Nel corso della quarta udienza del processo per l’omicidio di Fortuna Loffredo, a trovare spazio tra i testimoni, oltre al ginecologo che ha rivelato ulteriori aspetti sconvolgenti della vicenda, è intervenuta anche la psicologa. Si tratta di Rosa Cappelluccio, l’esperta che si è occupata delle tre figlie di Marianna Fabozzi ed ora in comunità. La donna ha ricostruito attraverso i racconti e i disegni delle bambine e vittime anche loro dell’orco Raimondo Caputo, l’omertà di casa Fabozzi, dove gli adulti le costringevano a restare in silenzio in merito alle violenze a loro carico e a quelle a carico di Fortuna Loffredo. A questo punto, la psicologa non è riuscita a trattenere le lacrime, scoppiando a piangere in aula, come rivelato dal quotidiano La Stampa online. Poi l’esperta ha proseguito con la lettura di alcuni stralci dei diari delle bambine: “Vorrei che tutto si risolve”, “Caputo è sozzo e deve pagare”. Parole durissime ma anche un senso di “liberazione” quando finalmente le baby testimoni hanno potuto parlare con qualcuno.
Lo scorso venerdì si è svolta una nuova udienza del processo per l’omicidio di Fortuna Loffredo, la bambina di appena sei anni morta il 24 giugno 2014 dopo essere precipitata dall’ottavo piano del palazzo nel quale viveva, al Parco Verde di Caivano. Per l’accusa, la piccola vittima sarebbe stata uccisa dopo essersi rifiutata di subire ancora una volta le violenze sessuali da parte del suo “orco”. Per l’omicidio e le violenze a carico di Fortuna Loffredo è in carcere e a processo Raimondo Caputo detto Titò ma anche la ex compagna Marianna Fabozzi, rea di aver occultato gli abusi dell’uomo anche a carico di altre bambine, nonché sue figlie e quindi accusata di favoreggiamento. Nel corso di ogni udienza del doloroso processo, intanto, emergono nuovi dettagli inquietanti sulla fine tragica di Fortuna Loffredo. Dopo le dichiarazioni shock del medico legale, il quale nella precedente udienza aveva rivelato come Fortuna fosse stata gettata quando era ancora viva e cosciente, questa volta, come riporta La Stampa online, è stato il ginecologo a rendere note nuove clamorose informazioni che si vanno ad aggiungere al già terribile racconto. Dopo la morte, l’esperto compì un’attenta analisi sul corpo della bambina. Secondo il medico, Chicca Loffredo “subiva violenze e abusi da almeno un anno e reiterati”, inoltre sono stati riscontrati sul cadavere della bambina “segni visibili a occhio nudo”. In 46 anni di attività, lo specialista ha aggiunto di non aver mai visto uno “scempio” simile e non è un caso se Fortuna soffrisse di “incontinenza fecale”. Presente nell’aula del Tribunale di Napoli, oltre all’unico imputato per il delitto e le violenze sessuali, lo scorso venerdì c’era anche la madre di Fortuna Loffredo, Domenica Guardato, la quale è stata chiamata a testimoniare. Poco prima dell’inizio dell’udienza, la donna aveva commentato alla stampa: “Quella di oggi per me è una difficile prova ma la supererò”.