C’è ancora tanto da lavorare attorno al giallo sull’uccisione di Gianna Del Gaudio, e gli inquirenti sembrano proprio essere intenzionati a non trascurare nulla. Tra le persone sentite e che giocano un ruolo importante nella vicenda, c’è anche la figura del professor Italo, il collega della vittima, anche lui docente nella medesima scuola nella quale la donna insegnava prima della pensione. A lui Gianna si rivolgeva per chiedere un passaggio a casa dopo il lavoro. Mai intervistato dai media, di recente Marco Oliva per Telelombardia ha cercato di estrapolargli qualche dichiarazione, ma il professor Italo ha preferito non pronunciarsi, pur avendo concesso la sua deposizione agli inquirenti. Il dettaglio è stato affrontato di recente dalla trasmissione Pomeriggio 5, nella quale è stato ricordato come lo stesso professore e collega di Gianna Del Gaudio avrebbe potuto scaturire le grandi gelosie di Antonio Tizzani, marito della vittima ed unico indagato. Il professor Italo non aveva mai conosciuto dal vivo Antonio e dalle indiscrezioni trapelate pare proprio che la donna, prima di essere uccisa, stesse organizzando proprio una cena in casa in modo da poterlo finalmente presentare al marito.
Le indagini sulla misteriosa uccisione di Gianna Del Gaudio, avvenuta la notte del 26 agosto scorso all’interno della sua villetta di Seriate proseguono serratissime. Due sarebbero al momento le piste maggiormente battute dagli inquirenti, almeno stando alle indiscrezioni finora emerse, ovvero quella del depistaggio ed il sospetto, sempre più forte, che dietro il delitto dell’ex professoressa in pensione possa esserci la mano del marito Antonio Tizzani. Quest’ultimo, di fatto, risulta essere il solo indagato a piede libero, ma pur avendo deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, si è sempre dichiarato “innocentissimo” al cospetto degli inquirenti e soprattutto della stampa. Nei passati giorni sarebbero emerse ulteriori novità proprio sul conto del marito di Gianna Del Gaudio. Come sappiamo, gli ultimi accertamenti compiuti dagli investigatori, compreso il recente sopralluogo avvenuto nella villetta di Seriate, miravano a confermare (o smentire) proprio la posizione di Tizzani. Gli inquirenti avrebbero covato non pochi dubbi sul suo alibi, anche alla luce del repentino cambio di versione. La posizione di Antonio, la sera in cui la moglie Gianna fu sgozzata con un solo fendente, si è spostata dalle piante che l’uomo avrebbe inizialmente ammesso di stare innaffiando nei terribili momenti del delitto, all’ombrellone, il quale secondo le ultime indiscrezioni, Tizzani aveva ammesso di stare riparando, sotto la fioca luce di un lampione, proprio dopo mezzanotte. Ma qual è la verità? A fornire maggiori dettagli in merito è stata la trasmissione Quarto Grado che nell’ultima puntata ha chiarito ulteriormente questo aspetto. Il particolare dell’ombrellone riferito da Antonio Tizzani sarebbe ora caratterizzato da maggiori dettagli: Gianna Del Gaudio, a sua detta, avrebbe chiesto al marito di aprire l’ombrellone in giardino sul retro della villetta di Seriate, dove la sera prima del delitto i due coniugi avevano cenato con il figlio Mario e la compagna Alessandra. Gli ombrelloni di proprietà dei Tizzani, infatti, sarebbero due, tra cui uno anche nel giardino che dà sulla strada. Questo aspetto era stato precedentemente chiarito a Pomeriggio 5 anche da Marco Oliva, giornalista di Telelombardia, il quale aveva chiesto lumi al figlio Paolo Tizzani. Il ragazzo in un messaggio Whatsapp aveva dato ulteriori spiegazioni, confermando la richiesta fatta dalla madre al marito in quanto l’ex professoressa aveva intenzione di sistemarlo il giorno successivo. “L’ombrellone in questione è quello posto lato piazza”, ovvero dove il padre Antonio Tizzani, sempre secondo la sua versione, stava innaffiando le piante. Come ribadito da Oliva, se Antonio fosse stato sul retro della villetta, dove si era svolta la cena poche ore prima dell’omicidio e dove si trovava il secondo ombrellone, avrebbe potuto vedere perfettamente l’assassino di Gianna Del Gaudio.