Lapo Elkann è già tornato in Italia? L’imprenditore della moda potrebbe essere già in patria: il suo passaporto, infatti, non è stato ritirato, quindi dopo essere stato rilasciato è rimasto a piede libero e può aver già lasciato gli Stati Uniti. Le ultime indiscrezioni arrivano direttamente da un portavoce del comando generale della polizia di New York, che ha parlato telefonicamente al Corriere della Sera: “Lo abbiamo arrestato e poi rilasciato in giornata. Non spettava a noi ritiragli il passaporto e quindi non l’abbiamo fatto. Ora ha l’obbligo di presentarsi davanti alla Corte criminale di New York”. Inoltre, risulta che non sarebbero stati attivati canali diplomatici. Il tumultuoso fine settimana di Lapo Elkann non finisce qui: il 25 gennaio 2017 dovrà presentarsi davanti alla Corte criminale di New York per difendersi dall’accusa di “denuncia alla polizia di falso sequestro”, un reato che prevede una pena dai 2 ai 10 anni di reclusione.



Si chiama Curtis McKinstry il trans di Lapo Elkann, con cui a New York è nato l’ennesimo grande imbarazzo per il rampollo della famiglia Agnelli: poche ore fa il Messaggero ha pubblicato anche la foto della escort trans che si è intrattenuta per ben due giorni assieme a Lapo nell’appartamento dal quale avrebbero inscenato il finto sequestro. Ora Lapo rischia grosso visto che in America il reato di falsa denuncia può essere punito tra i 2 e i 10 anni di carcere; si chiama dunque Curtis McKinstry, ha 29 anni, e lavora per l’alto bordo newyorkese con appuntamenti da accompagnatrice. Con lui Lapo ha trascorso 48 ore a base di alcole e stupefacenti in un appartamento malfamato in periferia di Manhattan: ora a Pomeriggio 5 verrà trattato anche questo lato della strana vicenda che inguaia per l’ennesima volta il rampollo fratello di John, con la presenza di alcuni paparazzi (come Massimiliano Sorge) che proveranno a dare qualche notizia in più a riguardo di questo trans che al momento è stato scagionato dalla polizia americana. 



Il comportamento eccentrico di Lapo Elkann non è mai stato un fattore sconosciuto, dati i numerosi episodi di cui si è reso protagonista negli ultimi dieci anni. Risale infatti al 2005 la rottura del suo fidanzamento con Martina Stella ed il salvataggio in extremis da un’overdose avvenuta in un quartiere a luci rosse di Torino. L’episodio è avvenuto dopo che il rampollo di casa Agnelli aveva trascorso la notte con una transgender, rivelatasi determinante per il suo intervento immediato. Nel 2011 invece Lapo Elkann ha paralizzato il traffico di un tratto della metro di Milano per aver parcheggiato la sua Jeep Grand Cherokee sulle rotaie. Nel 2014, come ricorda Il Giorno, è stato arrestato un cameriere che lo ricattava per un filmato scattato al di fuori di un locale di Milano, dove l’imprenditore ed ex consulente della Ferrari era stato sorpreso sotto gli effetti della droga e dedito all’autoerotismo. Durante l’ultima edizione del Festival di Cannes, Lapo Elkann ha dato molto materiale in pasto ai paparazzi per via del suo bacio audace con Uma Thurman, senza dimenticare del suo coinvolgimento ad una sconfitta dei Raptors, la squadra NBA di Toronto. In quel caso, l’imprenditore aveva interferito ingenuamente sul gioco toccando la palla da bordo campo, impedendo di fatto che i rivali della sua squadra preferita, i Lakers, venissero rimontati a pochi secondi dal termine. Il play spagnolo di Toronto, José Calderon, diciamo che non la prese proprio benissimo.



Un elemento getta ancora una volta scandalo sulla figura di Lapo Elkann, addirittura recidivo in questo caso: nel suo arresto a New York dopo un finto sequestro, elemento centrale è il festino con un transessuale escort con cui il rampollo ha passato due giorni e notti consecutive a Manhattan, come riportano in queste ore ancora vari media Usa. Come riporta il Daily Beast, «Avrebbe cosi’ deciso di simulare il suo sequestro, raccontando ai familiari di essere trattenuto contro la sua volontà da una donna che gli avrebbe fatto del male se non avessero pagato un riscatto di 10.000 dollari», raccontando gli attimi dopo la fine delle sostanze stupefacenti e la decisione di inscenare l’intera farsa. La polizia però, avvertita dalla famiglia Agnelli, sarebbe intervenuta con un escamotage per incastrare Lapo Elkann: «La famiglia ha informato la polizia che, sempre stando al Daily Beast, lo avrebbe incastrato attirandolo domenica scorsa nel luogo dove avrebbe dovuto ritirare i soldi e dove si e’ presentato con il suo accompagnatore, un transgender». Secondo il New Yorker però, Lapo Elkann è stato interrogato e poi rilasciato con un ordine di comparizione davanti al giudice mentre per il trans escort il caso è stato chiuso dalla polizia e dal Fbi.

Su Lapo Elkann il caso è ben più ampio del suo finto sequestro e del processo cui dovrà rispondere a New York dal prossimo 25 gennaio il rampollo di casa Agnelli: è ormai un caso mediatico e lo dimostra ancora una volta l’intervento di un personaggio famoso a commentare i fatti imbarazzanti compiuti da Lapo in quel di Manhattan. Intervenuta questa mattina in una intervista a Radio Campus Cusano, Roberto Arduino ha contattato Nina Moric che si è prodigata in una difesa sostanziale del giovane Agnelli. «In primis voglio dire che  io sto con Lapo, lancio l’hashtag Je suis Lapo. Credo che Lapo sia un ragazzo molto in gamba, ho avuto la fortuna di conoscerlo, è intelligente, è una persona molto sensibile che sta attraversando un momento di difficoltà». La ex moglie di Fabrizio Corona trova disgustoso che tutti buttino ora fango su Lapo per quello successo, «La situazione è già abbastanza tragica, servirebbe silenzio. Bisogna stare vicino alle persone che soffrono, questo purtroppo è un ambiente vizioso e tutti giudicano solo dalle apparenze. Bisogna tenere a mente che un tossicodipendente non è una persona felice». È un attacco, quello di Nina Moric, diretto anche contro la famiglia Agnelli, rea di non aver protetto ancora una volta il proprio esponente: «E’ incredibile che non ci sia nessuno nella sua famiglia che non gli dia una mano. Per diecimila miseri dollari, considerando che parliamo di una delle famiglie più ricche d’Europa, non dovevano chiamare l’FBI, ma andare lì, dare due sberle a Lapo e riportarlo in Italia, in un posto dove potesse essere curato. Invece l’hanno mandato sui giornali, è top topic mondiale. E’ una vergogna questa», conclude ancora nella lunga intervista della bella Nina a Radio Cusano.

Il dolore per quanto accaduto a Lapo Elkann e una vicinanza anche particolare per ci ha condiviso con lui alcuni mesi di relazione ufficiale: dopo l’arresto e il finto sequestro che ieri ha dominato i tabloid di mezzo mondo, Lapo Elkann si è visto “dedicare” senza però nominarlo un post da parte della splendida ex Shermine Shahrivar, modella che con Lapo ha condiviso una storia per qualche mese di quest’anno e che sembrava viaggiasse a gonfie vele. Nelle scorse ore dopo le notizie giunte da New York, Shermine Sharivar, ha pubblicato un post su Instagram nel quale sembra evidente il riferimento al suo ex fidanzato Lapo Elkann: «Finchè non vai in pezzi, non sai di cosa sei fatto. Ti dà l’abilità di ricostruirti ancora, ma più forte di sempre». Sotto al post, due cuori e il legame forte con Lapo che non viene cancellato nonostante tutte le notizie sul suo conto in queste ore; fragilità del suo ex, dolore per non essergli accanto e poterlo aiutare e comprensione per un uomo ricchissimo ma di una fragilità praticamente imbarazzante. A settembre si sono lasciate, ma pare proprio che l’affetto sia rimasto tale: Lapo probabilmente ora ha bisogno solo di questo…

Come se non bastasse la situazione alquanto imbarazzante che ha colpito Lapo Elkann, resta immancabile l’ondata di giudizi e ironie sul web dopo il finto sequestro e l’ennesimo festino con tanto di trans e droga che avrebbe inguaiato il rampollo di casa Agnelli nel ultimi giorno. Sul web utenti scatenati sulle “gesta” di Lapo e uno twittatore seriale come Matteo Salvini, per giunta in piena campagna elettorale per il referendum, non poteva farsi scappare l’occasione di commentare l’accaduto. Eccolo qui, con tanto di post su Facebook: «Lapo Elkann 15 giorni fa: “sono orgoglioso che l’Italia abbia un premier giovane come Renzi, che sta facendo il massimo. Io sono per il cambiamento, ma temo che purtroppo vincerà il No”. Già, Lapo Elkann voterà sì, sempre che poverino lo liberino e rientri in Italia in tempo per votare… alla faccia di Lapo, #iovotono», conclude così l’ironico post delle leader Lega. Una campagna elettorale che ora prende dentro anche il caso Lapo Elkann; in pochi hanno risposto a Salvini su questa linea cercando di tenere separati, giustamente, i due fatti. Resta comunque davvero virale la “bravata” di Lapo Elkann che dopo 12 anni ripiomba ancora nello stesso vortice: al netto del Sì o del No, questo è il vero problema. Social scatenati anche oggi, il giorno dopo la scoperta di questa incredibile e imbarazzante storia che arriva dagli States ma che riguarda uno dei personaggi più in vista del nostro jet set. Clicca qui per il post di Matteo Salvini su Lapo Elkann

Il clamore dell’ultima impresa di Lapo Elkann sta provocando una nuova ondata di interesse mediatico e non solo per la recente vicenda che lo ha visto ancora una volta protagonista. Sui social e fra i media nazionali inizia a prendere piede una vera e propria gara al fatto più bizzarro collegato a Lapo Elkann. Fra questi anche l’intervista spinosa di tre anni fa in cui al Fatto Quotidiano aveva rivelato di aver subito degli abusi sessuali all’età di 13 anni ed aveva parlato in maniera piuttosto aperta della propria vita. Si era ripromesso, in quest’occasione, di cambiare completamente vita, soprattutto per via dei numerosi scandali che aveva già vissuto in abbondanza. “Da quanto ho compiuto 13 anni ho vissuto cose dolorose che poi mi hanno creato delle grosse difficoltà nella vita”, ha affermato, “cose capitate a me e ad altri ragazzi. Parlo di abusi fisici, sessuali. Mi è accaduto, li ho subiti”. Alla luce di questo trauma piuttosto importante nella sua vita, Lapo Elkann avrebbe quindi sviluppato una forte attrazione verso gli eccessi ed i limiti in generale. Diviso fra una costante voglia di riscattarsi agli occhi della società, tramite l’aiuto di chi aveva vissuto la sua stessa esperienza.

Lapo Elkann dovrà comparire davanti al giudice a New York il 25 gennaio 2017. Il manager è accusato di simulazione di reato. Come riferisce Rainews Lapo Elkann si troverà di fronte a una corte di Manhattan. L’accusa è di falsa denuncia per aver simulato di essere stato vittima di un sequestro per ottenere dalla famiglia 10mila dollari dopo aver speso tutto il denaro con un una transgender tra alcol e droga. La vicenda ieri ha fatto il giro del mondo dopo che alcuni quotidiani americani hanno riportato la notizia. Lapo Elkann era volato negli Stati Uniti prima della festa del Ringraziamento, che negli Usa si è celebrata lo scorso 25 novembre. E proprio prima della partenza Lapo Elkann aveva postato un video sul suo profilo Instagram preannunciando un viaggio di lavoro nel quale avrebbe visto “molti personaggi interessanti nel campo creativo e imprenditoriale”. Ma il suo soggiorno a New York ha avuto un epilogo diverso: un festino a base di alcol e droga con una transgender in un appartamento sulla 28esima strada, la denuncia di un falso sequestro e l’arresto. Lapo Elkann è stato poi rilasciato ed ha ricevuto una citazione davanti ad una corte per il 25 gennaio prossimo.

Sono state tante le donne che Lapo Elkann ha avuyto accanto a sé nel corso della sua vita. Se l’ultima è appunto la modella tedesca di origine mediorientale Shermine Shahrivar, Miss Europa 2005, è stata fidanzata con il rampollo di casa Agnelli anche l’attrice Martina Stella. La rottura tra i due è avvenuta nel 2005, poi Lapo Elkann ha avuto altre storie d’amore tra cui, la più duratura, quella con la cugina Bianca Brandolini d’Adda, nipote di Cristiana Agnelli, sorella dell’avvocato. Lapo Elkann è infatti il secondogenito di Margherita Agnelli e del giornalista Alain Elkann, e fratello di John Elkann, attuale presidente del gruppo Fiat Chrysler automobiles e di Ginevra Elkann. Dopo la storia con Bianca Brandolini d’Adda è stata la volta di Marie De Villepin, la figlia di Dominique de Villepin, ex primo ministro francese, e poi dell’imprenditrice kazaka Goga Ashkenazi. Quest’anno Lapo Elkann ha fatto invece discutere per un bacio rubato a Uma Thurman a Cannes: al Festival si era presentato con l’ultima fiamma, già ex, Shermine Shahrivar.

Lapo Elkann, il caso sbarca anche a Pomeriggio 5: durante la diretta del programma di Barbara D’Urso, è intervenuto il giornalista che collabora con Dagospia Alberto Dandolo e che pochi minuti fa ha pubblicato la sua versione dei fatti occorsi a New York al rampollo di Casa Agnelli. “La vera versione dei fatti” questo afferma Dandolo raccontando in esclusiva cosa sarebbe davvero successo nell’hotel di Manhattan in questi ultimi giorni. «Lapo è partito per New York davvero per lavoro. E non aveva intenzione di far festa, o per lo meno non a questi livelli… Lo dimostra il fatto che avesse deciso di non farsi seguire , come di prassi, dalle sue 2 guardie del corpo». Secondo Alberto Dandolo, sono i bodyguard ad avere in custodia le 5 carte di credito e che non sarebbero dinqueu state con Lapo Elkann nel suo viaggio in America. «Lapo è partito volontariamente con pochi contanti depositati su una prepagata made in USA. Un modo forse per difendersi da se stesso e dalle potenziali tentazioni. Peraltro possiamo affermare con ragionevole certezza che negli ultimi mesi Lapo stesse a debita distanza dalle notti brave. Pare stesse seguendo col supporto di autorevoli professionisti un percorso riabilitativo faticoso e impervio, non è chiaro con quali risultati». Non avrebbero però retto alle tentazioni, complice forse qualche bicchiere di troppo e della droga: «E quindi si è messo a smanettare su un paio di siti di escort trans e ha individuato in una 29 enne sulla Ventottesima strada lo strumento del suo piacere. Ma Lapo quando ha raggiunto la sua “regina del vizio” pare che avesse in tasca a stento i soldi per pagarsi il taxi», riporta ancora Dandolo su Dagospia.

Prima il festino a base di sesso e droga, poi l’arresto a New York con successivo rilascio dopo il finto sequestro: per Lapo Elkann, però, non è finita qui. Il rampollo di casa Agnelli deve infatti fare i conti con l’ironia dei social, che non sembrano avere intenzione di perdonargli l’ennesima bravata di una vita sempre al limite. Dando un’occhiata su Twitter ci si imbatte in commenti del tipo:”#LapoElkann che negli States simula un sequestro è la prova che non esportiamo solo cervelli”. Il produttore tv Marco Salvati, sul suo profilo usa l’arma dell’umorismo e dichiara:”Comunque apprezzo l’onestà di #LapoElkann nel valutarsi. 10mila euro mi pare una cifra congrua”. Il sentimento buonista, però, è presente anche sulla nota piattaforma social ed è rappresentato alla perfezione da questo cinguettio:”Lapo è un po’ il cugino scemo d’Italia, ci si chiede come faccia ad avere certe pensate, ma non si può non volergli bene. #LapoElkann”. Come riuscirà a ricostruire la propria immagine dopo questo scandalo Laopo Elkann?

Lapo Elkann era partito per gli Stati Uniti per lavoro. E’ quanto lui stesso ha dichiarato in un video pubblicato sul proprio profilo su Instagram. Il filmato risale a cinque giorni fa. Lapo Elkann, manager e rampollo della famiglia Agnelli, ha postato il video con la didascalia: “For business and creative projects around the world in the next few days to come” (“In giro per il mondo per affari e progetti creativi”). Questo quindi lo scopo del suo viaggio negli Usa, secondo quanto annunciato da lui stesso. Ma il viaggio ha avuto un epilogo non previsto: Lapo Elkann è infatti stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York con l’accusa di aver simulato un sequestro di persona per ottenere dalla famiglia un riscatto di 10mila dollari. Vedremo nelle prossime ore quali saranno gli sviluppi di quanto accaduto (clicca qui per vedere il video su Instagram).

La notizia di Lapo Elkann questa mattina è diventata virale in pochissimi minuti: arresto, rilascio, festini presunti con trans e droghe e poi la storia del finto sequestro, che pare lo stesso rampollo abbia confessato di esserselo inventato. Un fatto clamoroso che rimette Lapo Elkann sotto i riflettori degli scoop scandalistici, un’altra volta dopo anni: ma non è l’unico fatto legato diventato subito virale. Questa volta infatti a divenire vittima della gaffe clamorosa è il Corriere della Sera che dopo aver postato su Facebook la notizia dell’arresto di Lapo si è lasciato sfuggire un commento via post con l’account ufficiale davvero imbarazzante. «Che ca…o, Tutto sto casino per 10.000€? Ma non poteva farle/fargli fare un bonifico da papino?» si è letto per pochi minuti sulla pagina ufficiale del Corriere della Sera, con gli immancabili naviganti del web che hanno immediatamente fatto lo screenshot del post, subito dopo eliminato. Uno scontro mediatico incredibile per una famiglia, quella Agnelli, che ha sempre avuto a che fare con Rcs – ora è proprietà di Urbano Cairo – e che si vede così coinvolta indirettamente dal caso del rampollo e dai post imbarazzanti. Si tratta dell’ormai solito errore in un mondo fatto di account e condivisioni: chi ha postato la notizia l’ha poi condivisa non rendendosi conto di non essersi disconnesso da profilo del giornale. Immediate ovviamente le scuse, sempre sul social Corriere: «questa mattina dall’account del Corriere è stato ricondiviso un post, con un commento, da un soggetto non autorizzato. È stato rimosso dalla redazione dopo pochi secondi. Ci scusiamo».

La vicenda dell’arresto di Lapo Elkann a New York rischia di avere delle pesanti ripercussioni non soltanto dal punto di vista dell’immagine per il rampollo di casa Agnelli. Come riportato da Milano Finanza, il titolo della società Italia Independent, da poco ricapitalizzata, è arrivato a registrare un calo del 10% a Piazza Affari dopo la notizia che il suo fondatore era finito in manette nella Grande Mela e poi rilasciato. I guai per Lapo, accusato di avere inscenato un finto sequestro da parte di un escort transessuale per ricevere 10.000 dollari dalla propria famiglia da spendere in droga, potrebbero non essere però finiti qui. Per quanto, almeno al momento, la linea della famiglia Agnelli sia quella di limitarsi a non commentare l’accaduto, gli avvocati stanno infatti cercando di limitare i danni, soprattutto in considerazione del fatto che la pena per questa tipologia di reato prevede anche la condanna fino a due anni di carcere. Lapo, pur essendo stato rilasciato, come riporta repubblica.it, dovrà infatti comparire davanti ad un tribunale di Manhattan che dovrà giudicarlo. – La notizia del giorno in Italia è l’arresto, con successivo di rilascio, di Lapo Elkann a New York. Il nipote di Gianni Agnelli, recatosi nella Grande Mela per festeggiare il Giorno del Ringraziamento, ha simulato un sequestro di persona per ottenere dalla famiglia 10mila dollari da spendere in compagnia di una escort transgender. A dare la notizia dell’arresto, citando come fonti alcuni funzionari di polizia protetti dall’anonimato, sono stati alcuni quotidiani statunitensi come Daily Beast e New York Daily News. L’Ansa ha invece contattato fonti vicine all’imprenditore che hanno fatto sapere di “di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata”, confermandola di fatto. Nel frattempo la famiglia Agnelli preferisce mantenere la linea del silenzio mentre il titolo della società dell’imprenditore, Italian Independent, ha perso il 7% in Borsa ed è stato momentaneamente sospeso.

Lapo Elkann, nipote di Gianni Agnelli e imprenditore nel mondo della moda è stato arrestato e rilasciato a New York dopo che aveva denunciato di essere stato rapito. Aveva telefonato alla famiglia dicendo di essere trattenuto contro la sua volontà e di aver bisogno di 10mila euro per essere liberato. Un emissario della polizia si è recato con il denaro al luogo dell’appuntamento per scoprire che il rampollo della famiglia più ricca d’Italia aveva escogitato tutto per poter pagare un debito con un travestito con cui aveva trascorso due giorni di orge a base di sesso e droga, esattamente come successo nel 2005 quando era stato soccorso appena in tempo dopo alcuni giorni di festini, vittima di una overodse. Secondo le prime ricostruzioni Lapo era arrivato a New York per festeggiare il Thanksgiving a modo suo, rinchiuso in un appartamento di Manhattan con un trans e molta droga; finite le sostanze stupefacenti il travestito avrebbe anticipato altra droga ma Elkann era ormai rimasto senza soldi. E’ stato rilasciato, ma dovrà comparire davanti a un tribunale.