Si può acquistare da oggi, nella Giornata mondiale contro l’Aids 2016, il test di autodiagnosi: il kit è distribuito dall’azienda Mylan in 2.800 farmacie italiane. Si tratta di un test che si può effettuare da soli a casa propria. Un’innovazione nel campo della diagnosi dell’HIV che arriva proprio in concomitanza della ricorrenza mondiale. Ma c’è anche chi critica il test di autodiagnosi per l’HIV. Secondo Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per la malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, si legge sul Messaggeri, l’autotest potrebbe avere anche effetti negativi: “Temo che spinga le persone a non ricorrere più ai test già offerti gratuitamente dal nostro Sistema sanitario. Una persona che scopre di essere sieropositiva non può gestire questa notizia da sola. Ha bisogno di ricevere le giuste informazioni e conoscere quindi tutte le opzioni che ha. La figura del medico in questo caso è fondamentale, e anche quando il test risulta negativo è comunque fondamentale che il paziente riceva le informazioni corrette per continuare a fare prevenzione”.



L’Unicef lancia l’allarme oggi nella Giornata mondiale contro l’Aids 2016 sul numero dei contagi da Hiv: “Ogni 2 minuti un adolescente, con molte probabilità una ragazza, contrae l’Hiv”. Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, secondo un nuovo rapporto lanciato oggi dall’Ong, “se entro il 2030 non verranno effettuati ulteriori progressi per raggiungere gli adolescenti, i nuovi casi di contagio da HIV per questa fascia di età aumenteranno fino a 400.000 ogni anno, rispetto ai 250.000 del 2015 in tutto il mondo. Nel rapporto viene comunque sottolineato che sono stati fatti “considerevoli progressi nella prevenzione della trasmissione materno infantile dell’HIV. Nel mondo, fra il 2000 e il 2015, sono stati evitati 1,6 milioni di nuovi contagi fra i bambini”. E il direttore generale Unicef Anthony Lake ha dichiarato che il mondo “ha fatto enormi progressi per porre fine all’AIDS, ma la battaglia è ancora lontana dall’essere conclusa, soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti”.



L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, ha deciso di raccomandare l’autodiagnosi dell’Hiv, il test che consente a chiunque di scoprire se si sieropositivi o no. Il dispositivo, disponibile da oggi in diverse farmacie nazionali, costerà 20 euro e potrà essere acquistato da maggiorenni anche senza ricetta medica. Eseguire il test è semplice: attraverso una piccola puntura sul polpastrello viene prelevato il sangue che nel giro di 15 minuti viene analizzato dal misuratore presente nel kit. Il risultato del test  attendibile quasi al 100%: come precisato dalla casa farmaceutica Mylan, che produce il test, la diagnosi dovrà essere confermata poi dalle analisi di laboratorio. Prima di sottoporsi al test bisogna rispettare il cosiddetto “intervallo finestra”, il lasso di tempo che intercorre tra il momento del presunto contagio e la produzione di anticorpi che segnalano la presenza del virus. 



L’Italia è ai vertici europei nella lotta all’Hiv: il nostro Paese è il secondo in Europa, dopo la Francia, a mettere in commercio il test per l’autodiagnosi precoce. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), oltre a raccomandarlo nella Giornata mondiale contro l’Aids, ha deciso di rendere consapevole del loro stato il 90% di persone con Hiv entro il 2020. L’autotest in questione è stato presentato ieri dalla Fondazione the bridge, con Nps Italia Onlus e Mylan, a Montecitorio in una conferenza stampa nella quale è stato più volte precisato che il dispositivo per l’autodiagnosi non sostituisce in nessun modo i test gratuiti e anonimi offerti attualmente dal Servizio sanitario nazionale. Il test è stato, dunque, lanciato per far emergere il sommerso delle diagnosi tardive e scongiurare il rischio collettivo. In Italia i casi non diagnosticati di sieropositività, infatti, sono dai 6500 ai 18mila.