Si svolge oggi una nuova udienza del processo a carico di Giosuè Ruotolo, presunto assassino di Trifone e Teresa. In corte d’Assise ad Udine, come riporta il Messaggero Veneto, sarà chiamata a deporre anche la madre del militare pugliese vittima del terribile duplice omicidio. La donna, Eleonora Ferrante, la quale ad oggi non ha mai nascosto di credere nella colpevolezza dell’ex militare di Somma Vesuviana, si troverà faccia a faccia proprio con il presunto killer del figlio. Per oggi è prevista anche la presenza in aula del testimone chiave di cui vi abbiamo parlato sotto, Andrea Capuani, sentito in compagnia del suo avvocato. In aula sarà proiettata la ricostruzione video del sopralluogo a cui il giovane, con i pm e i carabinieri, riscostruì cosa vide la sera del delitto di Trifone e Teresa. In programma per l’udienza odierna anche le testimonianze dei quattro marescialli dell’Arma che si sono occupati delle indagini svolte la sera del delitto. Ogni testimone sarà poi sottoposto al controesame da parte della difesa di Giosuè Ruotolo formata dagli avvocati Roberto Rigoni Stern e Giuseppe Esposito.
Negli ultimi giorni sono emersi nuovi sospetti su Giosuè Ruotolo, presunto assassino di Trifone e Teresa. Secondo quanto rivelato dal quotidiano Messaggero Veneto, il giorno in cui fu rinvenuta l’arma del delitto nel laghetto di San Vantino, l’ex militare imputato nel processo sul duplice omicidio di Pordenone fece qualcosa di sospetto. Il 26enne di Somma Vesuviana cancellò dal suo iPhone 6 29 contatti dei 693 in rubrica, come mai? Il dubbio è sorto presso i carabinieri dei Ros che si sono occupati di analizzare tutti i dispositivi elettronici del giovane presunto assassino di Trifone e Teresa. Tra settembre 2013 e il medesimo mese del 2015, Giosuè Ruotolo avrebbe eliminato 184 eventi. Le eliminazioni terminarono precisamente il 22 settembre di un anno fa, ovvero dopo la sua penultima audizione come persona informata sui fatti ed il giorno precedente alla sua iscrizione nel registro degli indagati. A contestare questo punto è stata la difesa del giovane che in merito ha commentato: “Nella loro annotazione i Ros precisano che si è trattato di procedure automatiche di installazione o disinstallazione di cartelle di sistema per la quali totalità delle cancellazioni”.
Il caso relativo al duplice delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza, anche in seguito all’inizio del processo a carico del presunto assassino Giosuè Ruotolo continua ad essere caratterizzato da una serie di aspetti misteriosi. Uno di questi è legato al testimone chiave, il giovane che la sera del 17 marzo 2015 si trovava a pochi metri dall’assassino della coppia freddata nel parcheggio del Palasport di Pordenone. Si tratta del 24enne di Aviano, Andrea Capuano, il quale, come rivela il quotidiano Messaggero Veneto, sarà conteso tra difesa e accusa nel corso del processo per il duplice omicidio di Trifone e Teresa. Per la Procura il testimone potrebbe finalmente contribuire a svelare la verità su quanto accaduto la sera del 17 marzo di un anno fa, mentre la difesa dell’ex militare 26enne di Somma Vesuviana auspica di riuscire, attraverso le sue dichiarazioni, a scagionare definitivamente Giosuè Ruotolo. Ma perché Andrea Capuano ha questa grande importanza nel caso di Trifone e Teresa? Il ragazzo era a pochi passi dalle vittime, eppure non ha visto il loro assassino, né l’Audi A3 grigia di Ruotolo. Ai pm ha dichiarato che dopo la raffica di spari, dal parcheggio della palestra non si mosse alcuna vettura nei successivi tre minuti. E’ questo il tempo che ha impiegato per leggere la sua ultima busta paga. Proprio la sua deposizione sarà riproposta nel corso della prossima udienza a carico di Giosuè Ruotolo. Il testimone sarà sentito con i suoi avvocati ed al momento è indagato per false informazioni ai pm in quanto si ritiene non abbia detto tutta la verità sulla sera del duplice delitto di Trifone e Teresa. Il giovane, infatti, non si fece avanti spontaneamente ma furono i Carabinieri ad arrivare a lui. Nell’ultima udienza è stato chiarito che il teste non conosceva Giosuè Ruotolo, quindi non avrebbe alcun interesse a coprire il presunto assassino della coppia.