Il caso relativo al suicidio di Tiziana Cantone per la diffusione in rete di quattro suoi video hot è stato nuovamente affrontato da Selvaggia Lucarelli, che è andata all’attacco di Facebook. La blogger e giornalista de Il Fatto Quotidiano non si è detta stupita per il fatto che la Procura di Napoli abbia stabilito che Facebook avrebbe dovuto rimuovere link e sfottò né lo è per le accuse di incitamento all’odio da parte della Procura di Monaco. “Il suicidio della Cantone e delle altre Cantone di cui non sappiamo sparse per il mondo, sono contenuti che presto non potrai più rimuovere dalla tua coscienza. E tu, caro Mark, dovrai cominciare a decidere cosa fare del mostro che hai creato”, ha scritto Selvaggia Lucarelli, secondo cui dovrebbe esserci maggior controllo da parte del social network fondato da Mark Zuckerberg sui contenuti che circolano su Facebook. “Tu giri con sedici guardie del corpo, noi siamo un miliardo e mezzo e a difenderci hai messo un cecchino orbo che spesso sbaglia bersaglio e spara alla vittima”, il messaggio conclusivo di Selvaggia Lucarelli nel lungo post pubblicato dopo le novità sulla vicenda di Tiziana Cantone (clicca qui per leggerlo integralmente).



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