Della vicenda che vede coinvolta Isabella Noventa, la segretaria di cui non si hanno tracce dalla notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 ha parlato Gennaro Francione, magistrato e scrittore intervistato da ildubbio.it. Francione ha espresso il proprio parere su un caso in cui non essendo stato ritrovato il corpo della donna, si procede sulla base di indizi e delle dichiarazioni degli indagati:”Dalle testimonianze dei tre risulta che la donna è stata sicuramente uccisa e, quindi, sappiamo che hanno contribuito certamente all’occultamento del cadavere. Il problema di fondo rimane, perché senza corpo e senza arma del delitto sarà difficile per una corte rigorosa sfuggire alla trappola Bebawi. Il caso Bebawi fece epoca negli anni 60. I coniugi Youssef e Claire Bebawi furono accusati di aver ucciso il ricco industriale Faruk Chourbagi, amante della donna. Il processo di primo grado si chiuse con l’assoluzione per insufficienza di prove: lui accusava lei, lei lui. Nell’appello furono condannati entrambi sulla base degli stessi elementi del primo grado, il che già la dice lunga perché nell’oscillazione tra gradi non si capisce come si può essere sicuri della colpevolezza. Il gioco Bebawi era, quindi, di lanciarsi accuse reciproche ma chi aveva a veramente ucciso Chourbagi? Dubbio terribile e irrisolvibile che si ripropone nel caso Noventa.”
Il caso di Isabella Noventa ha caratterizzato la cronaca nera nazionale per quasi tutto il 2016, senza tuttavia portare ad una svolta decisiva attorno al delitto della segretaria di Albignasego. E’ ancora mistero fitto sulla fine che possa aver fatto il suo corpo, mai rinvenuto dal giorno della sua scomparsa, nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Per l’omicidio volontario della donna restano in carcere da ormai nove mesi i due fratelli Sorgato, Freddy e Debora e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Quest’ultima nelle passate settimane si è resa protagonista di un lungo incidente probatorio, nel corso del quale ha ripercorso le tappe del delitto di Isabella Noventa, senza trascurare i rapporti esistenti tra la vittima e gli altri indagati. L’unico colpo di scena lo ha riservato l’avvocato di Debora Sorgato, quando ha annunciato la volontà della sua assistita di raccontare ai giudici la sua “verità”. All’appello, di fatto, mancherebbe solo lei, come evidenziato sulle pagine del settimanale Giallo dalla criminologa Roberta Bruzzone. Dopo la striminzita versione di Freddy Sorgato, che avrebbe confermato dopo il suo fermo la morte di Isabella Noventa avvenuta in seguito ad un gioco erotico dagli esiti drammatici e dopo le confessioni della Cacco che ha indicato in Debora Sorgato l’assassina materiale della segretaria, all’appello mancherebbe proprio la sorella dell’ex fidanzato di Isabella. “A questo punto lo scenario investigativo sul delitto di Isabella Noventa potrebbe arricchirsi”, ha commentato la Bruzzone in quanto Debora Sorgato aggiungerà all’intero quadro una terza versione inedita, quasi certamente mirata ad addossare le colpe su Manuela Cacco. “E se così andasse avremmo una terza possibile autrice materiale del brutale omicidio di Isabella Noventa”, ha aggiunto la nota criminologa. Roberta Bruzzone ha evidenziato come i tre indagati possano aver messo in atto un gioco di possibili accuse al fine di allontanare volutamente gli inquirenti dalla soluzione del giallo. “Non credo però che questa strategia potrà risultare vincente allo stato degli atti”, ha chiosato la criminologa.