Il giallo sul delitto di Nadia Arcudi, la giovane maestra 35enne di Stabio rinvenuta cadavere nei boschi di Rodero lo scorso 16 ottobre, negli ultimi giorni ha caratterizzato anche le principali trasmissioni nazionali. Ad occuparsi del caso è stata anche la trasmissione Chi l’ha visto in onda su Rai 3, la quale, come riporta il sito Tio.ch, ha riportato alcune novità importanti ed inedite. Al centro dell’attenzione continua a restare Michele Egli, cognato di Nadia Arcudi ed in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo ha ammesso il secondo reato ma ad oggi ha sempre respinto un suo coinvolgimento diretto nel delitto della donna che, a sua detta, era già morta quanto è entrato nel suo appartamento. Una tesi differente rispetto a quella fornita dall’autopsia che ha previsto come Nadia fosse ancora viva quando fu abbandonata nei boschi. Intanto, Chi l’ha visto ha fornito ulteriori dettagli su Egli, evidenziando un suo lato oscuro. Se finora era stata descritta come una persona tranquilla, secondo il programma di Rai 3 il cognato della vittima sotto pseudonimo, era solito creare diversi profili in internet con i quali si interessava a temi legati ad incontri sadomaso e feticismo.



Continua a destare molto interesse il giallo relativo all’omicidio di Nadia Arcudi, la giovane maestra 35enne di Stabio, in Svizzera, trovata senza vita lo scorso 16 ottobre nei boschi di Rodero, in provincia di Como. Per il delitto è accusato ed in carcere il cognato Michele Egli, marito della sorella della vittima ma che sin dal suo fermo si è sempre dichiarato innocente, pur avendo confessato l’occultamento del cadavere. Una vicenda dai contorni piuttosto oscuri, quella relativa al terribile omicidio della povera Nadia Arcudi, la quale è stata affrontata nella puntata di ieri della trasmissione Pomeriggio 5. Le ultime novità emerse sul caso, sarebbero tre ed avrebbero rivelato una infatuazione da parte di Michele Egli, presunto assassino, nei confronti della cognata uccisa. Non solo: la donna sarebbe morta dopo alcune ore da quando il cognato abbandonò il suo corpo nei boschi a 600 metri dal valico di Gaggiolo. Non è escluso, infine, che l’uomo possa avere avuto dei complici. Una strada, quest’ultima, già seguita da alcune settimane. Secondo gli inquirenti, lo scorso 14 ottobre Michele Egli sarebbe entrato nella casa di Nadia Arcudi nella quale viveva con la madre, avrebbe soffocato la donna con un sacchetto e quindi avrebbe caricato il corpo in macchina avvolgendolo in un tappeto. Il presunto assassino, tuttavia, ha rivelato una versione del tutto differente: avrebbe ammesso di essere andato in casa della cognata ma di averla trovata già morta. Quindi, in preda al panico avrebbe caricato il corpo in macchina dirigendosi verso la frontiera. Intorno alle ore 20:00 l’auto di Egli è stata vista passare al valico ed incastrato dalle telecamere di sorveglianza l’uomo avrebbe confermato di aver portato il corpo nei boschi ma di non essere lui l’assassino della cognata. Il cadavere di Nadia Arcudi sarebbe stato abbandonato intorno alle 20:30, poi il presunto assassino sarebbe andato a cena insieme alla famiglia. L’autopsia, tuttavia, ha rivelato un dato shock: la donna sarebbe morta intorno alle 23:00, quindi significa che Michele Egli l’avrebbe lasciata nei boschi di Rodero quando era ancora viva. Alla base del delitto potrebbe esserci la casa nella quale la maestra sarebbe stata uccisa. Secondo gli inquirenti, infatti, il movente sarebbe di natura economica.

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