Sospesa l’evacuazione degli abitanti della zona est di Aleppo, dopo la tregua di ieri in cui sembrava che la fine delle ostilità fosse un fatto concreto. Alcuni convogli che portavano via dalla città distrutta i civili sono stati attaccati dagli stessi ribelli che avevano accettato di deporre le armi. I ribelli invece accusano le forze fedeli al regime, ieri infatti miliziani iraniani alleati di Assad avevano aperto il fuoco su uno die convogli. La confusione nella zona è ai livelli massimi, impossibile imporre ordine e una evacuazione senza incidenti, anche perché i ribelli sono intrufolati ancora nelle abitazioni e molti di loro agiscono personalmente.
L’episodio risale allo scorso 26 novembre ma solo ora è stato reso noto nei dettagli dalle autorità tedesche. Un ragazzino di 12 anni di origine irachena avrebbe cercato di farsi esplodere con addosso una bomba a chiodi al mercatino di Natale della città di Ludwigshafen. Fortunatamente la bomba che lo stesso ragazzo aveva preparato da solo non è esplosa per un difetto della miccia. A spingerlo a cercare la strage un militante dell’Isis, ma lo stesso giovane è fortemente radicalizzato da quanto si legge sui media tedeschi. La scorsa estate avrebbe tentato di andare in Siria per unirsi allo stato islamico, ma era stato individuato e trasferito in un centro giovanile.
Sempre più grave la situazione della giunta Raggi a Roma: è stato arrestato Raffaele Marra, ex vice capo gabinetto del Campidoglio e attualmente direttore del dipartimento del personale. Succede dopo che ieri la Guardia di finanza era andata in Campidoglio a sequestrare carte e documentazione varia. Arrestato anche il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini. L’accusa per Marra è di corruzione. Scarpellini avrebbe corrotto amministratori pubblici con beni immobiliari per godere di vantaggi per le sue società. I fatti contestati a Marra risalgono a quando era Direttore del Dipartimento partecipazioni e controllo Gruppo Roma Capitale, sotto l’amministrazione Alemanno.
Milano si sveglia senza sindaco. Giuseppe Sala si è infatti autosospeso dopo la notificazione di iscrizione nel registro degli indagati nell’inchiesta denominata Piastra dei servizi relativa all’Expo, appalti di grossa consistenza relativi alla esposizione universale. Sala infatti era l’amministratore delegato della fiera: “Pur non avendo la benché minima idea delle ipotesi investigative, ho deciso di autosospendermi dalla carica di sindaco” ha detto. Risultavano già indagate cinque persone: gli ex manager Expo Angelo Paris e Antonio Acerbo, l’ex presidente della Mantovani spa, Piergiorgio Baita, e gli imprenditori Ottaviano ed Erasmo Cinque a partire dal 2014, poi l’indagine si era fermata. Nei giorni scorsi il sostituto pg di Milano ha chiesto di riaprire gli atti.
Continua l’evacuazione dei quartieri di Aleppo in cui sono entrate le forze governative, grazie al nuovo accordo raggiunto dopo il fallimento del primo cessate il fuoco. Gli elmetti bianchi hanno comunque fatto sapere tramite un notiziario locale che le forze governative oppure in alternativa alcune milizie iraniane di stampo sciita, avrebbero sparato contro un convoglio su cui stavano viaggiando dei civili. Il bilancio in questo caso è di un morto e quattro feriti. Per il momento gli evacuati, in tutto ipoteticamente due mila secondo le previsioni, sono stati trasportati in una zona rurale del settore ovest di Aleppo. A bordo dei bus che hanno raggiungo la zona franca al di fuori delle mura cittadine anche 35 feriti, alcuni dei quali gravemente ustionati. L’inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha rivelato inoltre che ancora 50 mila persone dovranno essere spostati dalla zona est della città, fra cui 10 mila dovranno essere portati ad Idlib. Quest’ultima si trova ancora in mano ai ribelli ed il timore di De Mistura è che possa diventare la prossima Aleppo. E’ necessario in questo momento, ha ricordato l’inviato Onu, che arrivino in città degli osservatori.
Importante presa di posizione quest’oggi dell’Agenzia delle comunicazioni, che in una nota ufficiale di fatto si schiera con l’azienda della famiglia Berlusconi. L’agenzia ipotizza una “concentrazione di potere” in mano all’azienda francese di Bollorè, visto che quest’ultima detiene una quota azionaria in Telecom, società che di fatto ha oltre il 40 % del mercato delle telecomunicazioni. Un eventuale controllo di Telecom e Fininvest potrebbe essere per questa ragione vietato, e l’agenzia non esclude di intervenire in merito. La nota che di fatto vuole mettere un freno alla scalata dell’azienda del Biscione, è arrivata quando la borsa stava per chiudere, con molti operatori di mercato che avevano operato prese di beneficio sul titolo. Da Parte sua Berlusconi continua a classificare la scalata del gruppo francese come “ostile”, e sottolinea che la sua famiglia farà di tutto per contrastarla.
Uomini delle fiamme gialle hanno perquisito ieri il comune di Roma, nell’ambito di un’inchiesta disposta dalla procura capitolina relativa alle nomine disposte dalla giunta Raggi. I militari hanno operato diverse perquisizioni, e alla fine della loro attività hanno sequestrato decine di documenti, riguardo alle decisioni con cui alcuni funzionari sono stati incorporati nell’organigramma comunale. Stupore per l’inchiesta è stato espresso dal sindaco, che tramite il suo portavoce ha definito l’indagine “ridicolo”. La vicenda giunge mentre il comune deve ancora metabolizzare le dimissioni di Paola Muraro, ex assessore dell’ambiente indagata per alcuni reati ambientali.
Un debutto al vertice europeo in linea con la continuità del precedente governo Renzi, questo è stato l’esordio di Paolo Gentiloni tra i grandi d’Europa. Il neo presidente del consiglio, fresco di legittimazione parlamentare, è arrivato a Bruxelles con le stesse richieste che Renzi aveva fatto nell’ultimo summit, e proprio come il suo mentore ha ricevuto tanti sorrisi di circostanze, ma pochi impegni. Nessun bilaterale in agenda ma molte chiacchiere, servite a confermare la linea dura dell’Italia sul bilancio, le aperture verso la Russia, e la richiesta di più flessibilità per i conti italiani. Fonti dell’Unione fanno sapere però che l’attenzione della commissione sul nostro Paese resta alta, attenzione innalzata dopo la sconfitta referendaria, che ha portato ad una maggiore instabilità politica, in un Paese storicamente molto instabile.
È sicuramente una delle falle informatiche più grandi della storia, quella che ha interessato più di un miliardo di utenti del famoso colosso Yahoo, che tra l’altro fornisce anche un servizio molto usato di posta elettronica. La falla risalirebbe a qualche anno fa, e ha portato la dirigenza a chiedere a tutti i suoi utenti di reimpostare la password, chiedendo altresì di innalzare il livello di sicurezza della stessa. I numeri veramente impressionanti contemplano oltre 150.000 dipendenti dell’amministrazione a stelle e strisce, molti militari impiegati in missioni estere, e una moltitudine di appartenenti alle forze di polizia americane. Non è la prima volta che Yahoo si è scoperta vulnerabile alle azioni degli hacker, azioni che mettono a rischio una delle aziende storiche dell’informatica USA.
Che molti imprenditori cinesi non abbiano problemi economici è cosa nota, ma l’offerta che dal grande Paese orientale è giunta all’ex Juve Tevez lascia veramente tutti a bocca aperta. Ottanta milioni di euro per due anni di contratto, oltre ai quasi venti milioni per l’acquisto del cartellino del Boca, e come se non bastasse una vasta lista di benefit. L’offerta è una di quelle che non si può rifiutare, e l’apache a quanto emerge da fonti vicino al suo entourage, non la rifiuterà. L’ex campione d’Italia si è visto recapitare l’offerta direttamente dal presidente dello Shanghai Shenua, presidente che aveva già all’attivo altri due colpacci provenienti dall’Europa, gli ex interisti Guarin e Martins. Il trasferimento dovrebbe essere immediato, con Tevez che potrebbe giocare la sua ultima partita nel prossimo turno di campionato contro il Colon, alla Bombonera di Buenos Aires.
Aveva fatto scalpore il divorzio annunciato tra l’Emporio Armani Milano e Alessandro Gentile, un divorzio che lasciava il forte cestista libero di scegliere la squadra dove accasarsi. Ieri la curiosità su dove Alessandro terminerà la stagione in corso è stata fugata. In un comunicato ufficiale l’EA7 ha rivelato che il suo ormai ex atleta, giocherà nei prossimi mesi in Grecia, e precisamente al Panathinaikos di Atene. La formula scelta è quella del prestito, una formula che di fatto accontenta tutti gli attori in gioco, con il giocatore che potrà seguitare a giocare, in modo da presentarsi pronto all’europeo prossimo. Gentile con il suo trasferimento ricalcherà le orme del padre, che dal 1998 al 2001 aveva vestito la maglia biancoverde. Probabile esordio nella nuova squadra il giorno dell’epifania, durante l’importante derby d’Eurolega.
Per ora è solo un idea, ma la FIFA ha già fatto sapere di stare approfonditamente studiando la questione. L’eliminazione dei pareggi si renderebbe infatti necessaria nel caso il mondiale dello sport più amato del mondo, passerebbe a 48 squadre. L’idea del presidente Gianni Infantino, qualora questo avvenisse, sarebbe quella di 16 gironi da tre, con il passaggio alla fase successiva delle prime due del girone, che poi si ritroverebbero in una fase ad eliminazione diretta. La cosa da una parte alzerebbe di molto il livello dello spettacolo, dall’altro porrebbe un altissimo rischio di pareggio nell’ultima partita del girone eliminatorio. E allora si pensa di tranciare il problema a monte, eliminando i pareggi nella fase a gironi, e introducendo in caso di patta, i rigori immediatamente dopo il triplice fischio finale.
Il ciclismo è sempre stato lo sport della sofferenza e della vicinanza con la popolazione, ed è proprio questo l’intento della Tirreno –Adriatico del prossimo anno. La corsa presentata ieri ha visto gli organizzatori scegliere un percorso che passerà sui luoghi più colpiti dello scorso terremoto. L’idea è quella di essere vicini a chi ancora soffre, e perché no spingere l’acceleratore su una ricostruzione, che non sta seguendo i ritmi sperati. La corsa che si snoderà per oltre 1000 chilometri, si terrà dal 8 al 14 marzo prossimo, e vedrà 7 tappe, tra di esse due cronometro (una a squadre e una individuale).