Con la chiusura dell’inchiesta sull’uccisione della professoressa Gloria Rosboch, sono emersi anche i dettagli inquietanti relativi alle fasi che hanno preceduto e poi seguito il delitto. Come riporta Blitz Quotidiano, i due assassini, Gabriele Defilippi e Roberto Obert, prima di compiere il loro piano omicida si sarebbero visti per un incontro a base di droga e sesso. Successivamente, tra i due ex amanti attualmente in carcere, non sarebbero mancate le accuse reciproche: il più giovane avrebbe accusato Obert di averlo violentato all’età di 15 anni e di averlo poi sempre plagiato e influenzato. Al contrario, Obert avrebbe accusato Defilippi di essere stato il solo ad aver architettato l’intero delitto di Gloria Rosboch. Due differenti versioni, dunque, quelle emerse dai verbali ma che hanno portato ad una sola tragica fine, quella dell’ex professoressa di Castellamonte, per il cui delitto è indagata ed ai domiciliari anche la madre di Gabriele Defilippi, Caterina Abbattista, nei giorni scorsi protagonista di una lunga intervista.



E’ un fiume in piena Caterina Abbattista, madre di Gabriele Defilippi, assassino di Gloria Rosboch ed in carcere con l’ex amante e complice Roberto Obert. La donna, in una recente intervista per il quotidiano Repubblica.it, ha voluto riservare qualche parola anche al suo figlio maggiore, che ora rischia il carcere a vita per quanto commesso alla povera professoressa di Castellamonte. La donna, oggi ai domiciliari, ha ammesso lo sbaglio commesso dal figlio ma ha anche aggiunto: “Io come madre non lo abbandonerò. Non posso lasciarlo solo”. Dopo la confessione di Gabriele Defilippi relativamente all’uccisione di Gloria Rosboch, una parte di Caterina sarebbe morta, come ha raccontato la donna. Oggi, dopo quanto accaduto, si rimprovera il fatto di non aver compreso in tempo cosa stava per accadere: “Più di una vita poteva essere salvata”, ha ammesso. Però, sa di non aver mai potuto fare nulla per salvare Gloria Rosboch: “Avrei dato la mia vita per salvare la signora Rosboch e impedire a Gabriele di compiere questa follia”, ha chiosato.



In seguito alla chiusura delle indagini sull’uccisione di Gloria Rosboch, l’attenzione si è concentrata in particolare su Caterina Abbattista, una delle persone indagate per l’omicidio della professoressa di Castellamonte. La donna, da qualche settimana ai domiciliari, è stata protagonista di alcune interviste e con le sue parole avrebbe fatto molto scalpore. Il quotidiano Repubblica.it le ha rivolto diverse domande ripercorrendo così le tragiche tappe del delitto di Gloria Rosboch. Inevitabilmente, oltre al figlio Gabriele Defilippi, in carcere insieme all’ex amante Roberto Obert, il pensiero della donna va ogni giorno alla famiglia della vittima. “Ogni giorno penso al grande dolore della famiglia Rosboch: una disperazione che non potrà mai abbandonarmi. Rispetto e comprendo la loro sofferenza: è enorme il dolore che provano, inaccettabile. Prego che possano per un istante pensare che tutto questo è una tragedia anche per me”, ha commentato Caterina Abbattista. I genitori di Gloria, spesso ospiti di diverse trasmissioni tv, in questi mesi non hanno riservato parole clementi nei confronti dell’indagata e attualmente ai domiciliari, ritenuta colpevole di aver istigato il figlio ad uccidere la professoressa Rosboch. “Non credo che quella donna possa essere considerata una madre esemplare”, aveva dichiarato la signora Rosboch parlando di Caterina Abbattista e del suo coinvolgimento nel delitto dell’amata ed unica figlia.



Dopo la chiusura delle indagini sul delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa il 13 gennaio scorso, sarebbero emerse le responsabilità dei tre indagati. Secondo la procura, a strangolare la donna 49enne sarebbe stato il suo ex studente, Gabriele Defilippi, lo stesso che mesi prima l’aveva tratta in inganno fino a sottrarle il tesoretto di famiglia del valore di 187 mila euro. Con lui sono finiti in carcere anche il suo ex amante e complice Roberto Obert e la madre Caterina Abbattista, quest’ultima accusata di concorso in omicidio. Nelle passate settimane, la donna avrebbe ottenuto gli arresti domiciliari e nelle ultime ore, per la prima volta dall’esplosione del caso Gloria Rosboch e che ha caratterizzato quasi l’intero anno, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Repubblica.it. La donna, considerata la vera istigatrice morale del delitto della professoressa Gloria Rosboch, oggi si definisce molto provata ed in preda ad un dolore inspiegabile. Rispondendo alle varie domande ha chiarito la sua posizione, raccontando il suo periodo dietro le sbarre, senza tralasciare cosa abbia fatto il giorno del delitto della donna e cosa abbia pensato del figlio Gabriele Defilippi e della stessa vittima. Dopo aver trascorso mesi di vero abbattimento in seguito al suo arresto, Caterina Abbattista ha raccontato al quotidiano di aver ripreso in mano la sua vita e la voglia di dimostrare la sua innocenza. “E’ stato comodo per troppi rendermi una madre complice”, commenta oggi la donna, smentendo con forza di aver mai istigato il figlio a uccidere. Se avesse realmente fatto questo a suo figlio, lo avrebbe condannato al carcere a vita. In realtà, dopo la sparizione di Gloria Rosboch la donna nutrì subito dei dubbi nei confronti del figlio, al punto da chiedere sia a Gabriele che a Obert di raccontarle cosa avessero fatto, senza però avere alcuna risposta. Caterina avrebbe appreso della responsabilità di entrambi rispetto al delitto di Gloria, solo la notte del 19 febbraio scorso, in caserma a Ivrea. “Non ero assolutamente a conoscenza del progetto di Obert e Gabriele”, ha ribadito in riferimento al giorno del delitto, durante il quale Caterina Abbattista sarebbe stata in ospedale, sul posto di lavoro. Immancabile una domanda sul processo che ora attende i tre indagati coinvolti nella morte di Gloria Rosboch. Cosa si aspetta la donna? “Mi aspetto la verità: su Caterina Abbattista, sulla mia vita, sui rapporti con le altre persone. Non ho mai inseguito il denaro, mai ho usato le persone a mio vantaggio. Pur avendo molte difficoltà non ho mai rinunciato ad aiutare gli altri e ad occuparmi dei miei figli”, ha chiosato la donna.