Il gesto che ha portato al suicidio del brigadiere Giuseppe Granata di fronte all’entrata dell’Arma dei Carabinieri di Battipaglia. Come riporta TeleClubItalia.it pare che si stia indagando con minuziosa attenzione sulla vita dell’uomo per capire quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’uomo a compiere questo gesto così estremo. Ancora rimangono sconosciute le cause che hanno portato a questa decisione Giuseppe Granata e soprattutto lascia senza parole il fatto che abbia deciso di farlo di fronte a una caserma dove per giunta non lavorava. Voleva lasciare un messaggio? Al momento è veramente difficile capirne il perchè, ovviamente rimane il dolore per una vita umana che se ne va. Giuseppe Granata lascia sua moglie e due figli di venticinque e ventisei anni colpiti estremamente dal dolore per la scomparsa di un loro amato.



Si continua ad indagare sulla morte di Giuseppe Granata, il carabiniere suicida ieri sera e ritrovato senza vita, davanti alla caserma, con una ferita mortale alla testa solo questa mattina. L’uomo, brigadiere 53enne, avrebbe deciso di togliersi la vita con la pistola di ordinanza. Alcuni passanti, come riporta NapoliToday.it, avrebbero assistito all’atroce scena dando così l’allarme. Originario di Villaricca, il carabiniere suicida a Battipaglia ha scosso l’intera comunità, compresa Amantea, dove l’uomo abitava. Sul gesto continuano le indagini e, sebbene non sia stata esclusa alcuna pista, grande importanza viene riservata al momento alla vita privata del carabiniere. Quale potrebbe essere stata la ragione che avrebbe spinto il carabiniere a farla finita? Dalle notizie che poco alla volta sono emerse sul tragico caso, apprendiamo che Giuseppe Granata lascia la moglie e le due figlie, rispettivamente di 25 e 26 anni.



Tragedia a Battipaglia, dove il brigadiere Giuseppe Granata di 53 anni, in servizio al nucleo investigativo di Napoli, nella serata di ieri si sarebbe tolto la vita nel modo più tragico. Il militare avrebbe esploso un colpo di pistola alla testa mentre si trovava davanti alla caserma dei carabinieri. Le notizie sull’accaduto appaiono ancora piuttosto frammentarie, ma il quotidiano Il Giornale online ha aggiunto ulteriori dettagli: il corpo del carabiniere sarebbe stato trovato solo questa mattina, poco dopo le 8:00, all’interno della sua auto, al posto di guida di un suv Daihatsu. Nel gesto suicida, il militare avrebbe mandato in frantumi il vetro della vettura. Le indagini in corso non escluderebbero al momento alcuna pista, anche perché non sarebbe stato ancora chiarito il movente del gesto. Oltre ai colleghi della locale compagnia di carabinieri, sul posto del suicidio di Giuseppe Granata sarebbe giunta anche la scientifica di Salerno. I rilievi attorno all’area dove si è consumata la tragedia sono terminati prima di mezzogiorno anche se non sarebbero emersi ulteriori dettagli oltre a quelli finora diffusi. Inoltre, sull’inchiesta sarebbe calato il massimo riserbo da parte degli investigatori.



Si chiamava Giuseppe Granata il brigadiere carabiniere che questa mattina si è sparato in testa, suicidandosi, in macchina subito fuori la caserma dell’Arma di Battipaglia: un caso complesso visto che al momento non si hanno certezze neanche sul suicidio in sé, visto che la Procura di Battipaglia non escluse giustamente alcuna pista investigativa. Il militare campano si chiamava appunto Giuseppe Granata ed era un brigadiere classe 63: come riporta il Mattino di Napoli, il carabiniere suicida era originario di Villaricca, in servizio presso il nucleo investigativo di Napoli. Sposato con due figli di 25 e 26 anni. La moglie con i figli abitano ad Amantea (CS). Famiglia dilaniata ora con la terribile notizie del fatto clamoroso capitato a questo carabiniere che non aveva, a quanto pare, alcun legame con reati o presunti illeciti negli ultimi mesi.

Tragedia a Battipaglia con un carabiniere che si è suicidato poco fa a Battipaglia improvvisamente davanti ad una caserma sempre dell’Arma: come riporta in un flash il Messaggero, pochi istanti fa davanti alla caserma dei Carabinieri di Battipaglia un carabiniere non in servizio in quella città, a quanto pare dalle prime ricostruzioni, mentre era nella sua auto si è sparato un colpo di pistola in testa. La morte è sopraggiunta poco dopo, con il terrore negli occhi dei passanti che hanno assistito alla scena: che riporta l’Ansa, il carabiniere suicida faceva parte del Nucleo Investigativo di Napoli era originario del napoletano. Ovviamente non ci sono per ora novità per quanto riguarda i motivi di un gesto così forte, ma resta la tragedia di una vita finita in un modo così atroce. «Non si conoscono i motivi del suicidio, né il perché abbia scelto di compiere il gesto proprio davanti alla compagnia del comune battipagliese», riporta l’ultimo flash d’agenzia dell’Ansa. L’unico dettaglio emerso dagli inquirenti in questi minuti è che il carabiniere, di cui non si conoscono ancora le generalità, si è sparato con la sua pistola d’ordinanza, nonostante non fosse in servizio questa mattina.