In periodo di elezioni con i sondaggi politici che rilevano le ultime intenzioni di voto verso probabili scadenze elettorali (alcuni dicono già marzo, altri novembre, più probabile in primavera o altrimenti a fine mandato, nel febbraio 2018) uno dei temi che riveste maggiore interesse tra i partiti è la questione primarie. Dal Pd che le ha per statuto (ma non senza polemiche sulle regole di ingaggio, “mutevoli e girevoli” ad ogni appuntamento), fino a Forza Italia e Lega Nord che non le hanno mai svolte, fino al Movimento 5 Stelle che su scala nazionale non le ha ancora sperimentate, la situazione è alquanto diversa a seconda dei partiti. Nei sondaggi di Tecnè dello scorso 15 dicembre si rileva un dato interessante: secondo il 58% degli italiani, le primarie dovrebbero essere regolamentate per legge e implementate in tutti partiti politici. Il 34% ritiene invece esce sia meglio per ogni partito scegliere in maniera autonoma: il Governo Gentiloni avrà troppo poco tempo per porre una questione che però già nella prossima legislatura potrebbe diventare interessante materia di discussione parlamentare.
Gli ultimi sondaggi elettorali e politici indicano che, se si andasse oggi al voto sarebbe il Partito Democratico a prevalere sul Movimento 5 Stelle. Secondo le intenzioni di voto espresse dagli elettori nella rilevazione condotta da Scenari Politici – Winpoll per l’Huffington Post infatti il 31,7% degli italiani sceglierebbe il Pd mentre il M5s arriverebbe al 26,5%. A seguire, in base alle intenzioni di voto espresse, gli altri partiti raccoglierebbero le seguenti percentuali di preferenze: la Lega Nord il 12,8%, Forza Italia il 12,7%, Fratelli d’Italia il 4,3%, Sinistra Italiana il 3,3%, PRC lo 0,4%, Ncd-Udc il 2,6%. Poi, secondo i risultati di questi sondaggi elettorali e politici, il 2,4% andrebbe ad altri partiti di Centrosinistra, il 2,3% ad altri di Centrodestra e l’1,0% ad altri. La rilevazione prende poi in considerazione anche gli eventuali ballottaggi, previsti tra le due principali liste se nessun partito passa al primo turno il 40%. In caso di ballottaggio tra Centrosinistra e Centrodestra sarebbe quest’ultimo a vincere con il 54% contro il 46%. Mentre negli altri due casi sarebbe il Movimento 5 Stelle ad avere la meglio: contro il Centrosinistra prevarrebbe con il 56% sul 44% e contro il Centrodestra con il 57% contro il 43%.
Si è appena insediato il nuovo governo ma, secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici, gli italiani vogliono andare presto al voto. E’ questo infatti uno dei risultati della consultazione effettuata da Tecnè s.r.l. per Rti-Matrix. Al campione di elettori intervistato è stato chiesto di indicare la soluzione alla crisi politica che è avvenuta dopo il risultato negativo del referendum costituzionale. Il premier Matteo Renzi ha preso atto della vittoria del no alla consultazione e, come aveva promesso, ha rassegnato le dimissioni nelle mani del capo dello Stato Sergio Mattarella che ha avviato le consultazioni per la formazione di un nuovo Esecutivo. Ora per il 62% degli elettori si deve fare la nuova legge elettorale e andare a votare prima dell’estate: la maggioranza degli italiani quindi, secondo questi sondaggi elettorali e politici, vorrebbe risolvere con le urne la crisi politica dell’Italia. Il 20% vorrebbe addirittura andare al voto subito anche con l’attuale legge elettorale. Solo il 13% invece sostiene il nuovo governo fino alla fine della legislatura. Incerto infine il restante 5% degli elettori.
Non è la legge elettorale ma il lavoro, in base agli ultimi sondaggi elettorali e politici, la priorità che secondo gli italiani il nuovo governo dovrebbe avere. La domanda è stata posta a un campione di elettori dall’Istituto Ipsos Srl proprio nei giorni in cui si è insediato il governo guidato da Paolo Gentiloni dopo le dimissioni del premier Renzi. L’Istituto di ricerca ha effettuato la rilevazione per Itv Movie Srl (trasmissione DiMartedì). Agli elettori è stato chiesto di indicare quali dovrebbero essere le priorità per il nuovo governo: per la maggioranza, il 45% dovrebbe essere l’occupazione, a testimonianza che la disoccupazione e la difficoltà ad entrare, o a rientrare, nel mondo del lavoro è una tra le preoccupazioni principali degli italiani. Al secondo posto, per il 28% degli elettori, il governo dovrebbe occuparsi della legge elettorale. Seguono poi, tra le priorità indicate dagli italiani in questi sondaggi elettorali e politici, la sicurezza per l’11%, il fisco per il 7%, le banche per il 4%. Infine un 5% di elettori interpellati da questa rilevazione non ha indicato alcuna priorità per il nuovo Esecutivo.
Secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici il nuovo presidente del Consiglio convince solo metà degli italiani. E’ infatti questo uno dei risultati della rilevazione dell’Istituto Piepoli per il programma di Rai 3 Politics – tutto è politica. Al campione di elettori intervistato è stato chiesto di indicare il gradimento per la nomina di Paolo Gentiloni, già ministro degli Esteri del governo Renzi, a presidente del Consiglio del nuovo Esecutivo. La nomina di Gentiloni è avvenuta pochi giorni fa dopo le dimissioni del premier Renzi in seguito all’esito negativo del voto al referendum costituzionale. Gli italiani che hanno gradito la nomina di Gentiloni sono pochi di più di quelli a cui non è piaciuta. Secondo i dati di questi sondaggi elettorali e politici infatti ha gradito ‘molto’ la nomina di Gentiloni, il 12% degli elettori e ‘abbastanza’ il 35%: sommati fanno il 47%. Ma ben il 45% degli italiani intervistati ha risposto in maniera contraria: il 25% ha dichiarato di aver gradito ‘poco’ la nomina e il 20% ‘per nulla’. Infine l’8% degli elettori non ha espresso alcuna opinione.