Con la morte di Javier Echevarria, scompare un protagonista della Chiesa Cattolica spagnola che in molte parti del mondo ha diffuso e testimoniato la fede attraversa la prematura personale dell’Opus Dei. Segretario del santo fondatore Escrivà, in queste ore l’intero movimento religioso è in lutto per la scomparsa del proprio capo spirituale e istituzionale. Una delle opere a cui più si deve la sua volontà di diffusione del messaggio cristiano nel mondo è certamente la onlus benefica fondata e operante in Africa: il 6 ottobre del 2002 in piazza San Pietro Josemaría Escrivá veniva proclamato santo da Giovanni Paolo II. In quell’occasione, con il contributo dei partecipanti all’evento e da Javier Echevarria, suo successore dopo il lungo interregno di del Portillo, fu costituita Harambee Africa International,[24], una onlus che ha lo scopo di avviare progetti di istruzione e sviluppo nell’Africa sub sahariana. Nei suoi primi dieci anni di vita sono stati avviati progetti in Benin, Camerun, Kenya e Mozambico.
È morto a 85 anni Monsignor Javier Echevarria Rodriguez, il prelato dell’Opus Dei dal 1994, ovvero dalla morte di Don Alvaro del Portillo: fu nominato direttamente da Papa Giovanni Paolo II, come la prassi della prematura dell’ordine impone per statuto. Se ne va uno dei grandi protagonisti della tradizione dei movimento religiosi nel Novecento, oltre che attuale Consultore della Congregazione per le Cause dei Santi. Il prelato spagnolo alla guida di uno dei maggiori gruppi cattolici al mondo ha saputo incarnare tutte le anime e le stagioni dell’Opus Dei, avendo iniziato come semplice segretario della grande e carismatica figura del fondatore, Josemaria Escrivà de Balaguer. Echevarria era uno dei suoi più stretti e fidati collaboratori e ha saputo trascinare l’Ordine anche nei momenti più bui negli anni Ottanta e Novanta, portando avanti una lunga malattia ai polmoni. Come recita il comunicato apparso poco prima di mezzanotte sull’account Twitter dell’Opus Dei Italia, «Si è spento Mons. Javier Echevarría prelato dell’Opus Dei. Alle 21.20 di oggi, nella festa della Madonna di Guadalupe, è venuto a mancare mons. Javier Echevarría, vescovo e secondo successore di san Josemaría, fondatore dell’Opus Dei. Il vicario ausiliare della prelatura, Mons. Fernando Ocáriz, ha potuto amministrargli gli ultimi sacramenti proprio questa sera. Il prelato era stato ricoverato lo scorso 5 dicembre nel policlinico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma a causa di una lieve infezione polmonare. Mons. Echevarría era sotto cura antibiotica per contrastare l’infezione. Il quadro clinico si è complicato nelle ultime ore provocando una insufficienza respiratoria, che ha provocato il decesso».
Monsignor Javier Echevarria è morto all’età di 85 anni dopo una lunghissima permanenza e servizio nella Chiesa di Cristo attraverso il carisma e il ruolo di Segretario, Vicario Generale e poi Prelato dell’Opus Dei. Se n’è andato per una infezione polmonare con il mondo religioso spagnolo che perde uno dei cardini e delle guide di questi ultimi 30 anni. È morto in Italia al Campus Bio Medico dove lui stesso aveva dato forte impulso con la promozione di volontariato e assistenza sociale in questi ultimi 10 anni. Una carriera ecclesiastica molto lunga e con vari momenti nei quali ha realmente segnato la storia della Chiesa spagnola e non: «stretto collaboratore di san Josemaría Escrivá de Balaguer. Il 20 aprile 1994 è stato nominato Prelato dell’Opus Dei da Papa Giovanni Paolo II, diventando il secondo successore del santo. Il primo è stato monsignor Álvaro del Portillo. Nel 1981 è diventato consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, del Supremo tribunale della Segnatura apostolica e dal 1995 della Congregazione per il Clero. Conoscitore dei problemi dei cristiani nel mondo attuale e della situazione della Chiesa in numerosi paesi del mondo, ha compiuto molti viaggi pastorali nei cinque continenti, stabilendo un dialogo ecumenico con persone di differenti credi e culture. A Roma ha vissuto momenti decisivi della storia della Chiesa, come gli anni del Concilio Vaticano II», riporta il sito Faro di Roma. Ora resta incerto il futuro nell’Opus Dei, visto che il successore di Javier Echevarria verrà eletto come da statuto tramite una nomina che poi il Papa dovrà confermare e ratificare. «Come prevede il diritto della prelatura, il governo ordinario dell’istituzione ricade ora sul vicario ausiliare e generale mons. Fernando Ocáriz. Secondo gli statuti della prelatura, a lui compete convocare entro un mese un congresso elettorale che elegga il nuovo prelato. Il congresso si dovrà celebrare entro 3 mesi. L’elezione dovrà poi essere confermata dal Papa».