Giovanni Toti, che “una perturbazione così non transitava in Liguria da almeno una decina di anni”. Sempre l’Ansa precisa che sono 1600 le utenze rimaste senza luce ma Enel fa sapere di essere in grado di dimezzare questo numero entro la giornata odierna. Rispetto alla stima dei danni che l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi aveva calcolato in 100 milioni di euro, il governatore Toti ha mostrato un atteggiamento più prudente rimandando ogni discorso di questo tipo “al termine di questa giornata, dopo i sopralluoghi che svolgeremo in Valbormida e nell’entroterra di Imperia e due incontri nelle prefetture di Savona e Imperia”.
Ancora allerta meteo oggi per il maltempo. Secondo l’ultimo bollettino delle previsioni del tempo della Protezione civile sulle regioni di nord-ovest, colpite dalle piogge e dall’alluvione nei giorni scorsi, non sono previste precipitazioni, che invece riguarderanno a carattere sparso le regioni di nord-est. Oggi resta l’allerta rossa per rischio idrogeologico sulla Calabria meridionale mentre per rischio idraulico sulla Bassa pianura occidentale in Lombardia e sulla Pianura di Piacenza-Parma in Emilia-Romagna. Allerta rossa ancora per le piene dei fiumi su alcune zone del Piemonte, in particolare sul Belbo- Bormida, sulla Pianura Settentrionale e sulla Pianura Torinese. Per quanto riguarda proprio la zona del torinese riprenderanno le ricerche del 70enne scomparso nel rio Albona, a Perosa Argentina, in Val Chisone: l’uomo è scivolato nell’acqua mentre insieme al figlio, stava cercando di mettere al riparo alcuni cavalli nella stalla. Ieri non hanno avuto esito positivo le ricerche da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco e dei carabinieri.
La Protezione Civile ha confermato l’allerta rossa per rischio idrogeologico sulla Calabria meridionale, per rischio idraulico sulla Bassa pianura occidentale in Lombardia e sulla Pianura di Piacenza-Parma in Emilia-Romagna, oltre che sul alcune zone del Piemonte, come Belbo-Bormida, Pianura Settentrionale e Pianura Torinese. Nel bollettino emesso è stata indicata allerta arancione, invece, su gran parte del Piemonte, sulle Prealpi Occidentali e Varesine in Lombardia, sulla Puglia ionica e meridionale, sulla Basilica e sulla Calabria ionica centrale. Gialla, invece, l’allerta sulla Valle d’Aosta, sulle parti restanti del Piemonte, su gran parte della Lombardia, sulla Pianura di Modena-Reggio Emilia in Emilia-Romagna, sulle aree dell’Alto Brenta in Veneto, sulla zona centrale della Puglia, su quelle restanti della Calabria su quella nord-orientale della Sicilia. Il bollettino della Protezione Civile stabilisce l’allerta arancione per rischio idraulico sulla Romagna e sulle Marche, mentre per rischio idrogeologico sul Molise e sul foggiano in Puglia. Infine, allerta gialla su Emilia e Umbria, sulle restanti regioni meridionali e sulla parte settentrionale della Sicilia.
La pioggia, che ha colpito in maniera significativa il Piemonte, si sposterà tra la Lombardia e Triveneto al primo mattino, ma cesserà al pomeriggio. Sono le previsioni fornite dall’Aeronautica Militare, secondo cui nel Centro e in Sardegna gli addensamenti nuvolosi saranno sempre meno consistenti. Poche nubi in Campania, dove prevarranno le schiarite, mentre nelle altre regioni del Sud ci saranno annuvolamenti sparsi. Più compatti saranno, però, in Puglia e nelle aree ioniche di Calabria e Basilicata, dove potrebbero verificarsi precipitazioni. In particolare, nella Puglia meridionale potrebbero essere consistenti. Per quanto riguarda, invece, le temperature, le minime saranno stazionarie al Nord Est, mentre saranno in calo su Emilia-Romagna e Marche. In lieve calo su Valle d’Aosta, Puglia e i settori tirrenici di Calabria e Sicilia. I mari saranno generalmente mossi, ma il moto ondoso è in generale attenuazione.
L’ondata di maltempo che ha investito il Nordovest dell’Italia ha fatto registrare dati eccezionali: in quattro giorni è caduta la pioggia di sei mesi. Sono questi i primi dati emersi in merito alla pioggia che ha colpito le zone tra torinese, cuneese e Ponente ligure. L’emergenza non è rientrata in Piemonte, anzi incombe una nuova allerta che coinvolge pure la Valle d’Aosta: come evidenziato da La Stampa, è mercato o addirittura forte il rischio di valanghe in seguito alle abbondanti nevicate avvenute oltre i 2mila metri e per le temperature miti previste nel weekend. Garessio è tra i comuni più colpiti dal maltempo: sono circa 60 i tratti delle strade provinciali e i ponti chiusi. “Per fortuna non abbiamo perso vite umane, ma i danni sono incalcolabili”, il commento del sindaco Sergio Di Steffano, che definisce “terribili” questi giorni di maltempo vissuti dalla sua gente. L’emergenza, dunque, in Piemonte non è ancora rientrata.
Il bilancio dell’emergenza maltempo che ha messo in ginocchio Liguria e Piemonte si è fatto pesante: una vittima e un disperso, ma quest’ultimo numero sale a due se si aggiunge il migrante scomparso a Ventimiglia nei giorni scorsi. La vittima è Mauro Costaguta, pescatore di 73 anni scomparso alla foce dell’Entella, mentre il disperso è Sergio Biamino, un anziano di Perosa Argentina. Ci sono poi centinaia di persone sfollate. I danni materiali sono ingenti: la stima approssimativa fatta dall’assessore allo Sviluppo Economico della Liguria, Edoardo Rixi, è di 100 milioni di euro. In Piemonte, invece, i danni verranno valutati solo quando l’emergenza sarà finita: lo ha annunciato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Domani il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, si recherà nelle zone più colpite: come riportato da Tgcom24, comincerà da Garessio.
Le abbondanti piogge cadute sul Piemonte hanno fatto innalzare il livello del Po e nelle prossime 24 ore dovrebbe raggiungere livelli critici nel tratto lombardo, in particolare le province di Pavia, Lodi e Cremona. Per questo da stasera è allerta rossa per il maltempo nella bassa pianura della Lombardia: i livelli del fiume nel tratto lombardo dovrebbero crescere significativamente tra la notte di venerdì e la mattina di sabato. Due argini “fusibili” della prima linea di difesa delle acque del Po sono stati tagliati a San Rocco al Porto per far sfogare parte della piena che sta gonfiando il fiume e arriverà nelle prossime ore. Il ponte della Becca a Pavia, chiuso alle 17, verrà riaperto – secondo Il Giorno – domenica o lunedì, a seconda di come si evolverà la situazione. Il Po, infatti, è sopra i 3 metri e dovrebbe arrivare a 5,5 metri entro domani pomeriggio. Il livello di criticità elevata è di 4,5 metri.
Dopo l’alluvione che ha colpito in queste ore la Liguria e il Piemonte, con la conseguente allerta meteo rossa in queste regioni, Alessandro Barabino, Guida Ambientale Escursionistica dal 1992, intervistato da ilSussidiario.net, propone di creare delle figure di ‘operai fluviali’. “In Piemonte – spiega Barabino – ci sono squadre che puliscono i sentieri. Io conosco quello in provincia di Cuneo: si tratta di un servizio che a noi guide serve molto perché ci dà sicurezza. Allora mi domando: non si potrebbe istituire la figura degli ‘operai fluviali’? Delle squadre di operatori che puliscano i fiumi proprio come quelli che puliscono i sentieri. Sarebbe un servizio che potrebbe essere coadiuvato dalla Protezione civile e dalle associazioni di volontari”. Il sistema attuale, sottolinea Barabino, non prevede infatti delle vere e proprie squadre che operino per esempio a livello regionale per quanto riguarda la pulizia dei fiumi: “Ora i fiumi vengono puliti dai singoli comuni ma quelli piccoli non hanno i mezzi per la realizzazione di un servizio adeguato”.
La situazione su Liguria e Piemonte vede l’allerta meteo rossa scendere a gialla anche se il maltempo resta un’emergenza che non si può chiudere già oggi: il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha da poco dichiarato che “siamo ancora nella coda dell’allerta e dell’emergenza”, con la pioggia che ha smesso di scendere sulle aree colpite del Cuneese, Torinese e attorno a Savona e Imperia. Come riportano i colleghi di Primo Canale, «Declassata l’allerta meteo su tutta la Liguria. La criticità diventa gialla, la più bassa, fino alle 19. Previste ancora piogge sul Levante. Finisce così l’allerta rossa dopo 39 ore di maltempo, danni e apprensione ma nessun ferito. La Regione ha chiesto lo stato d’emergenza». È intervenuto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha dichiarato come «E’ stato uno stress test davvero importante – ha detto il governatore Giovanni Toti – una perturbazione così non transitava in Liguria da almeno una decina di anni. Entro lunedì partiranno i sopralluoghi dei tecnici della Protezione civile nazionale per la conta dei danni». I fiumi sono esondati e molte parti delle campagne del Po sono letteralmente allagate, con danni almeno da 100milioni ma che si potranno contare solo nelle prossime ore.
La situazione resta molto tragica nelle Regioni del Nord Ovest, Piemonte e Liguria. L’allarme maltempo continua anche nella giornata odierna, sebbene le condizioni meteo nelle due regioni sopra citate sembrano migliorare gradualmente. Come riporta TgCom24, su tutta la Liguria fino alle ore 19:00 resterà l’allerta gialla, stando a quanto deciso dalla protezione civile alla luce delle migliorate previsione del tempo che per domani annunciano sole per l’intera giornata. E’ però arrivato il momento delle prime stime sui danni. Sebbene non ci siano dati definitivi, l’assessore allo sviluppo economico, Edoardo Rixi, ha parlato di danni pari a 100 milioni di euro. In Piemonte la situazione resta invece ancora drammatica: dopo il forte maltempo è esondato il torrente Chisola a Moncalieri e a La Loggia, poco distante da Torino. Questo ha portato al blocco di almeno 1800 persone nelle proprie abitazioni ed attualmente sarebbero in corso le operazioni di evacuazione portate avanti dai vigili del fuoco. Resta alta ancora l’attenzione sull’uomo disperso nel torinese, il quale sarebbe caduto nel Torrente Pellice, mentre a Lavagna è stato trovato il corpo senza vita di un pescatore che era stato dato per disperso.
Mentre il tempo migliora su Liguria e Piemonte, e l’allerta meteo rossa diventa in quasi tutti luoghi colpiti nelle ultime ore un “bollino” arancione, a Torino sono ancora in emergenza non più per il Po ma per i vari collegamenti con il fiume Dora Riparia, un affluente del grande Fiume del Nord. Il disperso in zona Val Chisone purtroppo ancora non ps stato ritrovato e si teme a questo punto il peggio, anche per l’età, ha 70 anni. Tanaro fa ancora paura in zona Alba e nel Astigiano dove ha raggiunto i 6,15 metri; la situazione a Torino invece, come dicevamo, resta comunque in allerta «Oltre i sei metri di altezza per i Po ai Murazzi dove la piena del Po ha staccato dagli ormeggi i battelli Valentina e Valentino mandandoli a schiantarsi contro il ponte della Gran Madre». La Dora spaventa ancora e per questo motivo tutti i ponti sul fiume sono stati chiusi per precauzione. Spostandoci in Liguria, il sito IGV (quotidiano locale ligure) dà un primo bilancio dei danni in uno dei paesi più colpiti dall’onda di maltempo di ieri. «ponte crollato, mezzo paese senza corrente elettrica né acqua e linee telefoniche senza servizio», riporta il sindaco Mattiauda ad IGV. Il fiume Bormida lì spaventa ancora non avendo ancora finito la piena da questa notte, nonostante abbia smesso di piovere ormai da ore: «Al momento stiamo cercando di risolvere le criticità più urgenti e poi passeremo alla conta dei danni. Fortunatamente nessuno si è fatto male e il centro del paese non ha subito grossi allagamenti. Il Bormida è straripato in diversi punti, ma i danni sono soprattutto per le coltivazioni».
La situazione dell’allerta meteo rossa non è ancora finita, come racconta il premier Renzi nella sede a Torino della Protezione Civile: «La fase di emergenza non è terminata, ma le opere fatte in Piemonte hanno mitigato gli effetti dell’emergenza maltempo» ha detto, aggiungendo: «è fondamentale che nelle prossime ore il governo si muova in modo immediato perché si possa iniziare subito il conteggio dei danni e gli aiuti alle popolazioni», come riporta il sito della Stampa. Non piove su Liguria e Piemonte ma la piena dei torrenti e dei fiumi dopo il livello di piogge scese nelle ultime 36 ore purtroppo è ancora molto pericolosa: spaventano i torrenti ad Asti e Alessandria, mentre il Po con la sua piena ha fatto crollare alcuni piccoli ponti nel Cuneese e nel Torinese, facendo sfollare 400 persone (250 a Cuneo, 150 a Torino e provincia). Da ultimo, mentre in Liguria la situazione resta ancora allarmante tra Imperia e Savona, registriamo un’altra risalita del fiume Tanaro in zona di Alba: l’amministrazione comunale ha fatto sapere che il livello di piena del fiume è ancora risalito, invitando tutti i cittadini di evacuare ai piani superiori dei fabbricati e dei palazzi.
Prosegue con qualche spiraglio di miglioramento l’allerta meteo rossa su Liguria e Piemonte: l’allarme maltempo che ha scatenato le ultime 24 ore, promette qualche disagio ancora per le prossime ore, soprattutto nel Cuneese e lungo la piena del Po che verso mezzogiorno arriverà al suo punto massimo. A Torino già i livelli si stanno abbassando, mentre sono ancora sotto allerta i livelli di acque nel fiume Dora Baltea che ha raggiunto alcuni ponte del capoluogo piemontese. Il bilancio dei feriti resta il medesimo con un disperso in val Chisone, un uomo di 70 anni che per inseguire i propri cavalli scappati con il maltempo è caduto tra le acque imperiose dei torrenti e purtroppo è stato trascinato davanti al figlio disperato. In Liguria intanto ha smesso di piovere e si comincia la conta dei danni: la Protezione Civile nella notte ha fatto sfollare molte persone nella Valbormida, vicino a Imperia, con 500 sfollati sol a Cairo Montenotte e Millesimo. Come riporta Repubblica Liguria, «Non piove nell’Imperiese, nel Tigullio e nello Spezzino Pioggia lieve solo tra Savona e Arenzano (Genova) e nell’entroterra di queste località. A Genova ampie schiarite e sprazzi di sole. Il livello dei corsi d’acqua continua a calare».
Un’allerta meteo che purtroppo continuerà fino almeno a mezzogiorno per Liguria e Piemonte, ma con i danni e l’allarme maltempo che certamente rimarrà almeno per tutta la giornata di oggi, date le conseguenze della piena di molti fiumi e torrenti che ancora in queste ore spaventano i cittadini del Nord-Ovest. La piena del Po su tutte fa paura in queste ore tra le province di Cuneo e di Torino: Cardè, ultimo comune del Cuneese, è stato completamente allagato con il fiume che è arrivato fino ai piani terra di negozi e palazzi. Allagate campagne, campi coltivati e la situazione a Torino che non è certo migliorata: come riporta l’Ansa, «Valentino e Valentina, i due battelli per la navigazione turistica sul Po, a Torino, sono stati trascinati via dalla forza del fiume, che ha rotto i loro ormeggi. Le due imbarcazioni si sono incastrate sotto le arcate del ponte della Gran Madre, nel centro del capoluogo. Il ponte è stato chiuso». Mentre Renzi ha appena incontrato la Protezione Civile a Torino per cercare di fare un summit sulle condizioni dell’allarme maltempo; allerta rossa e arancione per tutta la giornata, con anche un primo disperso che purtroppo è arriva nel Torinese. «una persona risulta dispersa in località Clot di Ciampiano: l’allarme è stato lanciato questa mattina dal Com. Il disperso potrebbe essere stato trascinato via dal torrente Chisone in piena», riporta ancora l’Ansa.
Nonostante il bollettino di allerta meteo rimanga ancora sull’allerta rossa, per la giornata di oggi l’allerta meteo resta leggermente migliorata rispetto al disastro avvenuto ieri in Liguria e in Piemonte: il livello del maltempo cala di intensità ma non di presenza, con le province del Ponente ligure e del Cuneese che tornano ad essere sfortunate protagoniste anche per questo fine settimana. Ieri in serata la Protezione Civile ha diramato i nuovi livelli di allerta per la Liguria: Area A (da Ventimiglia a Noli) e Area D (Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida) troviamo allerta rossa fino alle 12, mentre cala ad arancione dalle 12 alle 15. Ricordiamo che l’allerta rossa del bollettino meteo significa il massimo grado di allarme per il maltempo con il rischio nuovo di esondazioni e di smottamenti per la pericolosità idrogeologica del terreno. Area B (da Spotorno a Camogli, quindi compresa l’area di Genova): allerta rossa fino alle 6, arancione dalle 6 alle 15. Per quanto riguarda invece l’Area C (la costa da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Valfontanabuona e Valle Sturla): allerta gialla fino alle 15. Chiudiamo con l’ultima Area, la E (Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia) che avrà allerta gialla fino alle 15.
E’ ancora paura in Liguria e Piemonte, a causa dell’allarme maltempo diramato in queste ore. Diversi i danni a strutture e strade, soprattutto a Garessio, in provincia di Cuneeo, dove l’esondazione del Tanaro ha allagato l’intero paese, dividendolo a metà. Chiusi 25 tratti stradali della provincia, a causa delle frane e dell’ondata di piena, che nelle prime ore di domani mattina raggiungerà Alba. La preoccupazione maggiore sarà per Alessandria, per via della piena del Tanaro. Secondo alcune previsioni, il fiume non dovrebbe esondare. Sospeso intanto il servizio ferroviario che da Savona porta a Torino, una situazione ancora più allarmante di quanto avvenuto nel ’94, quando erano state le povince di Alessandria, Asti e Cuneo a subire i danni maggiori per le esondazioni dei due fiumi. Chiusi i battenti anche di diverse strutture commerciali, come lo stabilimento della Ferrero che si trova ad Alba, in via precauzionale. Un servizio di Sky Tg24 ha sottolineato inoltre che le scuole di Casale Monferrato ed Alessandria rimarranno chiuse.
Continua a peggiorare la situazione maltempo in Liguria rispetto alle ultime ore. La Protezione Civile Regionale ha aggiornato in questi minuti quelle che sono le previsioni per domani, in accordo con l’Arpal. Prolungato l’allerta rossa fino alle 6:00 per quanto riguarda la costa che va da Spotorno a Camogli, Alta Val Bisagno e Val Polcevera. Per la costa che da Ventimiglia porta fino a Noli, la valle del Centa e la provincia di Imperia, rimane invece ancora valida la fascia oraria fino a 12, con un prolungamento dell’arancione fino alle ore 15:00 di domani. Giovanni Toti, il Presidente della Regione Liguria, ha affeermato in un’interivsta che la situazione idrogeologica presenta “uno dei maggiori volumi di precipitazioni che si siano registrate negli ultimi 10 anni”. Le difficoltà verranno affrontate nelle prossime 7-8 ore, in seguito alle quali il maltempo dovrebbe iniziare a rallentare. Sospese intanto le ricerche del 74enne scomparso fra Chiavari e Lavagna ieri sera. L’uomo, sottolinea l’Adnkronos, era uscito in barca e non è più tornato. Purtroppo la situazione metereologica impedisce l’intervento dei ricercatori.
Mentre la situazione di allerta meteo rimane “rossa” in Liguria fino a domani a pranzo – ma si attende in serata il nuovo bollettino Arpal e della Protezione Civile sulle previsioni del tempo di domani – il maltempo in Piemonte vive ore di difficile disagio e rischio alluvione in due fiumi importanti. Il Po a Torino è esondato ormai sei ore fa in due punti della città vicino al quartiere Murazzi e prosegue la sua scia di ingrossamento andando anche verso la Lombardia, mentre il Tanaro a Garessio e in tutta la provincia di Cuneo pare migliorar nelle ultime due ore. «A Garessio, il centro più colpito dalla piena del Tanaro nella mattinata di giovedì arrivano notizie confortanti: il livello del fiume è sceso di un metro. Inoltre anche la quota neve si è abbassata e tutto questo ci lascia ben sperare», ha detto il viceprefetto di Cuneo, Francesco D’Angelo. ancora case isolate e collegamenti interrotti in larga parte del Cuneese che non fanno presagire ore facile quelle della notte e della prima mattina di domani.
Maltempo e esondazioni di fiumi oggi tra Liguria e Piemonte, due delle regioni più colpite dalle piogge nelle ultime ore. Per quanto riguarda la situazione del Po, come riporta il Corriere della Sera, il livello del fiume continua a crescere, tra le province di Cuneo e Torino. Il sta esondando tra Cardè e Villafranca e nella zona è chiusa la regionale Saluzzo-Pinerolo. Sono registrati problemi di viabilità anche lungo le provinciale tra Barge e Paesana, in valle Po, per uno smottamento. Il Comune di Villafranca Piemonte ha comunicato che, in via precauzionale, verrà chiuso il ponte sul fiume Pellice tra Villafranca Piemonte e Vigone. Allerta arancione è stato emesso anche dalla Protezione civile della regione in Lombardia: anche nel tratto lombardo infatti il livello del Po potrebbe crescere nelle prossime ore. L’allerta scatterà a partire dalla mezzanotte per le zone della provincia di Pavia interessate dai fiumi Po e Tanaro, e per quelle interessate dai fiumi Tanaro e Ticino (Ponte della Becca).
Allerta meteo rossa in Piemonte e Liguria a casa del maltempo. L’ondata di piena in Piemonte dovrebbe esaurirsi nelle prossime 48 ore secondo il responsabile della Protezione Civile regionale: “Le previsioni parlano di una attenuazione delle piogge”, ha dichiarato Stefano Bovo. Intanto il governatore Sergio Chiamparino si prepara a fare richiesta di stato di calamità, mentre il sindaco di Garessio, Sergio Di Stefano, esprime i suoi timori: “Abbiamo paura, si sta rasentando la situazione dell’alluvione del ’94. Il fiume Tanaro – ha proseguito, come riportato da Il Fatto Quotidiano – ha scavalcato il ponte centrale di Garessio, dividendo la città in due. La statale che arriva da Ceva è chiusa per frane, siamo isolati a tutti gli effetti. Al momento non risultano incidenti a persone ma la situazione è brutta”. Dai vigili del fuoco, però, arrivano rassicurazioni: “I livelli del fiume sono comunque stabili”. Per i vigili del fuoco la situazione non è come quella del ’94, “anche grazie ai lavori fatti da allora sugli argini”.
Grave la situazione per l’allerta meteo in Liguria e in Piemonte: continua l’emergenza del maltempo nelle regioni del Nord, con i fiumi Tanaro e ora anche Po che mettono seriamente a rischio gli argini e già in più punti sono esondati. Al momento non si segnalano feriti o dispersi, eppure la situazione è molto preoccupante: chiusi nella città di Torino il Murazzi e il Borgo Medievale per l’emergenza straripamento del grande fiume Po. Allarme scattato nel primo pomeriggio con la Sindaca Chiara Appendino che ha ordinato la chiusura dei quartieri Murazzi e Borgo Medievale, con il pericolo di un ingrossamento anche per le aree di percorrenza del fiume del nord, anche in Lombardia avverte la Protezione Civile. Come riportano i colleghi di Repubblica Piemonte, «In via precauzionale la sindaca ha firmato un’ordinanza che vieta il transito di veicoli e pedoni e la sosta di mezzi sui Murazzi del Po, nel tratto tra i ponti Umberto I e Vittorio Emanuele I e in quello tra il ponte Vittorio Emanuele I fino all’altezza di corso San Maurizio-via Napione. Stop al passaggio dei pedoni anche al Borgo medioevale, lungo il fiume. E’ sotto controllo la situazione del campo nomadi di via Germagnano, per la quale si sta valutando la ricollocazione di un alcuni nuclei familiari, ed è monitorata la condizione del Parco del Meisino». La situazione vede monitorata l’allerta emetto anche per le prossime ore, con la pioggia che purtroppo non accenna a diminuire.
L’annunciata allerta meteo al Nord Italia è stata confermata oggi con le condizioni piuttosto drammatiche che continuano a riguardare in modo particolare le regioni Liguria e Piemonte con un peggioramento nel corso della giornata. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, all’agenzia di stampa Ansa ha spiegato in queste ore quale sia la situazione, anche dopo l’esondazione del Tanaro, in provincia di Cuneo. A sua detta, in Valle Tanaro le precipitazioni sarebbero state addirittura maggiori rispetto a quelle del novembre 1994. Nonostante questo però, Chiamparino ha annunciato la richiesta dello stato di calamità, a partire proprio dalla valle Tanaro dove si registrano negozi, opifici e campi allagati e dove molte persone sono state costrette ad evacuare. Anche la situazione in Liguria resta tragica: qui la Protezione civile ha prolungato lo stato di allerta rossa fino alle 12 di domani, mentre si registrano torrenti in piena nel Ponente ligure e molte famiglie sfollate nel Savonese.
La situazione meteorologica nel Nordovest, dove piove incessantemente da 48 ore, è peggiorata nelle ultime ore: allerta rossa in Piemonte e Liguria, arancione in Valle d’Aosta e in Toscana, gialla in Lombardia. Secondo l’Agenzia regionale di protezione ambientale piemontese nel Cuneese e Torinese sono previsti 150 mm in 12 ore. Anche per questo motivo la Protezione civile ligure ha deciso di prolungare l’allerta fino alle 12 di domani. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, sta monitorando costantemente la situazione. Al momento non risultato persone coinvolte “anche grazie all’azione preventiva dei sindaci che hanno fatto scattare tutta una serie di azioni in seguito alla diramazione dell’allerta rossa per quei territori”. Fabrizio Curcio non si sbilancia con la stima dei danni: “Aspettiamo la fine della perturbazione, che dovrebbe proseguire nel pomeriggio”, riporta La Stampa.
L’allerta meteo in Liguria e Piemonte è continua a pressante e non promette bene neanche per la serata: fiumi esondati e torrenti, la tregua di queste ore non durerà molto in Liguria e in Piemonte invece continua a piovere con temporali che stanno facendo crescere ancora il Tanaro, già esondato a Garessio con acqua e detriti fino al centro città. Pericolo in tutto il Cuneese con alcune voragini aperte nella terra, ad esempio ad Ormea, che hanno inghiottito auto e per fortuna non persone che comunque sono state evacuate dai palazzi circostanti il passaggio crollato con tre auto inghiottite. Il rischio alluvione come nel 1994 purtroppo torna come incubo, anche se al momento – stando alle parole del capo della protezione civile, Fabrizio Curcio – non ci sono segnalazioni di vittime o feriti in questa fortissima ondata di maltempo e di allerta meteo sul centroNord.
Non si ferma l’ondata di maltempo oggi sulle regioni del Nord Italia. Continuano ad essere colpite in particolare la Liguria e il Piemonte con forti piogge ed esondazioni di fiumi. Sul Ponente ligure è scattata l’allerta rossa della Protezione civile: un violenta mareggiata si è verificata ad Albenga e il fiume Centa si sta ingrossando con il passare delle ore. In Piemonte, nel Cuneese si sono verificati vari allagamenti con conseguente stop del traffico e il fiume Tanaro è esondato in alcuni punti. Torrenti sono in piena anche nel Ponente ligure e una decina di famiglie sono state sfollate nel Savonese. A preoccupare è anche il livello del fiume Po il cui livello si è alzato nelle ultime ore. Come riporta il Corriere della Sera, il livello del Po è salito di oltre un metro e mezzo in sole 24 ore. E’ questo il dato del monitoraggio della Coldiretti a Piacenza: “Su un territorio fragile per il consumo di suolo si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire”.
Peggiora il maltempo che sta colpendo oggi in particolare Piemonte e Liguria. A causa delle forti piogge il fiume Tanaro, in provincia di Cuneo, è esondato. Nella regione è allerta rossa per i temporali. Come riporta La Repubblica, Il Tanaro, a Garessio, è esondato in via Vittorio Emanuele. Sono stati chiusi i ponti Odasso, Barjols e ‘della Lepetit’. E sono state chiuse anche via Aleramo, Sparvaira e via Nazionale a monte. A Ormea poi sulla strada statale si è aperta una voragine che ha inghiottito un’auto e sono state chiuse le due strade statali verso la Liguria. Nella zona i torrenti che preoccupano sono Rio Parone, Luvia, e Pian Granone. Anche in Liguria alcuni torrenti sono in piena nel Ponente ligure, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa. A preoccupare sono i livelli dei torrenti Argentina nel comune di Montalto Ligure, in provincia di Imperia, e Arroscia tra l’Imperiese e Savonese. Il rio Serpente ha tracimato nel Comune di Pornassio, sempre in provincia di Imperia.
Allerta meteo in Liguria e Piemonte, e purtroppo è “rossa” stando alle indicazioni della Protezione Civile e dell’Arpal regionale. Temporali forti per tutta la giornata fanno temere il peggio in una regione, quella ligure, purtroppo funestata dal problema idrogeologico e degli smottamenti. In queste ore sale l’allerta del maltempo e dei fiumi in tutta la Liguria di Ponente, con la zona attorno a Savona che lamenta più problemi nelle ultime ore: alcuni torrenti sono in piena e alcuni in procinto di straripare, dall’Argentina a Montalto Ligure fino all’Arroscia. Mentre e scuole rimarranno chiuse tutto il giorno a Genova, Savona, Sanremo, Imperia e Ventimiglia, il sito dell’Ansa segnala problemi nel comune di Pornassio (Imperia) dove il Rio Serpente ha tracimato e portato detriti assieme a grandi quantità di acqua sulla statale 28, ovviamente chiusa per precauzione e sicurezza. «Cinque famiglie sono state sfollate ad Albisola Superiore e Ortovero, nel Savonese, come previsto dai piani di protezione civile perché ubicate in zone alluvionali dell’Arroscia. Per lo stesso motivo sono chiuse la strada che unisce Ortovero a Villanova d’Albenga e quella da Bormida a Collemagno», riportano ancora i colleghi dell’Ansa Liguria.
Allerta rossa per il maltempo oggi soprattutto su Liguria e Piemonte visto il peggioramento previsto dalle previsioni del tempo. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa “le scuole rimarranno chiuse a Genova, Savona, Sanremo, Imperia e Ventimiglia. In Piemonte già ieri è rimasta chiusa la scuola primaria a Settimo Vittone per la piena del torrente Calamia. Scuole chiuse anche in Valle Tanaro, a causa dell’innalzamento del fiume Tanaro. Studenti a casa anche nelle valli Pinerolesi e a Bagnolo Piemonte (Cuneo) oltre che in Val Pellice”. Maltempo anche su altre regioni. E’ infatti scattato l’allerta gialla su Valle d’Aosta e Toscana. Per quanto riguarda la Valle d’Aosta l’allerta è scattata per precipitazioni ‘forti’ e ‘molto forti’ soprattutto nella zona sud-orientale, tra le valli del Gran Paradiso e il Monte Rosa. Allerta gialla in Toscana per temporali, vento e mareggiate. E allerta oggi anche in Lombardia: “previsto rischio idrogeologico nella zona nord della regione e rischio idraulico nei laghi e nei fiumi in provincia di Varese, Como, Lecco, Milano, Monza, Cremona, Lodi e Pavia”.
Ancora maltempo oggi sul nord ovest dell’Italia secondo le previsioni del tempo della Protezione civile nazionale. La perturbazione che nei giorni scorsi si è abbattuta in particolare sulla Liguria porterà infatti anche oggi piogge sulle regioni nord-occidentali. Ma non solo visto che sarà interessata dai temporali pure parte del versante tirrenico centrale: precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sono infatti previste da questo pomeriggio sulla Toscana. E’ stata emessa anche per oggi un’allerta rossa sulla Liguria centro-occidentale. L’allerta rossa per il maltempo è stata indicata anche sul Piemonte nord occidentale, mentre un’allerta arancione è stata emessa su quasi tutto il resto del Piemonte, sui bacini liguri padani di Levante e sulla Sardegna sud-orientale. Infine un’allerta gialla è segnalata per oggi, sulla base delle previsioni del tempo della Protezione civile nazionale, su parte della Lombardia, sui bacini liguri marittimi di Levante, sulle zone costiere della Toscana, parte dell’Umbria, sul resto della Sardegna, sulla Calabria centro-meridionale e sulla Sicilia.
Dalle 21 è scattata l’allerta rossa in Liguria, dove la situazione è di grande preoccupazione. Lo ha confermato l’Assessore regionale alla Protezione civile della Liguria: “Questa nuova allerta viene da giorni in cui il territorio è stato interessato da importanti piogge e per questo invitiamo a prestare la massima attenzione rispetto ai piani di protezione civile”, ha dichiarato Giacomo Giampedrone, il quale ha ribadito che l’allerta rossa è prevista dal confine con la Francia fino a Capo Mele e in Val Bormida, mentre da domattina alle 6 l’allerta rossa si estenderà fino al Monte di Portofino. Alcuni livelli di allerta arancio, invece, riguardano le zone dell’entroterra savonese e gialla sull’estremo ponente fino a Noli e da Noli fino a Portofino. Prevista la chiusura delle scuole, ma l’allerta rossa produce disagi anche a livello di trasporti pubblici: la metropolitana sarà in servizio sulla tratta Brin-De Ferrari, ma resterà chiusa la stazione metro di Brignole per tutta la durata dell’emergenza. Stop anche alla ferrovia di Casella. Se le condizioni della viabilità stradale saranno positive, verrà istituito il bus sostitutivo con lo stesso orario del trenino.
Il maltempo si sta abbattendo oggi soprattutto la Liguria e anche nelle prossime ore, secondo quanto comunicato dall’Arpal, la regione sarà colpita da piogge forti. L’Arpal sottolinea infatti che “l’approssimarsi della perturbazione atlantica determina un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo, con piogge diffuse e anche intense e possibili temporali che potranno essere anche forti”. Fino alle ore 6 di venerdì prossimo 25 novembre sulla Liguria è scattato quindi l’allerta meteo rossa: ad essere interessate saranno Genova e il Golfo Paradiso e il Ponente. Nella zona A (Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa) l’allerta rossa scatterà dalle ore 21 di oggi per piogge diffuse e temporali. Nella zona B (Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno) l’allerta rossa scatterà invece dalle ore 6 di domani sempre per piogge diffuse e temporali. Infine allerta rossa anche nella zona D (Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida) dalle ore 21 di oggi e sempre fino alle 6 di venerdì 25 novembre per piogge diffuse e temporali.
Il maltempo non accenna ad abbandonare la Liguria, dove ieri l’ondata di forti piogge ha riguardato in modo particolare i settori di ponente del Capoluogo. Le previsioni meteo realizzate dagli esperti del portale IlMeteo.it non lasciano presagire buone notizie. Secondo il sito, si può parlare addirittura di codice Rosso che riguarda non solo la Liguria ma anche il Piemonte, avanzando il massimo livello di allerta. Su molte zone, le intense piogge degli ultimi tre giorni hanno fatto registrare al momento centinaia di mm, fino a picchi di 600 mm nell’entroterra del Genovese. Ma il peggio deve ancora arrivare: è questa la catastrofica previsione che annuncia il “botto” delle piogge in arrivo. Per la restante giornata odierna, dunque, proseguirà l’ondata di maltempo con rovesci e temporali diffusi su tutta la Liguria centro occidentale, così come sulla fascia alpina Piemontese. La massima allerta è però fissata a domani, quando è attesa la fase più violenta del maltempo, con fenomeni forti e molto persistenti sulla Liguria di Ponente sin dalle prime ore del giorno e che andranno ad intensificarsi durante la giornata. Il portale parla addirittura di “piogge alluvionali” sulla regione Ligure.
Peggiora la situazione in Liguria con l’allerta meteo diffusa su tutta la regione che continua anche per le prossime ore, con l’ultimo bollettino Arpal che intensifica le misure di allerta per il maltempo e l’ondata di piogge e temporali perenni. «Previsti temporali forti, organizzati e persistenti su A-B-D-E, probabili temporali forti anche su C. Piogge inizialmente limitate ad A-B-D, in estensione a E e poi a C dalla mattinata», dove le lettere per Arpal identificano le varie zone della Liguria (zona A, Imperia; B è l’alta Val Bisagno; C costa da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia; D, valle Stura e Bormida; E, Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia). La situazione peggiora dunque con l’intensificazione del maltempo verso la Francia e nelle province di Imperia e Savona. La protezione Civile nelle prossime ore emetterà un suo bollettino meteo ma intanto i primi provvedimenti sono già scattati: molte scuole rimarranno chiuse a Savona, nel Genovese e anche a Cogoleto. «In zona Arenzano il livello del fiume Cantarena fa paura: la Protezione Civile e i vigili hanno lavorato senza sosta per rimuovere rami di alberi caduti, per monitorare la situazione dei fiumi e garantire la sicurezza di chi doveva transitare in via Marconi, dove è crollato un muro che sosteneva un giardino», avvisano le ultime notizie in tempo reale fornite da Il Secolo XIX, celebre quotidiano ligure.