Udienza Generale di Papa Francesco su guerra e morti da seppellire nelle zone teatro di scontri: i fedeli si commuovono. L’intervento del pontefice nella catechesi di oggi mercoledì 30 novembre è stato toccante e profondo. Nell’Aula Paolo VI, più gremita che mai con 6mila fedeli all’ascolto, Papa Francesco ha parlato per quasi un’ora. Il Santo Padre ha benedetto in varie lingue tutti i pellegrini presenti, in particolare gli arabi e i siriani e ha sottolineato l’esigenza di continuare a pregare per chi soffre. Con quella di oggi e si concludono le giornate di catechesi dedicate alle opere della misericordia materiale e spirituale volute da Papa Bergoglio.
L’Udienza Generale è iniziata con il rinnovo dell’urgenza di pregare per i vivi e i morti. Papa Francesco ha raccontato un episodio che gli è capitato qualche giorno fa durante la Messa a Santa Marta: un imprenditore gli ha confessato di essere costretto a chiudere la sua azienda e licenziare i 50 operai. I dubbi dell’uomo hanno commosso il Pontefice che ha parlato di lui nella catechesi come di un buon cattolico che pensa al bene degli altri e al futuro della sua famiglia. Il Santo Padre ha poi pregato per i popoli sconvolti dalla guerra, in particolare i siriani, ricordando quanto sia misericordioso procedere alle sepolture dei morti anche nei posti dove infuria l’inferno. Un pensiero, poi, alla tragedia della caduta dell’aereo in Colombia e alle 71 vittime, tra le quali la squadra di calcio del Chapecoense: Papa Francesco si è stretto al lutto dei brasiliani e ha raccomandato le loro anime al Signore.
Il Pontefice ha suggerito ai pellegrini presenti nell’Aula Paolo VI di adottare uno stile di vita all’insegna della misericordia e della carità pura, pregando Dio, facendo opere buone, comportandosi da cristiani. Infine Papa Francesco ha ricordato che l’1 dicembre ricorre la Giornata mondiale della lotta all’Aids voluta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite: questa malattia, ha detto Papa Bergoglio, è ancora una piaga sociale e umana e fa paura, per questo tutti dobbiamo pregare per chi ne soffre e per i loro parenti, impegnati ad abbattere barriere fatte di pregiudizi. L’appello del Pontefice è ad adottare comportamenti che scongiurino il contagio: chiaro il riferimento all’utilizzo del preservativo come deterrente e alla distribuzione corretta dei farmaci salvavita nei paesi maggiormente colpiti dall’epidemia come l’Africa.
Prima dell’Udienza Generale il Santo Padre ha incontrato in visita privata il regista americano Martin Scorsese nella Sala dei Sediari del Palazzo Apostolico alle 8.45. Scorsese è a Roma per presentare il suo ultimo film, Silence: la pellicola parla dei martiri cristiani giapponesi perseguitati durante il 17esimo secolo, argomento che sta a cuore a Bergoglio. Il Santo Padre li ha infatti definiti ‘cristiani nascosti’, alludendo al fatto che questi fedeli avessero dovuto mantenere segreta la propria vocazione, pena la caccia imperiale. Papa Francesco e Martin Scorsese si sono intrattenuti a lungo, discutendo di fede e di religione nel cinema. Il regista americano ha rivelato di essere credente ma in un modo del tutto personale: “il cattolicesimo è parte della mia intimità”, ha detto Scorsese, aggiungendo di “essere convinto che sarà sempre così”. Per l’autore di Taxi Driver è la costante ricerca di Dio a provare la sua forza d’animo. Non solo: Scorsese ha riferito al Papa di aver intrapreso la carriera cinematografica proprio per esprimere il suo personale rapporto con la religione.
Papa Francesco ha incontrato anche, prima dell’Udienza Generale di oggi, il professore Stephen Hawking partecipando alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il Santo Padre si è fermato a discutere con i sessanta scienziati dell’Accademia per riflettere sulle conseguenze che comporta il sapere scientifico sulla società, sulla coscienza umana e sull’ambiente. Per il Papa gli uomini sono i custodi di un museo e dei suoi capolavori e ogni mattina dobbiamo prendercene cura. Ma per il Pontefice prendersene cura significa soprattutto occuparsi dello sviluppo dell’essere umano, della biodiversità del pianeta e della vita in tutte le sue forme. Su Instagram Papa Bergoglio ha pubblicato una delle immagini più belle dell’evento: una fotografia con lo scienziato inglese Stephen Hawking, autore della teoria dell’origine del tutto sui buchi neri e su come è nato l’universo.