Fino ad oggi sono emerse le varie versioni di Antonio Tizzani, marito di Gianna Del Gaudio ed unico indagato, tutte finalizzate a rinforzare il suo alibi. Tra queste, anche quella relativa all’ombrellone. Come riporta il settimanale Giallo, l’uomo avrebbe dichiarato agli inquirenti di essere stato impegnato, durante l’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio, nella sistemazione di uno dei due ombrelloni presenti nel giardino. Uno di questi sarebbe sulla parte anteriore, quindi di fronte all’ingresso principale e l’altro sul retro. Tizzani si sarebbe fermato a riparare l’ombrellone che si trova sulla parte anteriore. Il settimanale Giallo, tuttavia, ha fatto notare, anche attraverso alcune foto pubblicate sull’ultimo numero, l’assenza di un ombrellone davanti all’ingresso di casa. Gli inquirenti, inoltre, non avrebbero mai sequestro un ombrellone. Che fine avrebbe fatto? Esiste realmente o qualcuno lo avrebbe fatto misteriosamente sparire? Il caso di Gianna Del Gaudio troverà spazio, oggi, nella nuova puntata di Quarto Grado, la trasmissione in onda su Rete 4.



Il programma di Rete 4, Quarto Grado, stasera tornerà ad accendere i riflettori sul giallo di Gianna Del Gaudio, l’ex insegnante in pensione sgozzata con un solo fendente la notte tra il 25 ed il 26 agosto scorso, nella sua villetta di Seriate. Chi ha ucciso l’ex professoressa 63enne? E’ questa la domanda degli inquirenti, alla quale ancora non sono riusciti a rispondere. Intanto, anche il figlio minore della donna, Paolo Tizzani, continua a porsi una serie di importanti interrogativi. “Chi ha ucciso mia mamma? Me lo chiedo ogni giorno, senza riuscire a trovare una risposta. Così come non comprendo il perché sia stata uccisa”, ha dichiarato al quotidiano L’Eco di Bergamo. Nonostante i numerosi dubbi, la famiglia attende con ansia i risultati dei Ris che in questi giorni sono impegnati nell’analisi della piccola traccia di Dna appartenente ad Antonio Tizzani, marito della vittima ed indagato a piede libero, rinvenuta sull’arma del delitto di Gianna Del Gaudio. “Di certo mia mamma non aveva segreti. Qualora li avesse e li tenesse nascosti a noi della famiglia, magari per proteggerci, sarebbero emersi dagli interrogatori delle amiche. Invece niente di niente”, ha aggiunto Paolo Tizzani. Gli inquirenti, nel frattempo, cercano di fare chiarezza sugli ulteriori punti ancora oscuri e che riguarderebbero, tra le altre cose, anche la collana della donna, misteriosamente scomparsa dal giorno del suo delitto.



Nel nuovo appuntamento settimanale in compagnia della trasmissione Quarto Grado, sarà riservato anche stasera ampio spazio al giallo sul delitto di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa sgozzata a Seriate in una notte di fine agosto scorso. Le indagini non si fermano, soprattutto alla luce delle ultime novità emerse e che riguarderebbero nuove tracce ed indizi. Quella verità che appariva ormai ad un passo, continua a sfuggire agli inquirenti, i quali sarebbero di fronte ad un vicolo cieco. Cosa ancora non torna nell’intero giallo sull’omicidio della 63enne Gianna Del Gaudio? I riflettori, intanto, continuano a restare puntati sulla figura di Antonio Tizzani, marito della vittima ed unico indagato a piede libero. Una minuscola traccia del Dna dell’uomo sarebbe stata rinvenuta sulla lama del cutter, ritrovato lo scorso 6 ottobre in un sacchetto insieme ad un paio di guanti bianchi in lattice, poco distante dalla villetta di Seriate trasformatasi nella scena del crimine. Si tratterebbe della medesima arma usata per sgozzare con un solo fendente Gianna Del Gaudio. Ma cosa ci farebbe il Dna del marito, il quale sin dal primo giorno si è sempre dichiarato “innocentissimo”? Per rispondere a questa domanda occorrerà attendere l’esito degli ulteriori esami compiuti dai Ris di Parma sulla minuscola traccia di Dna rinvenuta. Si tratta di sangue, saliva o sudore? Al momento non ci sarebbe una risposta certa a questo quesito per il quale si dovranno ancora attendere alcune ore prima di maggiori riscontri. Secondo quanto emerso dal quotidiano L’Eco di Bergamo, i risultati potrebbero giungere solo tra una settimana e proprio dalla conoscenza della natura del Dna le stesse indagini potrebbero imboccare una strada del tutto inedita. A commentare le ultime novità sul giallo di Gianna Del Gaudio è stato uno dei due figli, Paolo Tizzani, il secondogenito la cui abitazione dista solo pochi metri dalla villetta degli orrori all’interno della quale è stata uccisa la madre. “Il fatto che ci possa essere il Dna di mio papà su quel coltellino non mi stupisce più di tanto” – ha commentato il giovane – “se era in casa, potrebbe essere stato appoggiato da qualche parte ed essere stato contaminato da qualche traccia genetica di papà”, ha aggiunto, dimostrandosi sereno in merito al coinvolgimento del padre.

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