L’influenza cambia ogni anno e trova il modo così di aggirare le difese immunitarie del nostro corpo: per questo alcuni scienziati stanno cercando di realizzare un vaccino “universale”, cioè in grado di difendere le persone dalla maggior parte dei ceppi conosciuti a livello globale. Se ne stanno occupando in particolare i ricercatori delle università di Aston, Lancaster e Madrid, secondo cui è possibile produrre un super vaccino. Per il momento, però, esiste solo teoricamente: gli scienziati – come riporta Wired – hanno, realizzato finora solo simulazioni a computer. Il nuovo approccio, però, è senza dubbio interessante: si basa sull’analisi dei genomi dei virus e sull’utilizzo della tecnologia. Gli scienziati avrebbero trovato il modo per selezionare alcuni frammenti di virus già riconosciuti dal sistema immunitario che consentono la piena copertura della popolazione, quindi il prossimo passo è trovare dei partner per la sintesi del vaccino. Il nuovo preparato comunque rappresenterebbe una soluzione più duratura e vasta: difenderebbe dall’88% dei ceppi di influenza noti.
“Occhio ai vaccini, nel senso fatelo al più presto!”, questo il messaggio a tutti gli italiani malati di influenza in questa fine 2016 e a cavallo con il nuovo anno in arrivo. Natale a rischio per 5 milioni di italiani con il rischio di una maggiore aggressività della malattia per questo 2016: come riporta la Fimmg (Federazione medici di famiglia), «Sono due i ceppi che potrebbero causare più danni della media, l’A/Hong Kong e il B/Brisbane. Il rischio di ammalarsi sarà quindi più alto ma i sintomi non cambieranno: febbre, dolori alle articolazioni e infezioni alle vie respiratorie, mal di testa». I vaccini sono la soluzione ma bisogna farlo al più presto senza perdere tempo, consigliamo i medicini famigliari: «nonostante le bufale anti-vaccini che spopolano nel web, si è avuto un aumento del 10% della popolazione immunizzata, con oltre il 25% di anziani vaccinati anche contro la polmonite, sempre in agguato. Resta il fatto che in molti sono ancora esposti al virus e tempo ne è rimasto poco. A fine mese le Regioni diranno stop alla campagna di vaccinazione gratuita per le persone a rischio, con l’eccezione del Lazio, dove si andrà avanti anche per tutto gennaio».
Il virus dell’influenza 2016 si dimostra potente e insidioso: basta dare un’occhiata in giro per capire quanti italiani sono a letto con la febbre in queste ultime ore. Secondo i dati diffusi da Influnet, il portale dell’Istituto Superiore della Sanità, dall’inizio della stagione sono circa 611mila i connazionali che hanno dovuto fare i conti con i fastidi dell’influenza 2016. L’impennata più elevata si è registrata proprio la scorsa settimana (5-11 dicembre), con addirittura 142mila italiani messi k.o. con tutti i sintomi caratteristici del virus di quest’anno. Per quanto i numeri messi a disposizione da Influnet rispetto all’influenza 2016 possano impressionare, è lo stesso Istituto Superiore della Sanità a chiarire che non è il caso di cadere nella trappola di facili allarmismi sottolineando che “l’intensificarsi dell’attività dei virus influenzali sebbene l’incidenza raggiunta sia sotto la soglia epidemica”.
– Influenza 2016 che continua a mietere “vittime”: oltre 600mila italiani a letto con la febbre dall’inizio della stagione, più di 140mila soltanto nell’ultima settimana. Questi i numeri impietosi di Influnet, il portale dell’Istituto Superiore della Sanità che si occupa di monitorare la diffusione del virus nel Paese. Ma quali sono le fasce più colpite dall’influenza di quest’anno? Indubbiamente i bambini piccoli, quelli di età compresa da 0 a 4 anni, dove si riscontra un’incidenza pari a 5,86 casi per mille assistiti; a ruota troviamo i bambini e gli adolescenti nella fascia di età 5-14 anni con 3,64 casi ogni mille assistiti, mentre nella fascia 15-64 anni siamo a 2,15 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,17 casi. Rispetto all’ultima settimana monitorata, quella dal 5 all’11 dicembre, il virus dell’influenza 2016 sembra essere più presente in Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Campania.