Jim Delligatti, l’inventore del celebre “Big Mac” è morto all’età di 98 anni nella sua casa di Pittsburgh (Pennsylvania). L’idea nacque nel 1967, quando era direttore di un McDonald’s nella cittadina di Uniontown: l’uomo decise che andava realizzato un hamburger più grande per i suoi clienti e ottenne carta bianca dai manager della catena a patto, però, che usasse ingredienti già presenti nel ristorante. Due hamburger, una salsa speciale, lattuga, formaggio, cetrioli e cipolle in un panino al sesamo, accompagnato da patatine fritte: così, dunque, Jim Delligatti ha inventato il panino diventato simbolo del fast food e che un anno dopo fu inserito nel menù di tutti i locali degli Stati Uniti. Quando il Big Mac ha compiuto il quarantesimo anniversario è stato calcolato che l’azienda ne ha venduti 550 milioni l’anno, cioè circa 17 al secondo. Lo stesso Jim Delligatti era un appassionato di quei panini da 540 calorie, uno dei grandi classici della catena: se ne è nutrito per tutta la sua vita, mangiandolo almeno una volta a settimana. “Gli chiedevano spesso perché lo avesse chiamato Big Mac. Rispondeva sempre che il suono lo faceva ridere…”, ha raccontato il figlio Michael. “Non fu come inventare la lampadina, tutto quello che ho fatto è stato prendere la lampadina, che era già lì, e avvitarla”, raccontò Jim Delligatti in un’intervista al Los Angeles Times negli anni Novanta.