Potrebbe rivelarsi tutto un depistaggio quanto finora messo insieme nell’ambito del giallo sul delitto di Gianna Del Gaudio. Il dubbio emergerebbe da una serie di elementi che avrebbero sollevato alcuni quesiti presso gli inquirenti. Gli stessi, come confermato nei giorni scorsi dalla trasmissione Pomeriggio 5, avrebbero iniziato a porsi delle domande sul Dna ignoto ritrovato sui guanti in lattice contenuti nel sacchetto insieme all’arma del delitto. Il sacchetto, contenente anche una ciocca di capelli di Gianna Del Gaudio, potrebbe essere stato nascosto dietro una siepe a poche centinaia di metri dalla villetta di Seriate dove si è consumato il delitto, ma solo con l’intento di depistare le indagini. Non solo: come ribadisce il settimanale Giallo, diverse tracce di sangue sono state trovate anche in casa della vittima in svariati punti, persino sugli interruttori e sui sanitari. Potrebbe davvero un killer “casuale” perdere così tanto tempo nell’abitazione dopo aver ucciso la donna e sapendo che a distanza di pochi metri c’è il marito Antonio Tizzani, il quale potrebbe rientrare da un momento ad un altro in casa? Dubbi e domande ai quali gli inquirenti stanno cercando disperatamente di dare una risposta.



Sono molteplici gli aspetti misteriosi che ancora ruotano attorno al giallo di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa sgozzata lo scorso agosto nella sua villetta di Seriate. In attesa dei riscontri sul Dna di “Ignoto 1” rinvenuto nei guanti in lattice trovati insieme all’arma del delitto, un interrogativo non nuovo riguarderebbe anche la collana della vittima, della quale non se ne separava mai e che non è stata trovata al collo dopo il suo delitto. L’assassino l’ha portata via con sé? La trasmissione Quarto Grado si è interrogata anche su questo aspetto e, come riporta il sito Urban post, ha fatto di più: gli inviati del programma hanno chiesto ai compro oro della zona se qualcuno ha di recente acquistato una collana simile a quella indossata da Gianna Del Gaudio e visibile in molte sue foto rese pubbliche. Una commerciante ne avrebbe acquistata una simile da una nigeriana. Un dato importante e che potrebbe divenire oggetto di approfondimento. Eppure, il mistero sulla collana di Gianna si infittisce ulteriormente in quanto non è detto che l’oggetto sia realmente scomparso.



Il giallo sul delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa uccisa nella sua villetta di Seriate nella notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso, potrebbe trovare la sua soluzione proprio nel misterioso Dna maschile. Si tratta della traccia biologica appartenente ad un soggetto di sesso maschile e diverso da Antonio Tizzani, marito della vittima e unico indagato, rinvenuta nei guanti in lattice trovati in un sacchetto insieme all’arma del delitto lo scorso 6 ottobre. Il sacchetto contenente questi importanti reperti, tra cui una ciocca consistente di capelli e che per il 95% apparterrebbe proprio a Gianna Del Gaudio, è stato trovato per caso, nascosto dietro una siepe a distanza di 600 metri circa dall’abitazione divenuta la scena del crimine. Proprio sulla traccia di Dna si è concentrata l’attenzione degli inquirenti, al punto da spingerli a raccogliere 70 campioni di Dna maschile tra amici, conoscenti, parenti e vicini di casa dell’ex professoressa sgozzata con un solo fendente. Come riportato dall’inviata della trasmissione Pomeriggio 5 lo scorso venerdì, proprio oggi potrebbero giungere le risultanze sulle analisi compiute sulla traccia di “Ignoto 1”. I Ris, infatti, chiariranno se questa traccia sia derivata da una contaminazione o se appartiene proprio alla persona che ha indossato i guanti in lattice. Nel primo caso, infatti, potrebbe essere che una persona con le mani sudate possa aver preso il sacchetto e successivamente l’assassino, prendendolo ed accartocciandolo per buttare via l’arma del delitto di Gianna Del Gaudio possa aver permesso il trasferimento del sudore sul suo guanto. Nel secondo caso, invece, la traccia apparterrebbe esattamente alla persona che ha indossato i guanti e che potrebbe quindi corrispondere all’assassino di Gianna. Gli inquirenti, a tal proposito, sospettano che dietro il ritrovamento del sacchetto e della traccia vi sia il tentativo del vero killer di depistare le indagini. I prossimi giorni, dunque, potrebbero essere decisivi in merito alla famosa traccia di Dna.

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