Il blocco del traffico auto a Roma, Milano, Napoli e Torino interessa tantissimi automobilisti, ma alcuni di essi hanno la tranquillità di poter evitare il blocco del traffico auto grazie alla scelta di acquistare veicoli, magari meno performanti, ma meno inquinanti come quelli a metano o GPL. Questa scelta, come stigmatizzato dal presidente del consorzio Ecogas Alessandro Tramontano cosi come riportato da Motori No Limits, mette al riparo dal blocco del traffico auto per motivi ecologici, anche se – come sottolinea la stessa testata – stranamente a Milano non sia comunque consentito circolare con veicoli GPL, molto meno inquinanti degli altri che sono oggetto del blocco. Naturalmente la delusione tra chi possiede un’auto a GPL a Milano potrà essere comprensibile, anche se o calori delle centraline in questi giorni non lasciano spazio per ottimismi eccessivi, e quindi la decisione di limitare in modo più rigido il traffico della città più congestionata di Italia può avere le sue ragioni.



Prosegue il blocco parziale del traffico su molte città italiane: abbiamo visto di Milano e Roma, ma anche a Torino la situazione – come potete vedere nei precedenti focus qui sotto – dell’inquinamento non versa in brillanti condizioni. Non è ancora giunto il livello di allerta massimo e per questo motivo resta un blocco del traffico auto ancora parziale e non totale come si temeva nello scorso weekend. Restano allertati però tutti i cittadini, con le esenzioni dal blocco che devono essere presi in seria considerazione per evitare di incappare in disdicevoli multe. «Divieto di circolazione ai veicoli diesel euro 3, al superamento dei 50mg/m3 per più di 7 giorni consecutivi, e i diesel euro 4 al superamento dei 100mg/m3 per più di 3 giorni di seguito. Quando, invece, verrà raggiunto o superato per 3 giorni di fila il limite giornaliero di 150 mcg/m3 saranno bloccati tutti i veicoli diesel». Per tutti i restanti veicoli è possibile la circolazione in tutto l’arco di orari della giornata e anche in centro città.



Non solo Milano, Torino e Napoli ma anche Roma vede per la giornata di oggi il perdurare del blocco traffico auto antismog: i livelli dell’inquinamento nella Capitale, dopo la domenica ecologica non sono scesi particolarmente e dunque è stato proseguito un altro stop della circolazione in vigore oggi 13 dicembre 2016. Secondo decisione dell’amministrazione Raggi e dell’agenzia per la mobilità romana, «divieto di circolazione privata all’interno della fascia verde per i veicoli più inquinanti. La misura è stata adottata sulla base dei criteri indicati nel Piano di intervento operativo, come stabilito dalla delibera n.76 del 28 ottobre 2016. I rilevamenti e le previsioni per i prossimi giorni evidenziano, infatti, livelli di inquinamento elevati e risulta quindi necessario intervenire con efficacia: la salute è il bene prevalente da tutelare, proseguendo le azioni volte a ridurre le emissioni». Ecco dunque le misure per il blocco traffico di oggi: Nella fascia oraria 7.30-20.30: autoveicoli a benzina EURO 2, ciclomotori e motoveicoli PRE EURO 1 (cosiddetti ‘EURO 0’) ed EURO 1, a due, tre e quattro ruote, dotati di motore a 2 e 4 tempi. Nelle fasce orarie 7.30-10.30 e 16.30-20.30: tutti gli autoveicoli Diesel EURO 3, EURO 4, EURO 5. L’EURO 6 viene, invece, derogato fino al prossimo inverno.



Mentre prosegue il blocco traffico auto a Milano e in altri città d’Italia (Torino e Napoli) anche se con provvedimenti meno stringenti per la non elevata (finora) criticità di inquinamento da polveri sottili, sorgono novità sul fronte dei riscaldamenti comunali, specialmente nel capoluogo lombardo dopo le ultime disposizioni del Comune amministrato dal Sindaco Beppe Sala. «Viene introdotto il limite a 19° C – con tolleranza di 2° C – per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, non potranno essere utilizzati impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia” ed “è vietata ogni tipologia di combustione all’aperto», si legge nella nota del Comune di Milano in merito all’emergenza comunque ancora attiva dello smog e dell’inquinamento generale, con il blocco traffico parziale che finora sta producendo qualche timido miglioramento nella qualità dell’aria.

Allarme inquinamento a Torino, dove mercoledì scatterà il provvedimento di blocco del traffico. A darne l’annuncio Stefania Giannuzzi, assessore comunale all’Ambiente: “Saranno adottati diversi gradi di intervento di blocco della circolazione per ridurre il livello di inquinamento su tutto il territorio cittadino”. Il Comune ha invitato però la cittadinanza a utilizzare sin da subito mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti e utilizzare i parcheggi collegati al centro. Dalla Regione Piemonte, però, sono arrivate accuse e i toni si sono fatti polemici. Risentita per le parole di Alberto Valmaggia, il suo corrispettivo in Regione che ha puntato il dito contro i comuni per aver “dormito” mentre il livello di inquinamento saliva, Giannuzzi ha replicato: “Siamo stati noi a sollecitare la Regione sull’applicazione del protocollo antismog che, presentato a febbraio, non era mai stato applicato. Inoltre, ci accusano di dormire e poi ci tagliano i fondi per il trasporto pubblico”, riporta TorinoToday.

Mentre proseguono i blocchi del traffico a Napoli e Torino, sui mezzi più inquinanti – dunque non ancora un blocco totale – il clima e l’’inquinamento non stanno migliorando e si temono nuovi blocchi molto più intensivi nei prossimi giorni, con il “ritorno” di Roma e Milano. In questo clima no certamente tranquillo dal punto di vista di trasporti, provvedimenti comunali e bollettini smog, interviene anche Legambiente con una nota molta critica sulla attuale situazione ambientale. «Il traffico si deve bloccare non solo di domenica», tuona il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi; «Abbiamo visto il Piano Generale del Traffico fermare le vecchie automobili diesel nell’anello ferroviario ma sappiamo bene che i controlli non garantiscono assolutamente il rispetto del provvedimento, ora sono urgenti azioni più determinate che possono essere solo lo stop alle deroghe nelle ZTL, i blocchi delle auto anche durante la settimana, le limitazioni al traffico applicate a tutti». La nota poi prosegue invitando l’amministrazione Raggi, ma come lei tutte le altre grandi città italiane: «A Roma bisogna avere il coraggio di togliere automobili dalla strada rilanciando con risolutezza il trasporto pubblico, ampliando le zone a traffico limitato e creandone di nuove, pedonalizzando strade e piazze in ogni quartiere, realizzando il GRAB e nuove piste ciclabili, liberando il Colosseo dal ruolo di spartitraffico a cui per troppi anni abbiamo relegato con la ciclo-pedonalizzazione di Via di San Gregorio».

L’allarme smog nelle maggiori città italiane non si placa e dopo la domenica ecologica di ieri, le limitazioni proseguono anche con l’avvio della nuova settimana interessando dalla giornata odierna Napoli. Qui le giornate di limitazioni hanno interessato anche il martedì, fino alla fine dell’anno. Le limitazioni anti-smog di cui vi abbiamo approfonditamente parlato nei focus sotto, tuttavia, non riguarderanno la rete autostradale cittadina nei tratti appartenenti al territorio del Comune di Napoli, come fa sapere Reggionotizie.com. Di conseguenza, restano fuori dai limiti previsti dal blocco traffico Tangenziale di Napoli, raccordo Al Napoli-Roma e A3 Napoli-Salerno, strada regionale ex SS n. 162 – raccordo viale Fulco di Calabria, e ad eccezione delle giornate festive e prefestive. Ricordiamo inoltre che nonostante i divieti potranno circolare i veicoli alimentati a gpl o metano, le auto elettriche, i veicoli euro 4 e successivi e ovviamente i veicoli che trasportano persone disabili. In questi casi, tuttavia, è necessaria un’apposita certificazione rilasciata dalle autorità competenti. Per gli altri giorni di blocco del traffico a Napoli, ad eccezione del martedì (lunedì, mercoledì e venerdì), l’estensione del divieto è stata assicurata fino al 31 marzo del prossimo anno.

Non solo Napoli, anche Torino si associa alle città che, strette nella morsa dello smog, hanno deciso di applicare il blocco del traffico delle auto. L’allarme inquinamento ha già messo in allerta le grandi metropoli italiane e così anche Torino è stata coinvolta nell’emergenza. Da qualche giorno, come riporta RaiNews, è scattato il “semaforo giallo” da parte della Regione Piemonte, che viene acceso quando la soglia di 50 mg/m3 viene superata per oltre sette giorni. I primi blocchi prenderanno il via da mercoledì 14 dicembre. Il piano anti-smog è stato annunciato nei giorni scorsi dall’assessore comunale all’Ambiente Stefania Giannuzzi che, come rivelato dall’agenzia di stampa Ansa, ha emesso in merito una ordinanza. “La fase operativa del protocollo regionale antismog entrerà in vigore a partire dal 14 dicembre e saranno adottati diversi gradi di intervento di blocco della circolazione per ridurre il livello di inquinamento su tutto il territorio cittadino”, aveva annunciato. Nel dettaglio, le misure antismog riguarderanno il blocco del traffico dei veicoli diesel euro 3 al superamento dei 50mg/m3 oltre i 7 giorni consecutivi e i diesel euro 4 al superamento dei 100mg/m3 oltre i 3 giorni. Il blocco di tutti i veicoli diesel, scatterà quando verrà raggiunto o superato per 3 giorni di fila il limite giornaliero di 150 mcg/m3.

Dopo la domenica ecologica che ha interessato le grandi città d’Italia, anche per questo lunedì prosegue il blocco del traffico con riferimento alla città di Napoli. L’allarme smog nel nostro Paese, inevitabilmente ha portato all’applicazione di questa soluzione ed anche a Napoli, nell’ambito delle misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico è entrato in vigore il dispositivo di limitazione al traffico. Questo riguarda, nello specifico, i veicoli privati i cui valori di emissioni superano i limiti stabiliti dalla legge. Come già sottolineato, le fasce orarie 9:00-12:30 e 14:30-16:30 sono quelle in cui è previsto il blocco traffico e riguarderanno le giornate di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì. Stop per quattro giorni settimanali e che durerà fino al prossimo 31 dicembre per quanto riguarda la giornata di martedì, la quale si è aggiunta alle precedenti solo in un secondo momento. Per tutte le altre, come rivela RaiNews, il blocco auto durerà fino al prossimo 31 marzo 2017. E le polemiche sono già dietro l’angolo anche nella capitale partenopea.

La prima domenica ecologica prevista a Napoli, così come a Milano, Roma e Torino, è ormai alle spalle, ma il blocco traffico non è ancora terminato. A partire da oggi, lunedì 12 dicembre 2016, la città partenopea vivrà un nuovo arresto della viabilità che si protrarrà fino al prossimo venerdì, fatta eccezione per giovedì 15 dicembre. Le fasce orarie interessate dal blocco traffico a Napoli prevedono un inizio alle 9:00 del mattino fino alle 12:30, per poi riprendere alle 14:30. Il termine è invece previsto per le ore 16:30. I livelli di pm10 hanno infatti destato non pochi allarmi, anche se rimangono molti i cittadini che polemizzano sulla misura adottata. Per questi ultimi, infatti, il blocco del traffico non sarebbe necessario per ridurre smog, inquinamento e polveri sottili. Alcune categorie potranno comunque circolare anche nei giorni in cui vige il divieto, ovvero le auto a GPL o metano, le auto elettriche, euro 4 o superiori e le automobili adibite al trasporto dei diversamente abili, previa esibizione del tesserino rilassciato dalle autorità competenti. Resta invece valido il divieto di circolazione per gli Euro 0, previsto tutti i lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8:30 alle 18:30. 

Per la città di Torino, il blocco del traffico auto scatterà invece il prossimo 14 dicembre 2016. Il protocollo rientra nei primi provvedimenti presi per ridurre l’inquinamento atmosferisco, stabiliti lo scorso 1 ottobre. “Saranno adottati diversi gradi di intervento di blocco della circolazione”, annuncia Stefania Giannuzzi, l’assessore comunale all’Ambiente. Il protocollo riguarderà le auto diesel Euro 3 non appena verranno superati per oltre sette giorni consecutivi i 50mg al metro cubo di pm10. Se invece si dovesse superare la soglia dei 100mg/m3 per tre giorni consecutivi, le misure verranno estese anche ai diesel Euro 4, fino ad arrivare al blocco totale di tutti i mezzi diesel al raggiungimento o superamento del limite quotidiano di 150 mcg/m3 per tre giorni consecutivi. L’assessore ha inoltre invitato tutti i cittadini, sottolinea La Repubblica, ad usare le automobili solo in caso di necessità reale o non utilizzarle affatto.