E a distanza di pochissime ore dall’attentato di Berlino è arrivata anche la rivendicazione dell’Isis del camion che è precipitato sulla folla del mercatino di Natale. C’era il dubbio se si trattasse o meno di un attentato, arrivano le conferme dall’agenzia Dpa che cita un portavoce della polizia per sottolineare proprio come si tratti di un attentato. Arrivano poi delle novità legate all’autista del camion in questione. Secondo la televisione tedesca Zdf infatti pare che una persona sospettata di essere stato alla guida del mezzo pesante sarebbe stata arrestata mentre ce ne sia un’altra ricercata. Al momento le notizie sono un po’ confuse e senza grandi conferme, con elementi che emergono anche a tratti discordanti. Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime ore e se ci saranno ulteriori sviluppi.



Le ultime notizie che arrivano dalla Turchia a proposito dell’attentato ad Ankara dove è stato uscito l’ambasciatore russo Andrey Karlov ci parlano della morte dell’attentatore di ventidue anni. L’aggressore sarebbe stato ucciso dalle forze speciali come raccontato dalla versione online della Repubblica. Questi si era diplomato all’accademia di polizia due anni fa a Smirne. L’uomo continuava a sparare e urlava che non sarebbe uscito vivo dalla galleria d’arte dove è accaduto tutto. L’uomo si chiamava si chiamava Mevlut Mert Altintas ed era uno degli elementi parte vigente dell’unità antisommossa di Ankara. Da quando possiamo apprendere dal profilo Twitter del sindaco della città in questione pare però che non si trattasse di un attentatore islamico ma bensì di un membro dell’organizzazione terrorista Gulenista. Staremo a vedere quali saranno le ultime evoluzioni in questa direzione.



Attimi di terrore anche per un altro e più grave (numericamente) attentato a Berlino, che vanno a rinforzare lo stato d’animo già vacillante in queste ore, per l’attentato ad Ankara in Turchia. Secondo i media locali, un camion ha invaso il marciapiede di un’area in cui in quel momento si stava svolgendo un mercatino di Natale ed avrebbe travolto alcuni presenti. Il bilancio per ora parla di nove persone morte e altre 50 che sono rimaste ferite durante l’incidente. Le cause sono ancora da appurare e gli inquirenti stanno effettuando i dovuti sopralluoghi, ma quello che è certo è che è avvenuto di fronte alla Chiesa del Ricordo, all’interno del quartiere di Charlottenburg. Il guidatore del camion si sarebbe dato alla fuga nei secondi successivi all’evento e non è ancora chiaro se possa essere visto come un vero e proprio attentato. Questo il dubbio degli inquirenti che in queste ore stabiliranno anche quale è la causa che ha portato ad una tragedia di questa portata. Il punto colpito dal presunto attentatore corrispondeva inoltre al centro di Berlino Ovest, negli anni in cui il muro divideva ancora in due la capitale tedesca. 



Immagini choc quelle che arrivano dalla Turchia: dopo circa due ore dall’attentato ad Ankara dove è morto l’ambasciatore russo in diretta live mentre introduceva e presentava una mostra fotografica. Il video sta facendo il giro del mondo per l’atrocità e l’assurdo attacco davanti a tutti: solo un morto, l’ambasciatore, e il blitz successivo della polizia che riesce a scovare e freddare l’attentatore che viene confermato essere un terrirstia islamico. «Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui». E’ questa una delle frasi che l’attentatore, un agente di polizia, avrebbe urlato prima di sparare all’ambasciatore russo ad Ankara. L’uomo avrebbe gridato anche “Allah Akbar” confermando l’intento di vendetta contro i crimini di guerra in Siria. Per poter osservare i video choc e le ultime novità sull’attentato in Turchia, clicca qui per il nostro focus approfondito.

Ore di panico in Turchia nella Capitale Ankara: durante un discorso ad una mostra d’arte, è stato attaccato in un attentato l’ambasciatore russo Andrey Karlov che purtroppo in questo momento viene dato da diverse fonti internazionali (Reuters) come morto dopo l’agguato vile all’interno di una mostra d’arte. La dinamica sembra ormai conclamata: questo pomeriggio un uomo armato è entrato nella mostra di fotografia nel centro di Ankara, e ha iniziato a sparare contro l’ambasciatore russo di Turchia, secondo quanto riferito da un fotografo di Ap presente all’attentato. Mentre purtroppo le ferite di Karlov sembrano troppo gravi e pare appunto che abbia perso la vita, la politica turca ha fatto sapere pochi istanti fa che è morto l’attentatore durante un blitz delle forze speciali che da subito hanno cominciato a seguire il terrorista in fuga. Secondo quanto riporta il sito della Reuters e di alcuni media turchi, il killer sarebbe un estremista islamico che parlava di vendetta per la Siria mentre sparava all’impazzata.

Dieci arresti per corruzione in appalti per scuole e strade, tra gli indagati alcuni funzionari del Comune. Nel mirino della Guardia di Finanza sono finti i lavori di ristrutturazione straordinaria di quattro scuole della capitale, 10 le ordinanze di custodia cautelare una trentina gli indagati e di questi, 5 sono proprio funzionari di Roma capitale.Secondo l’accusa i lavori nelle scuole non sarebbero mai stati eseguiti ma i soldi intascati da imprenditori, funzionari e tecnici pubblici ed utilizzati anche per le mazzette. Le società utilizzavano il meccanismo delle fatture false per creare fondi neri destinati in parte ai lavori di ristrutturazione però mai iniziati. I fatti risalgono alle due precedenti amministrazioni, a far scattare le indagini una denuncia dell’ex assessore Sabella della Giunta Marino. Intanto in Comune, dopo l’arresto di Raffaele Marra, Virginia Raggi fa sapere di non essere stata commissariata e nel caso le arrivasse un avviso di garanzia valuterebbe il da farsi. Intanto la sindaca ha convocato un vertice d maggioranza per varare il rimpasto. Sembrava destinato a prendere l’eredità di vice sindaco Massimo Colomban ma oggi lo stesso fa sapere di essere indisponibile. L’ultimo nome che gira è Andrea Mazzillo che si è occupato della campagna elettorale della Raggi. La sindaca non ha neppure trovato il sostituto di Muraro quale assessore all’ambiente. Il caos avvolge l’Amministrazione capitolina.

Da oggi a giovedì si deciderà il futuro delle storica Banca.Le azioni arrivano a perdere fino al 9% nel giorno in cui inizia la conversione dei bond subordinati che sono ancora nelle mani dei piccoli risparmiatori.A Siena servono 5milardi di euro entro giovedì. Un monito arriva da Berlino. Uno dei principali Consiglieri economici della Cancelliera Merkel afferma che a salvare MPS debbano essere i suoi creditori e non tutti i contribuenti. Se l’Italia non rispetta le regole,l’Unione bancaria non risulta credibile. Nel frattempo sul fronte politico, ieri, all’assemblea del PD, l’ex Premier Renzi analizza la sconfitta e punta alle elezioni ad Aprile o Giugno prossimi modificando la la nuova Legge elettorale e mirando al ritorno del “Mattarellum” con il quale sopravvivono entrambi maggioritario e proporzionale. E’ riuscito così a spaccare maggioranza ed opposizione. Sono favorevoli Lega e Fratelli d’Italia, no dal Movimento 5 Stelle, Fora Italia e dai centristi della Maggioranza. Chiudiamo con l’allarme meningite: oltre al bimbo toscano di 4 anni ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer le cui condizioni sarebbero stabili ma critiche anche altri due casi. Uno ad Enna e l’altro al Murri di Fermo trattasi di un 35enne di Monterubbiano.

Ricca di emozioni la domenica del 17esimo turno di Serie A. La giornata si è aperta con l’Inter che ha ottenuto una vittoria in trasferta dopo oltre tre mesi, espugnando il Mapei Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia, casa del Sassuolo. Decisivo il gol realizzato da Antonio Candreva ad inizio secondo tempo. Quattro le sfide disputate alle ore 15, fra le quali Napoli-Torino, terminata con un clamoroso 5-3. Mattatore assoluto della gara l’attaccante belga Dries Mertens, che ha realizzato un meraviglioso poker, mentre l’altra rete è stata messa a segno da Vlad Chiriches. Per il Torino in gol Andrea Belotti, Luca Rossettini e Iago Falque. In serata il Genoa ha capitolato fra le mura amiche contro il Palermo, dopo essere stato due volte in vantaggio. I rossoblu si sono portati avanti con Giovanni Simeone, prima di subire il pareggio di Robin Quaison. Nel secondo tempo il Grifone ha raddoppiato e addirittura triplicato con le reti di Giovanni Simeone e Nikola Ninkovic, prima del blackout finale. Infatti il Palermo non si è arreso, ed ha prima accorciato le distanze con Edoardo Goldaniga, poi ha pareggiato a due minuti dal termine con Andrea Rispoli, e in contropiede nei minuti di recupero ha siglato la rete decisiva con il macedone Aleksandar Trajkovski, al rientro sul terreno di gioco dopo lunghi mesi di assenza.

Sarà divisa in tre giorni la 18esima giornata del campionato di Serie A, che chiuderà l’anno solare 2016. Non scenderanno in campo il Milan (che avrebbe sfidato il Bologna) e la capolista Juventus (che doveva fronteggiare il Crotone), poiché venerdì 23 dicembre saranno impegnate a Doha (Qatar) per la finale di Supercoppa Italiana. Si comincia martedì 20 dicembre con la sfida dello stadio Atleti Azzurri d’Italia fra i padroni di casa dell’Atalanta e gli ospiti dell’Empoli. Mercoledì 21 dicembre si terrà il secondo anticipo, quello fra Inter e Lazio, una sfida importante nella corsa all’Europa. Le altre sei gare in programma si disputeranno giovedì 22 dicembre alle ore 20.45: si tratterà delle sfide Cagliari-Sassuolo, Roma-Chievo Verona, Sampdoria-Udinese, Torino-Genoa, Palermo-Pescara e Fiorentina-Napoli. Le ultime due saranno le più seguite, fondamentali rispettivamente per la lotta salvezza e per l’accesa corsa verso i posti per le competizioni europee.

Maria Giulia Sergio, conosciuta come Fatima, è stata condannata a nove anni di carcere. La donna, 29 anni, italiana fuggita in Siria per diventare la prima foreign fighter del nostro paese, è sparita nel 2014 da Inzago dove viveva con la famiglia e si è unita all’Isis. E’ la prima sentenza in Italia a carico di un combattente in zona di guerra. Sono stati condannati anche il padre, a 4 anni, e il marito, l’albanese Aldo Kobuzi, quest’ultimo a 10 anni di carcere. Dalla Siria la donna inviava messaggi via skype ai parenti invitandoli a unirsi a lei:  “Noi qui ammazziamo i miscredenti, tagliamo le teste e conquisteremo Roma”. Nel luglio del 2015 sono stati tutti arrestati mentre cercavano di lasciare l’Italia, la madre è poi morta dopo un’operazione chirurgica. 

Strage per avvelenamento in una città della Siberia, Irkutsk. Ben 33 persone sono morte e altre 16 ricoverate in gravi condizioni. Sembra che la causa di questo incredibile incidente ci sia una lozione cosmetica per il bagno al biancospino contenente metanolo. Sulla confezione ben visibile una etichetta che diceva che il prodotto non è potabile, ma nonostante questo in molti lo hanno bevuto. Alla base dell’incidente l’alto consumo di alcol in Russia, da sempre una piaga sociale, che porta le persone a bere qualsiasi cosa che possa contenere alcol, anche a causa della povertà.  «Nonostante l’avvertimento – dicono le autorità – i cittadini hanno consumato il prodotto come se fosse alcol, ma la sostanza è risultata contenere metanolo concentrato invece che alcol etilico».

Nuova raffica di arresti a Roma. A essere fermati questa volta sono stati pubblici funzionari e tecnici del comune accusati di aver preso tangenti per concedere appalti per la manutenzione di scuole e strade. Si tratta di dieci arresti e 30 indagati, in riferimento a concessioni relativi ai municipi I e XIV della capitale. I fatti contestati, tra cui lavori mai eseguiti, ma pagati, sono relativi al 2013 e al 2015. Le accuse variano da associazione a delinquere finalizzata al peculato, corruzione, truffa ai danni dello stato e altro ancora. L’inchiesta è a cura della Guardia di finanza, aperta grazie a un esposto dell’allora assessore alla legalità Sabella.

Le tracce di dna rinvenute sotto alle unghie di Chiara Poggi non sono quelle di Alberto Stasi. Rivelazione shock da parte della difesa dello stesso Stasi che adesso chiede la riapertura del processo, dopo che il giovane è stato condannato anche in appello. In realtà i dubbi sulla vera colpevolezza di Alberto Stasi ci sono sempre state, a causa delle indagini frettolose e piene di errori da parte degli inquirenti. La storia però sembrava definitivamente chiusa nel bene e nel male dopo che la Cassazione aveva confermato un anno fa la condanna a 16 anni per omicidio. Nei due precedenti processi Stasi era sempre stato assolto. Il dna che la difesa ha rinvenuto grazie a studi appositi apparterebbe a un giovane della zona che la vittima frequentava. Il caso si riapre. Potrebbe dunque esserci il vero assassino ancora a piede libero.

Un Matteo Renzi che abbandonata la “grisaglia” di Presidente del Consiglio, si presenta alla direzione nazionale del PD nelle vesti di segretario. L’ex primo ministro è impietoso, non solo con se stesso ma anche con l’intero partito, analizzando puntigliosamente le ragioni che hanno portato alla sconfitta referendaria, e cercando di ripartire da quelle per pacificare il partito. Renzi nel suo intervento lancia alla platea molti spunti di riflessione, dalla negazione di un congresso interno anticipato, alla preparazioni di quelle che secondo lui saranno probabili elezioni anticipate, al “Mattarellum” legge con la quale gli italiani saranno chiamati alle urne. Per Renzi si deve ripartire da quel 41% ottenuto al referendum, una percentuale che se conquistata alle elezioni garantirebbe un nuovo governo PD.

E’ un “commissariamento” in piena regola quello a cui si è dovuta assoggettare Virginia Raggi per continuare a rimanere sindaco della città di Roma. La Raggi spinta dall’ala dura del M5S capitolino ha dovuto rinunciare a due dei suoi uomini più rappresentativi, il vicesindaco Daniele Frongia, e il capo della segreteria politica Salvatore Romeo. Questo è stato il prezzo da pagare per aver dato fiducia al capo del personale Marra, arrestato nei giorni scorsi per una vicenda riguardo ad alcune tangenti. La Raggi in tale contesto fa buon viso a cattivo gioco, pubblicando sui social un lungo post nel quale cerca di rassicurare i cittadini romani che l’hanno votata. Soddisfazione è stata espressa da molti attivisti sul territorio, che per il momento hanno soprasseduto alle richieste di dimissioni della prima cittadina.

Uomini pesantemente armati hanno attaccato ieri uno dei luoghi simbolo del turismo giordano: il castello Karak. La fortezza medioevale visitata ogni anno da centinaia di migliaia di turisti è stata posta sotto attacco, da un gruppo di terroristi che volevano prendere in ostaggio chi in quel momento la stava visitando. Lo scontro a fuoco che ne è nato con le forze di sicurezza ha portato con se 7 morti (4 poliziotti, 2 civili e 1 turista canadese). La fortezza che si trova a circa 120 chilometri a sud di Amman è tuttora accerchiata dalle forze di polizia, quest’ultime aiutate da alcune reparti delle forze speciali e da unita dell’esercito giordano, sta procedendo ad una bonifica delle stanze interne. Il Paese fa parte della coalizione internazionale contro il terrorismo, non si esclude pertanto che l’attacco sia stato organizzato da uomini del “fondamentalismo islamico”.

Un’evacuazione che procede a singhiozzo quella che sta cercando di far uscire fuori dal teatro di guerra migliaia di persone. Questo è ciò che sta avvenendo ad Aleppo, grosso centro della Siria riconquistato la settimana scorsa dalle forze dell’esercito regolare siriano. Gli autobus verdi messi a disposizione di chi vuole lasciare la città, diventano spesso bersaglio di ripetuti colpi di arma da fuoco e a volte persino bruciati. Non si conosce se queste ennesime violenze abbiano portato vittime tra la popolazione civile. E intanto la Russia fa sapere che eserciterà la sua azione di veto all’ONU, qualora la risoluzione della Francia che vorrebbe garantire l’invio nella zona di guerra di osservatori ONU, fosse messa in discussione. 

Alla fine dell’anno solare la Juventus di Allegri un traguardo l’ha raggiunto: 100 punti. Tanti sono infatti i punti conquistati, nell’intero anno solare dai bianconeri, squadra che sabato ha di fatto vinto matematicamente il titolo di “campione d’inverno”. Anche contro la Roma allo “Stadium” i bianconeri sono apparsi un rullo compressore. Una squadra tosta e determinata, capace di difendere “fisicamente” la propria aria di rigore, e colpire nelle poche occasioni da goal costruite. Tutti in questa squadra hanno meriti, da Higuain capace di mettere a segno goal incredibili, a Sturaro non certo dotato tecnicamente come Pogba ma capace di ritagliarsi un ruolo per la sua grinta, da Rugani a Leminà giovani di belle speranze, a Barzagli a Buffon vecchi leoni indomiti. Se continueranno a giocare così, per gli avversari ci sarà poco da fare, se non lottare per il secondo posto. 

Dopo i 3 anticipi di sabato, ieri importanti spunti sono arrivati dal proseguo di campionato. Intanto l’Inter, i nerazzuri nell’anticipo dell’ora di pranzo hanno battuto il forte Sassuolo per 1 a 0, la squadra sta cercando di ritrovare una continuità che quest’anno non ha mai avuto, e sono le partite come quelle di oggi a indurre nei tifosi ottimismo. Poi il Napoli capace di fare 5 goal al Torino, della partita vero alfiere Mertens autore forse del goal più bello del campionato. Importante sempre oggi in chiave salvezza la vittoria esterna del Bologna, corsara al “Duca degli Abruzzi” di Pescara, con la squadra di Oddo contestata duramente dai tifosi. Nelle altre partite vittoria del Chievo sulla Sampdoria, e dell’Udinese sul Crotone. 

Seppur con molta sofferenza il Real Madrid sale sul tetto del mondo, conquistando l’ambito trofeo riservato alle squadre di club. La squadra di Madrid piega in finale grazie a una tripletta di Ronaldo i giapponesi del Kashima Antlers per 4 a 2. La partita ha avuto bisogno dei supplementari per essere decisa, supplementari che hanno visto trionfare i ragazzi di Zidane, sicuramente più tonici sotto il punto di vista fisico, e con giocatori molto più avvezzi a giocare partite importanti. Con la vittoria di ieri il Real porta a 5 le vittorie nell’importante trofeo. Nella “finalina” per il terzo e quarto posto, vittoria dell’Atletico Nacional sui messicani del Club America.

La californiana Black è morta durante una corsa ippica che si è tenuta in nuova Zelanda. La donna un’esperta jockette di 39 anni, stava partecipando ad una corsa su una distanza di 2000 metri nell’ippodromo di Gore, quando il suo cavallo Point Proven, è inciampato sbalzandola dalla sella. La donna è stata letteralmente travolta dal gruppo di cavalieri che la seguivano, ed è deceduta sul colpo. Non era il primo incidente della Black, che negli ultimi anni era stata infatti lungamente assente dalle corse per la frattura delle vertebre riportata in un’altra caduta. Sulle tribune ad assistere alla gara c’erano due dei tre figli della donna, che hanno assistito impotenti alla tragedia.