Dopo il servizio de Le Iene Show rischia di assumere proporzioni ancora più grandi l’indagine sulle firme false a Siracusa riguardante le elezioni comunali del 2013. L’ufficio inquirente, capitanato dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, ha infatti sequestrato la documentazione utile a presentare la lista civica Garozzo Sindaco, uno dei soggetti politici che hanno supportato il raggruppamento guidato da quello che sarebbe poi diventato sindaco di Siracusa. Giancarlo Garozzo, fedelissimo renziano, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha così commentato l’accaduto:”Questo è un fatto gravissimo. C’è stato sicuramente un reato da parte di qualcuno, ma i consiglieri hanno preso i voti in maniera legittima. È vero che senza l’appoggio di queste due liste non sarei andato al ballottaggio ma probabilmente non c’è questo numero di firme false tale da inficiare la candidatura”. Di questo avviso non sarebbe la Procura, se è vero che dai primi riscontri le firme non solo sarebbero state fotocopiate, ma anche del tutto falsificate. Il procuratore Giordano, intervistato dal Fatto, ha commentato:”È presto per fare valutazioni approfondite dato che siamo ancora in fase d’indagine preliminare. Posso dire che la nostra inchiesta potrebbe presto allargarsi per verificare la documentazione di tutte le liste che parteciparono alle elezioni comunali”. Ricordiamo che lo scandalo era scoppiato dopo che Giuseppe Patti, architetto ambientalista a capo della lista Cambiamo Siracusa Adesso, aveva inviato un esposto alla procura a cinque giorni dalla scadenza della presentazione delle liste segnalando diverse anomalie:”Io ho raccolto firme decine di volte, per elezioni, referendum, ma questi moduli sono strani. Gli elenchi mi sembrano un po’ troppo vergini, troppo poco vissuti. Non c’è una piega, una macchia di caffè, niente assolutamente immacolati. Per questo ho il sospetto che le firme dei sottoscrittori non siano state consegnate in originale”.