C’è attesa per le motivazioni della sentenza che ha condannato Veronica Panarello a 30 anni di carcere per l’omicidio di Lorys Stival. La donna di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, è stata dichiarata colpevole, in primo grado, di aver ucciso il figlio di 8 anni. Lei si è sempre detta innocente e ha accusato del delitto il suocero Andrea Stival sostenendo che l’abbia fatto perché il bambino avrebbe scoperto la relazione tra la mamma e il nonno. Per sapere i motivi che hanno spinto i giudici a condannare Veronica Panarello si devono però aspettare le motivazioni della sentenza, motivazioni che saranno pubblicate tra qualche settimana, come riferisce il settimanale Giallo. Il settimanale racconta qual è lo stato d’animo in questo momento del papà di Lorys, Davide Stival, al quale è rimasto un altro figlio, il fratellino del piccolo morto. A due anni dal giorno della tragedia, il 29 novembre 2014, è più che mai vivo nel papà e nel fratellino il ricordo per “quell’angelo volato in cielo troppo presto”: “Figlio mio, voglio ricordarti felice come quando scartavi i regali dei tuoi compagni. Mi manchi tanto”, aveva scritto Davide a Lorys lo scorso giugno in occasione di quello che sarebbe stato il decimo compleanno del piccolo.
In attesa delle motivazioni della sentenza di condanna di Veronica Panarello (30 anni di carcere in primo grado per l’omicidio del figlio di 8 anni Lorys Stival), lo scorso 29 novembre il bambino è stato ricordato nel secondo anniversario della sua morte. Secondo quanto riportato dal settimanale Giallo, il papà Davide ha partecipato alla Messa dedicata a Lorys e poi è andato al cimitero come fa quasi ogni giorno. E in occasione della ricorrenza il settimanale pubblica la lettera che Davide Stival scrisse al figlio morto lo scorso giugno quando Lorys avrebbe compiuto 10 anni. Ecco che cosa ha scritto Davide Stival a Lorys, che secondo i giudici è stato ucciso dalla mamma Veronica Panarello: “Lorys oggi avresti compiuto dieci anni. Ed è la seconda volta che festeggi il compleanno insieme con altri angeli. Tu però sei un angioletto davvero speciale, volato in cielo troppo presto e troppo ingiustamente. Voglio ricordarti felice, come quando scartavi i regali che ti facevamo”. E ancora: “Scriveremo tante lettere di auguri e ognuna di queste la legheremo a un palloncino che poi libereremo in cielo per farle arrivare fino a dove sei tu”.
Si torna a parlare di Veronica Panarello, la giovane mamma di Santa Croce Camerina, condannata di recente a 30 anni di carcere in primo grado per l’omicidio del piccolo Lorys Stival. Sono trascorsi poco più di due anni dal delitto del bambino di 8 anni e da allora Veronica Panarello non ha mai ammesso la sua colpevolezza. Tante le versioni finora avanzate dal giorno del suo arresto – avvenuto a distanza di pochi giorni dall’omicidio del figlio – fino all’ultima e che continua a sostenere con forza, secondo la quale ad uccidere Lorys Stival la mattina del 29 novembre 2014 sarebbe stato il suocero, nonché suo ex amante, Andrea Stival, nonno paterno della piccola vittima. L’uomo, a sua detta, avrebbe agito per paura che il piccolo potesse rivelare la loro relazione segreta al padre Davide. Versione alla quale, naturalmente, i giudici di Ragusa non hanno affatto creduto, decidendo così di condannare al massimo della pena la giovane madre. Dopo le lacrime versate in occasione della sentenza di condanna, al termine del processo con rito abbreviato condizionato a perizia psichiatrica, come riporta il sito Urban Post, Veronica Panarello appare oggi molto più combattiva e pronta ad affrontare il processo d’Appello. A quanto pare, anche in questa occasione la donna e presunta assassina di Lorys Stival è pronta a ribadire la sua ultima versione accusando nuovamente il suocero. A suo dire, mentre l’uomo uccideva il figlio primogenito, strangolandolo, lei sarebbe rimasta immobile ad assistere all’atroce scena. La Procura in più occasioni ha dimostrato in passato di non credere affatto al racconto di Veronica Panarello e alla presunta colpevolezza del nonno paterno della vittima, ed anche il giudice Andrea Reale, che ha condannato la donna a 30 anni di reclusione, ha escluso il coinvolgimento dell’uomo nell’omicidio di Lorys Stival. Nei giorni scorsi, ad intervenire è stato anche il legale difensore di Veronica Panarello, l’avvocato Francesco Villardita, anche lui pronto a difenderla in Appello. Villardita, al sito Today.it ha commentato: “Sono andato a farle visita in carcere una settimana fa, l’ho trovata ansiosa. Ansiosa di conoscere le motivazioni della sentenza”. Le motivazioni così tanto attese dalla madre di Lorys Stival arriveranno nei prossimi giorni, nel frattempo si prepara ad affrontare il processo d’Appello al quale l’avvocato difensore ha già anticipato di voler ricorrere.