Le ultime indiscrezioni sul giallo di Elena Ceste parlano della richiesta avanzata dalla difesa di Michele Buoninconti, presunto assassino della donna in riferimento ad una nuova autopsia sui resti della vittima. Ne parla anche il settimanale Giallo che evidenzia l’intenzione della difesa del presunto assassino di giocarsi una nuova clamorosa carta in appello, al fine di dimostrare l’innocenza del proprio assistito. Per gli avvocati di Michele Buoninconti, infatti, l’autopsia compita sul corpo della povera Elena Ceste risulterebbe “lacunosa” in alcuni passaggi e per questo vorrebbero predisporre nuovi esami medico-legali che comporterebbero la riesumazione del corpo della donna che proprio alcuni giorni fa avrebbe festeggiato i suoi primi 40 anni. Questa sarebbe una eventualità molto dolorosa per la famiglia intera di Elena Ceste che ad oggi auspica possa essere fatta chiarezza sul giallo, anche per il bene dei figli. Al settimanale Giallo, il padre di Elena Ceste, Franco, ha dichiarato: “Non lo possiamo accettare. Riesumare nostra figlia per noi sarebbe un dolore troppo forte”.



Il caso di Elena Ceste torna nuovamente al centro della cronaca nera a causa di un dubbio che si fa sempre più insistente: la donna è stata realmente uccisa da Michele Buoninconti o dietro la sua morte potrebbe esserci un’altra verità? La trasmissione Pomeriggio 5, nella puntata andata in onda ieri ha approfondito l’argomento intervistando anche il padre della vittima, Franco. L’uomo è spesso sul luogo del ritrovamento del cadavere di Elena Ceste dove non mancano mai fiori freschi. Il 25 ottobre la donna avrebbe compiuto 40 ma il padre stenta ancora a credere alla sua fine così drammatica e dolorosa: “Tutti i giorni è come il primo giorno. Non mi sembra vero, l’aspetto sempre”, ha commentato. Franco ha ammesso di tornare ogni tanto nella casa dove si presume sia stata uccisa da Michele Buoninconti. “Lo faccio per i bambini che un domani volessero tornare lì, ma loro non tornano…”. Le speranze del signor Franco sono ora concentrate sulla fase di appello di processo, dove finalmente potrebbe emergere ulteriormente la verità sull’omicidio di Elena Ceste. “Anche i bambini vogliono sapere la verità”, ha commentato il padre di Elena.



Negli ultimi giorni i riflettori sono tornati ad accendersi nuovamente sul giallo di Elena Ceste, la donna e mamma di Costigliole d’Asti scomparsa il 24 gennaio 2014 e ritrovata cadavere nove mesi dopo nelle campagne dell’Astigiano, ormai in avanzato stato di decomposizione. Per la sua morte è stato accusato ed arrestato il marito Michele Buoninconti, descritto come un “padre padrone” e condannato in primo grado a 30 anni di reclusione. L’uomo, sin dal giorno del suo arresto non ha mai ammesso di aver fatto del male ad Elena Ceste ma anzi si è sempre dichiarato innocente. Ora potrebbero esserci delle novità nel giallo della donna che proprio nei giorni scorsi avrebbe compiuto 40 anni. A parlarne nella puntata di ieri è stata la trasmissione Pomeriggio 5 che ha posto l’accento sulla paventata possibilità di poter effettuare una nuova autopsia su ciò che resta della povera Elena Ceste. L’inviata della trasmissione ha riferito le ultime novità direttamente dal luogo del ritrovamento del cadavere di Elena. Proprio il punto preciso nel quale sarebbe stato trovato casualmente il corpo della donna sarebbe ora al centro dell’attenzione della difesa di Michele Buoninconti in vista del prossimo gennaio quando andrà in scena la sentenza di appello. Nello specifico, la difesa del presunto assassino ha studiato attentamente il luogo al fine di comprendere come possa essere giunto il corpo di Elena Ceste. Secondo l’accusa sarebbe stato il marito a portare ed occultare il corpo della moglie nel Rio Mersa. Diversa l’ipotesi della difesa, secondo la quale il corpo della donna potrebbe essere stato trasportato in quel punto dalle piogge. A tal fine è stata chiesta una nuova perizia sull’autopsia in grado di chiarire ulteriormente le fratture rinvenute sul corpo di Elena Ceste: la frattura al coccige è stata provocata dallo scavatore che ha permesso il suo ritrovamento, se la sarebbe provocata la stessa vittima in seguito ad una caduta o ancora sarebbe stato Michele Buoninconti durante l’occultamento? Su questo punto si è espresso anche Franco Ceste, padre di Elena che auspica che la verità possa emergere soprattutto per il bene e la tranquillità dei bambini. A detta dell’uomo, la nuova autopsia non servirebbe a nulla: “Sono tutte scuse, hanno avuto tutto il tempo per fare gli esami necessari”, ha replicato il padre di Elena Ceste.

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