Scade oggi 16 dicembre il pagamento del saldo di Imu e Tasu 2016. Come noto non sono coinvolti i proprietari di prima casa ma solo quelli che hanno un secondo immobile di proprietà. In base ai dati del Servizio Politiche territoriali della Uil, come riportato da La Repubblica, il pagamento di Imu e Tasi 2016 interessa “25 milioni di proprietari di immobili (il 41% del totale sono lavoratori dipendenti e pensionati), che porteranno alle casse dello Stato 10,1 miliardi di euro (20,2 miliardi il conto totale)”. Per le tasse sulla seconda casa “l’esborso medio è di 1.070 euro (535 euro per il saldo) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città”. Invece per quanto riguarda chi non deve pagare Imu e Tasi 2016 la Cgia di Mestre quantifica i risparmi in “4,3 miliardi: 3,5 miliardi dall’eliminazione della Tasi sulla prima casa; 530 milioni dallo stop all’Imu sugli imbullonati; 160 milioni dall’ampliamento dell’esenzione Imu sui terreni agricoli; 81,4 milioni dallo sconto Imu-Tasi sugli affitti con canone concordato; 21 milioni dalla riduzione per i comodati d’uso e milioni dall’abolizione della Tasi agli inquilini”.



Oggi 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per il versamento del saldo – il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato alcune faq in merito alla corretta individuazione delle aliquote applicabili. Alla domanda su quali delibere occorre prendere in considerazione ai fini della determinazione del tributo e dove possono essere reperite, il Mef risponde che il versamento della seconda rata di Imu e Tasi 2016 deve essere effettuato sulla base delle delibere approvate dal comune per l’anno 2016 a condizione che “l’atto sia stato adottato entro il 30 aprile 2016 (ad eccezione dei comuni del Friuli Venezia Giulia, per i quali è stato stabilito al 30 giugno 2016 e poi ulteriormente differito al 31 luglio 2016 limitatamente ai comuni interessati dalle ultime elezioni amministrative); l’atto sia stato pubblicato sul sito internet www.finanze.it entro il 28 ottobre 2016; l’aliquota fissata per la singola fattispecie impositiva non sia stata aumentata rispetto a quella applicabile nell’anno 2015”. La verifica di queste condizioni da parte dei contribuenti può essere effettuata attraverso sul sito internet www.finanze.it. (clicca qui per leggere tutte le faq del Mef).



E’ oggi 16 dicembre l’ultimo giorno per pagare Imu e Tasi 2016. Si tratta del saldo delle tasse sulla casa la cui prima rata è stata versata lo scorso giugno. Per quanto riguarda le modalità di versamento, come riporta il Sole24ore, ci sono delle novità introdotte con la legge 225/16, di conversione del decreto legge 193/16: a chi non possiede la partita Iva è consentito utilizzare il modello F24 cartaceo anche per pagare somme superiori a 1000 euro, a condizione che non si debba effettuare alcuna compensazione. Nel caso in cui, per il pagamento del saldo di Imu e Tasi 2016, i proprietari di casa in questione debbano effettuare una compensazione che azzera l’importo da versare occorrerà invece realizzare una trasmissione telematica diretta all’agenzia delle Entrate. Il pagamento di Imu e Tasi 2016 non riguarda i proprietari di prima casa e neanche gli inquilini che risiedono nell’immobile affittato, tranne nei casi in cui l’abitazione sia di lusso.



Mancano ancora poche ore all’ultimo appello per il pagamento di Imu e Tassi 2016. Sono tanti i cittadini che in queste ore stanno facendo i dovuti calcoli, ma le contestazioni iniziano già a sollevarsi. Al centro della polemica le condizioni precarie a cui sono costrette tutte le famiglie che nei due terremoti che hanno colpito il Centro Italia, fra l’estate e l’autunno 2016, hanno perso tutto. A questo si aggiunge la beffa di dover pagare le tasse su quel cumulo di macerie, le uniche prove dell’esistenza di molti dei paesi colpiti. In realtà non sarebbe dovuto alcun pagamento, come sottolinea il decreto dello scorso 17 ottobre, con cui si stabilisce l’esenzione per tutti i residenti dei Comuni del cratere che hanno subito dei danni. Non si fa distinzione, rimarca Il Corriere della Sera, fra chi ha il certificato di residenza oppure no, come invece sembra farle un gruppo di Sindaci. Alcuni Primi Cittadini, infatti, non avrebbero avuto istruzioni adeguate da parte del Commissario per la ricostruzione ed avrebbero deciso di agire di testa propria. Alcuni hanno deciso comunque di far pagare i non residenti l’imposta intera, altri che hanno previsto una riduzione del 50 %. 

Al via il saldo invernale, con l’ultima scadenza per il pagamento di Imu e Tasi 2016, che si svolgerà oggi, venerdì 16 dicembre. Il saldo finale secondo un rapporto della Uil si dovrebbe aggirare intorno ai 10,1 miliardi di euro, con un costo medio complessivo su seconda casa di 1.070 euro. Il Consiglio migliore, sottolinea il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, è di controllare bene le aliquote di ogni singolo comune nell’anno corrente. Un’attenzione particolare dovrà essere prestata inoltre alle case e le ville di lusso, sottolinea Il Secolo d’Italia, ovvero tutte quelle abitazioni che rientrano nelle categorie A/1, A8 e A/9. In questo caso dovranno continuare a pagare l’imposta. I cittadini invece iscritti all’Aire ed in possesso di residenza all’estero, potranno usufruire dell’esenzione per un’unica unità immobiliare. 

Ancora poche ore per pagare Imu e Tasi 2016: la scadenza del versamento delle tasse sulla casa è infatti domani 16 dicembre. Non tutti i proprietari di casa sono però coinvolti nel pagamento, visto che non riguarda più chi possiede una prima casa e neanche gli inquilini che risiedono nell’immobile affittato, a meno che sia di lusso. Per quanto riguarda l’importo da pagare per Imu e Tasi 2016 i comuni non possono aumentare le aliquote, se non in caso di dissesto finanziario ma possono diminuirle. Dunque è bene controllare prima le aliquote stabilite da ciascun comune. In alcuni casi sono previsti degli sconti. Come quello per le case date in comodato a genitori o figli e adibite ad abitazione principale: la legge di Stabilità 2016 ha introdotto uno sconto del 50%. Per usufruire dello sconto però il contratto deve essere registrato. La riduzione di Imu e Tasi 2016 si applica anche se, oltre alla casa concessa a figli o genitori, il proprietario possiede anche un altro immobile nello stesso comune, adibito ad abitazione principale.