L’assessora all’Ambiente della Regione Lombardia, Claudia Terzi, ha lanciato un appello affinché la cittadinanza di Milano adotti comportamenti virtuosi e scelte consapevoli per il contenimento dell’inquinamento atmosferico. I cittadini sono stati richiamati in particolare a contenere l’utilizzo delle biomasse legnose per il riscaldamento domestico. Il consiglio è di limitarsi «all’uso di generatori appartenenti alle classi emissive più performanti in quanto rappresenta la principale fonte di polveri sottili in Lombardia» e «di evitare qualsiasi tipo di combustione all’aperto». Inoltre, Terzi ha ricordato che 61 Comuni hanno aderito al Protocollo Aria per un totale di circa 3,1 milioni di cittadini residenti coinvolti. Il livello di inquinamento dell’aria, però, continua a superare la soglia di attenzione in molte zone della Lombardia: ieri le centraline ARPA hanno registrato valori di Pm10 superiori ai 50 microgrammi per metrocubo in particolare nelle zone pedemontane e negli agglomerati urbani.



Il blocco del traffico a Napoli si è rivelato un flop: il provvedimento è considerato inutile a fronte dei risultati emersi. I cittadini partenopei hanno potuto respirare senza il pericolo dell’inquinamento atmosferico per soli tre giorni, ma in uno di questi i livelli si sono avvicinati in maniera pericolosa alla soglia massima consentita. La fotografia è stata scattata da Il Mattino, secondo cui sono molti gli aspetti della vicenda che non convincono. Innanzitutto, con il blocco del traffico si ferma solo una piccola parte delle vetture cittadine e si penalizza chi non può permettersi una vettura moderna ed ecofriendly. Inoltre, pare che i controlli durante le ore di blocco del traffico siano scarsi, quindi chiunque potrebbe avventurarsi in strada. Un dettaglio importante è quello che riguarda la sorveglianza delle centraline Arpac, che per alcune settimane rimangono bloccate o non forniscono dati validabili. La situazione al momento appare fuori controllo: la centralina di via Argine l’altroieri aveva registrato il superamento numero 49. Quindi, da quando è stato introdotto il provvedimento di blocco del traffico a Napoli i livelli di inquinamento sono stati superati almeno 14 volte. Da qui la sensazione che la decisione del Comune si sia rivelata inefficace.



Blocco del traffico anche a Firenze, dove però si lavora anche con l’obiettivo di scongiurare il divieto in futuro. La Città Metropolitana di Firenze, che coordina i Piani di azione comunale a fianco della Regione, ha raccomandato i cittadini di seguire tutto l’anno alcuni consigli per migliorare la vivibilità e “respirabilità”. Sono comportamenti da adottare in auto e in casa, oltre che nel Comune di appartenenza. Partiamo dai comportamenti che riguardano le auto: bisogna evitare di prenderla se si può usare in alternativa il mezzo pubblico; spegnerla nei momenti di attesa o sosta, soprattutto vicino alle scuole, se non ha il sistema “start & stop” e se è alimentata a diesel; optare per il car sharing o car pooling, cioè la condivisione di automobili private per risparmiare e ridurre le emissioni. Passiamo alle case: bruciare legna per il caminetto è altamente inquinante, tra l’altro esistono pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili che sono più economiche e meno inquinanti degli altri sistemi di riscaldamento; sostituire la vecchia caldaia, sfruttando le detrazioni fiscali e gli incentivi. Per la riqualificazione energetica di edifici già dotati di impianto di riscaldamento le detrazioni sono del 65%, se l’intervento riguarda i caloriferi e i condizionatori scende al 50%.



Il blocco del traffico potrebbe coinvolgere anche Pescara: si sta allargando a macchia d’olio, infatti, l’emergenza smog in Italia. Vi abbiamo parlato di Milano, Napoli, Torino, Firenze e Roma, oltre che delle nuove misure a Piacenza, ma ora scatta l’allarme anche in Abruzzo. I residenti di via De Gasperi hanno minacciato un blocco del traffico per l’inquinamento che invade la loro strada e, infatti, le centraline dell’Arta stanno segnalando continui superamenti dei limiti delle micropolveri. Mercoledì scorso, ad esempio, il Pm10 nel quartiere di Villa del Fuoco ha toccato i 70 microgrammi per metro cubo contro il limite di 50. Il traffico e lo smog mettono a rischio la salute dei cittadini di Pescara. È stata avviata – come riportato da Il Centro – una raccolta fondi tra i residenti di via De Gasperi per l’acquisto di una centralina di rilevamento dell’inquinamento dell’aria, ma il rischio che si arrivi ad un provvedimento di blocco del traffico è molto alto. La situazione è destinata, infatti, a peggiorare con l’apertura del ponte nuovo il prossimo marzo: “La nostra strada diventerà l’asse di collegamento principale per le auto dirette e provenienti dal ponte”, ha dichiarato Felice Bortoli, fondatore del comitato cittadino. La situazione, però, è già drammatica: da qui la minaccia della protesta.

Continua oggi anche a Roma il blocco del traffico delle auto, così come a Milano, Torino, Napoli e Firenze. Lo stop alla circolazione però, per quanto riguarda la Capitale, sarà limitato oggi, come avvenuto già ieri, ai soli veicoli più inquinanti. Sul sito del comune di Roma si legge infatti che “la qualità dell’aria nella Capitale mostra secondo le ultime rilevazioni una situazione in progressivo miglioramento nelle prossime ore con una significativa riduzione delle concentrazioni degli inquinanti tali da rispettare i valori limite”. Ieri e oggi è stato previsto il “rafforzamento della vigilanza urbana finalizzata alla decongestione del traffico veicolare da parte del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale nell’ambito degli itinerari ad alto flusso veicolare” e il blocco del traffico auto nella Fascia Verde “resta limitato, h24, solo ai veicoli più inquinanti (Pre Euro 1 – cosiddetti Euro 0 -, Euro 1 e Diesel Euro 2) come stabilito in modo permanente dall’ordinanza n.87 del 2016”.

Dopo la sospensione del blocco del traffico delle auto ieri a Torino, per la concomitanza con lo sciopero dei mezzi pubblici, riprende oggi nel capoluogo piemontese lo stop alla circolazione delle auto. Sul sito del comune di Torino si legge infatti che per tre giorrni, da oggi sabato 17 a lunedì 19 dicembre, dalle 8 alle 19, in conseguenza del raggiungimento, per sette giorni consecutivi del valore limite giornaliero di PM10 pari 50 mcg/m3 (livello “giallo”) è stato disposto il blocco della circolazione urbana per i veicoli privati diesel Euro 0,1,2,3 e benzina, gpl, metano euro 0. Il blocco del traffico delle auto continua anche nelle altre città. A Roma limitazioni dei veicoli all’interno della Fascia Verde Metropolitana «dalle ore 7.30 alle ore 20.30: ciclomotori e motoveicoli ‘PRE-EURO 1’ ed ‘EURO 1’, a due, tre e quattro ruote, dotati di motore a 2 e 4 tempi; autoveicoli alimentati a benzina ‘EURO 2”. Dalle ore 7.30 alle ore 10.30 e dalle ore 16.30 alle ore 20.30: autoveicoli alimentati a gasolio ‘EURO 3’. Dalle ore 7.30 alle ore 10.30 e dalle ore 16.30 alle ore 20.30: autoveicoli alimentati a gasolio ‘EURO 4’ e successive», si legge nell’ordinanza del Campidoglio. A Milano lo stop alla circolazione riguarderà per tutta l’area urbana, ricorda il Comune con un comunicato «le autovetture private Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato non potranno circolare in ambito urbano dalle ore 9:00 alle ore 17:00, mentre i veicoli commerciali Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato saranno bloccati dalle 7:30 alle 9:30». Continua anche a Napoli il blocco del traffico delle auto “lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30. L’estensione del divieto di circolazione anche alla giornata di martedì resta in vigore fino al 31 dicembre 2016, mentre per tutti gli altri giorni il divieto sarà in vigore fino al 31 marzo 2017”, si legge sul sito del Comune che sottolinea che “in deroga al divieto potranno circolare le auto alimentate a GPL o metano, i veicoli elettrici, gli autoveicoli euro 4 e successivi, oltre che particolari categorie di veicoli o condotte da particolari categorie di guidatori”.

Scatta oggi a Firenze il blocco del traffico delle auto a causa dello sforamento dei limiti di inquinamento. Firenze è l’ultima città, in ordine di tempo, ad appliccare lo stop alla circolazione dopo che da quasi una settimana le macchine più inquinanti sono già ferme a Roma, Milano, Torino e Napoli. Fino al prossimo 21 dicembre il blocco del traffico auto riguarderà Firenze e i comuni della cintura metropolitana Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli. Le misure, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, sono scattate dopo la segnalazione dell’Arpat, l’ente ambientale della Regione Toscana, sul raggiungimento di 6 superamenti del valore limite per la media giornaliera di Pm 10 (polveri) negli ultimi 7 giorni. Il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti sarà dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 in tutti i centri abitati e riguarderà i motocicli a 2 tempi Euro 1, auto a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci. Non solo blocco del traffico delle auto: scatterà infatti anche il divieto di accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe.

Il blocco del traffico delle auto che da domani per cinque giorni interessare la città di Firenze prevede alcune restrizioni per i veicoli più inquinanti, nell’ottica della settimana “ecologica” lanciata da molte città italiane, da Roma a Milano, passando per Torino e Napoli per le alte misure dello smog nelle città già inquinate. Stando alle disposizioni rilasciate dal Comune di Firenze, è lunga la schiera di veicoli esentati dallo blocco traffico auto. «Veicoli elettrici o ibridi (motore elettrico e termico) o a idrogeno; veicoli a metano e Gpl, o bifuel (benzina-metano, benzina-gpl) che nell’ambito del percorso urbano impiegano esclusivamente l’alimentazione a gas; veicoli della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, delle Forze Armate dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in servizi di istituto; veicoli di proprietà delle Asl, veicoli delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con i Comuni o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive e veicoli in servizio di Guardia Medica; veicoli adibiti all’igiene urbana; veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada». Coinvolti ma esentati dal blocco traffico a Firenze sono anche i veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; «veicoli al seguito delle cerimonie con esposizione di autocertificazione (in carta libera) in cui si dichiarino il percorso e i motivi per cui avviene la circolazione; veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità/Omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici».

Non solo le grandi città sono coinvolte dal continuo blocco del traffico delle auto (Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli) per provare a contrastare le forti impennate dell’inquinamento atmosferico: anche in provincia, specie al nord, lo smog “miete” vittime anche nelle città più piccole in questo periodo rigidissimo invernale senza pioggia. E allora, dopo due giorni torna il blocco del traffico anche a Piacenza in Emilia Romagna: ecco le nuove disposizioni emesse dal Comune piacentino in vista della domenica ecologica del 18 dicembre 2016. «n riferimento al blocco del traffico stabilito per la giornata del 18 dicembre dalle 8 e 30 alle 18 e 30. Unione Commercianti congiuntamente all’Associazione Vita in Centro a Piacenza sottolinea che l’accesso alla città sarà garantita per tutte le auto eccetto quelle immatricolate da più tempo (benzina pre Euro ed Euro 1, autoveicoli diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, veicoli commerciali diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 e ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro)».