Il caso di Gianna Del Gaudio è stato affrontato anche oggi nel corso della trasmissione di Rai1, La vita in diretta, con le ultime informazioni sul giallo di Seriate. Come riporta il sito Ultimenotizieflash.com, nel corso della diretta è avvenuto qualcosa di curioso. Mentre l’inviato del programma si trovava nei pressi della villetta della famiglia Tizzani, è stata possibile notare la presenza del marito di Gianna Del Gaudio che, da dietro la finestra, guardava proprio la trasmissione di Rai 1. La padrona di casa ha quindi chiesto all’uomo di intervenire, qualora lo ritenesse opportuno, ma dai suoi gesti si stato possibile intuire la volontà negativa da parte di Tizzani, il quale già da qualche tempo avrebbe deciso di non intervenire più ai microfoni dei giornalisti delle varie trasmissioni televisive. Nonostante le insistenti domande della conduttrice, alla fine è intervenuto qualcuno, presumibilmente qualche agente, che ha proceduto alla chiusura delle tende. Il caso di Gianna Del Gaudio, dunque, continua a restare al centro dell’attenzione dei media, anche alla luce delle molteplici piste che potrebbero portare a breve verso la soluzione dell’intricato caso.



Le indagini sull’omicidio di Gianna Del Gaudio, nelle passate ore hanno messo in luce un dettaglio fondamentale che potrebbe avviare gli inquirenti verso la soluzione del giallo di Seriate. Sulla lama del taglierino usato per sgozzare l’ex professoressa, nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorso, sarebbe stata rinvenuta una traccia di Dna appartenente al marito Antonio Tizzani, unico indagato a piede libero. Questo dettaglio emerso dai Ris di Parma, come riportato ieri nel corso della trasmissione La vita in diretta, potrebbe portare all’attesa svolta nel giallo. Come sappiamo, il grosso cutter era stato rinvenuto all’interno di un sacchetto di plastica, insieme ad un paio di guanti in lattice bianchi, lo scorso 6 ottobre, dietro una siepe distante alcune centinaia di metri dall’abitazione di Gianna Del Gaudio. Antonio Tizzani si è sempre dichiarato innocente rispetto al delitto della donna, ma ora le domande sono inevitabili: a chi apparteneva realmente quel taglierino? E come sarebbe finito in una siepe a 500 metri dalla villetta? Secondo gli inquirenti, l’assassino potrebbe non aver agito da solo, ma potrebbe essersi fatto aiutare da qualcuno del quale si fidava ciecamente, magari proprio un familiare. Intanto, secondo le indiscrezioni, proprio il marito indagato di Gianna Del Gaudio ai Carabinieri avrebbe rivelato di non aver mai posseduto un taglierino come quello trovato e sul quale ci sarebbe traccia del suo Dna. Ma allora, come sono finite le sue tracce genetiche sulla lama dell’arma usata per uccidere la donna 63enne? L’inviato della trasmissione di Rai1, ha rivelato che nella mattinata di ieri il consulente di Antonio Tizzani, Giorgio Portera, si sarebbe recato a Parma dove era in corso un contraddittorio insieme ai Ris. Questo significa che sono stati eseguiti esami complementari sui reperti trovati all’interno del sacchetto, tra cui i guanti ed il taglierino. Occorrerà però attendere alcuni giorni prima di poter avere gli esiti definitivi dei nuovi esami, ma già nelle passate ore, il capo della procura di Bergamo avrebbe ritenuto molto probabile l’appartenenza del Dna trovato di Antonio Tizzani. Ora, occorrerà capire come quella traccia genetica dell’uomo sia finita sull’arma e quindi all’interno del sacchetto. Resta questo, al momento, il quesito centrale. È vero, tuttavia, che il sacchetto contenente i reperti sia stato preso dall’abitazione nella quale è stata uccisa Gianna Del Gaudio, quindi la traccia di Dna – della quale al momento non se ne conosce l’origine – potrebbe essere approdata sul cutter per contaminazione. I prossimi giorni, dunque, saranno determinanti nel giallo di Seriate in quanto gli ultimi accertamenti dei Ris potranno chiarire anche il vero ruolo di Tizzani nell’intera vicenda. La sensazione è che la soluzione sia ormai prossima.

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