Secondo uno studio effettuato dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) i giovani d’oggi hanno molti meno soldi rispetto a quelli del 1991. Prendendo in considerazione gli under 35 i dati sono inequivocabili: possiedono un reddito più basso del 15,1% e una ricchezza minore del 41,1% rispetto ai propri coetanei nel 1991. Al contrario la ricchezza della popolazione anziana è aumentata addirittura dell’84,7%, mentre quella complessiva degli italiani del 32,3%. «Ko economico dei millennial che hanno un reddito inferiore del 15,1% rispetto alla media dei cittadini e una ricchezza familiare che, per i nuclei under 35, è quasi la metà della media (-41,2%)», riporta il focus Ansa sul rapporto Censis. Il reddito medio da pensione è passato da 14.721 a 17.040 euro (+5,3%) tra il 2008 e il 2014 e 4,1 milioni di pensionati “hanno prestato ad altri un aiuto economico”. I nuovi pensionati, si legge sempre nel rapporto, sono più anziani e redditi mediamente migliori come effetto di carriere contributive “più lunghe e continuative”.
Una mattinata sicuramente da dimenticare in fretta per gli studenti e per tutto il personale dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi di Ladispoli, in provincia di Roma. Gli oltre trecento bambini presenti nell’edificio sono stati fatti evacuare d’urgenza per una fuga di gas e sono stati trasferiti in un’altra sede. Sono subito intervenute due squadre di vigili del fuoco che hanno riportato la situazione alla normalità. Emergono intanto terribili novità sul caso di Saronno, che vedrebbe coinvolti un medico e un’infermiera nell’omicidio premeditato di oltre trenta persone. Secondo quanto riportano le ultime indiscrezioni, il dottor Leonardo Cazzaniga, autore dei delitti assieme all’infermiera, nonché sua amante Laura Taroni, ha minacciato di morte l’infermiera che li ha denunciati, sperando di convincerla a desistere dall’intento. Non ci è riuscito, e ora la sua situazione è sempre più grave. Da ultimo, una terribile vicenda è avvenuta in quel di Nettuno, località marittima in provincia di Roma. I carabinieri hanno infatti arrestato quattro uomini e una donna, che sono risultati essere degli usurai di professione, per aver sequestrato e torturato per diversi giorni un imprenditore romano che gli doveva dei soldi. Per loro i capi d’accusa sono estorsione, usura, sequestro di persona e lesioni aggravate.
La quindicesima giornata del campionato di Serie A comincia con i fuochi d’artificio, ovvero con l’anticipo dello stadio San Paolo in Fuorigrotta fra i padroni di casa del Napoli e l’Inter. Un anticipo del venerdì che consentirà ai partenopei di recuperare le energie per martedì, in vista del match da dentro o fuori contro il Benfica in Champions League. Gli azzurri proporranno il classico 4-3-3 caro a mister Maurizio Sarri, ma dovranno rinunciare al fantasista Dries Mertens, che dovrà scontare un turno di squalifica. In porta ci sarà Pepe Reina, in difesa Faouzi Ghoulam, Kalidou Koulibaly, Raul Albiol ed Elseid Hysaj; a centrocampo dialogheranno Amadou Diawara, Marek Hamsik e il brasiliano Allan, che supporteranno il tridente d’attacco composto da José Maria Callejon, Manolo Gabbiadini e Lorenzo Insigne. L’Inter opterà per un modulo ancor più offensivo, il 4-2-3-1, con Samir Handanovic fra i pali, Danilo D’Ambrosio, Joao Miranda, Andrea Ranocchia e Cristian Ansaldi in difesa, Jeoffrey Kondogbia e Marcelo Brozovic a centrocampo, Antonio Candreva, Ever Banega e Ivan Perisic da trequartisti e Mauro Icardi in attacco.
Nella notte una prestazione fantascientifica di James Harden, detto il barba, ha condotto gli Houston Rockets alla vittoria contro i Golden State Warriors di Steph Curry e Kevin Durant. Nonostante 67 punti della coppia dei sogni (rispettivamente 28 per Curry e 39 per Durant), i vicecampioni in carica si sono arresi, dopo aver disputato due tempi supplementari, ad un giocatore sontuoso, che ha sfoderato una tripla doppia dal cilindro: per lui 29 punti messi a referto, ai quali si sono aggiunti 15 assist e 13 rimbalzi, a coronamento di un gara che lo annovera di diritto fra i giocatori più forti di sempre. Giornata delle sorprese nel campionato di pallacanestro più bello del mondo, infatti hanno dovuto soccombere anche i campioni Nba dei Cleveland Cavaliers, che sono stati sconfitti dai Los Angeles Clippers con il punteggio di 113-94.
Troppi giorni lontano dai terreni di gioco, ma per Paulo Dybala potrebbe essere arrivato il momento giusto per tornare in campo. Il talentino argentino, conosciuto con il soprannome la Joya, è probabilmente il giocatore più importante per le trame offensive della Juventus, che sta risentendo moltissimo della sua assenza. Contro l’Atalanta, una delle squadre più in forma del campionato, l’ex attaccante del Palermo potrebbe tornare a giocare, se non dall’inizio comunque a gara in corso. Un rientro quanto mai provvidenziale, visto che la Juventus nell’ultima uscita di campionato ha perso altre due pedine fondamentali, quali Leonardo Bonucci e Dani Alves. Lo scorso anno nel match casalingo contro i bargamaschi fu proprio Dybala a sbloccare il risultato con uno splendido tiro da fuori area che sorprese Sportiello. Inoltre “U’ Piciriddu” fornì l’assist per il raddoppio di Mario Mandzukic. I tifosi bianconeri sperano che possa ripetersi.
E’ morta soffocata, sembra a causa di una spugna che le è stata trovata in bocca e che avrebbe ostruito le vie respiratorie. E’ successo a una bambina di sei anni che è morta stamane mentre si trovava nella sua scuola materna a Pisa. La bambina è disabile e probabilmente si è infilata in bocca la spugnetta senza capire cosa stava facendo. Da capire dove si trovasse e se fosse stata da sola, senza sorveglianza da parte degli educatori. Le maestre sono state le prime a provare a rianimarla, hanno provato anche le persone del 118 immediatamente chiamate, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
A causa della rottura di una tubazione di gas del deposito gol si è verificata una fuga di gas a Ladispoli, cosa che ha obbligato le autorità a far evacuare un istituto comprensivo poco distante dal punto di rottura. Circa decenti alunni sono stati trasferiti altrove così come è stato evacuato un vicino centro sportivo. La fuga di gas si è verificata in via Praga all’altezza del numero civico 6, la scuola dista solo pochi metri. Squadre di tecnici Eni e pompieri sono giunti sul posto per riparare il guasto. Tutto il quartiere relativo, ha comunicato il vice sindaco, è stato messo in sicurezza.
Secondo quanto riporta oggi il quotidiano inglese The Independent, le forze irachene sarebbero ormai in prossimità di liberare completamente Mosul, la capitale dello stato islamico. Forze armate irachene sono infatti entrate nella città per la prima volta dopo due anni dalla sua occupazione, ma soprattutto sembra che il califfo stesso, Abu Bakr al-Baghdadi, sia ancora nascosto nella città. La sua cattura o la sua uccisione sarebbero il segnale più grosso che lo stato islamico è stato sconfitto, anche se naturalmente non finirà tutto. Sacche di ribelli continueranno a esistere ma soprattutto le intelligence nazionali temono il ritorno in patria delle centinaia di foreign fighters che in questi anni hanno ingrossato le truppe dell’Isis, tutte persone che poi si dedicheranno ad atti di terrorismo per portare avanti i loro folli ideali una volta rientrati a casa.
Chiudere tutti i siti internet che osano contestare la pratica dell’aborto. E’ quanto ha votato a maggioranza l’assemblea nazionale francese ieri, in questo modo dichiarando che vanno fermati coloro che pongono “ostacoli all’interruzione della gravidanza”, già previsto per legge, ma adesso esteso anche sulla Rete. Il provvedimento adesso dovrà passare all’esame del senato. Un anno fa il parlamento francese aveva approvato una legge che eliminava la settimana obbligatoria prevista di riflessione per le donne che pensano di abortire. Ogni possibilità per una donna di confrontarsi, chiedere informazioni, consigli viene adesso del tutto eliminata con quella che è una legge evidentemente liberticida. Il presidente dei vescovi francesi aveva inviato una lettera al presidente Hollande chiedendo di fermare questo provvedimento ma non ha ricevuto alcuna risposta.
Passerà alla storia come la presidenza più fallimentare della storia francese. Francoise Hollande ha infatti annunciato che non si ricandiderà nel 2017 per un secondo mandato, cosa mai successa prima in Francia. Le ragioni le ha spiegate lui stesso: “Sono cosciente dei rischi di una decisione che farebbe correre una candidatura che non riuscirebbe a raccogliere abbastanza consensi. Ho deciso di non candidarmi alla rielezione”. In sostanza sa bene che quasi nessuno lo voterebbe. Il suo mandato, annunciato con grande enfasi come la svolta popolare, socialista, dei diritti gay e quant’altro, è stato poco o nulla, decisioni ideologiche prese sulla maggioranza del popolo francese come appunto i matrimoni gay, disastri in economia e poi il terrorismo che ha insanguinato la Francia davanti al quale il suo governo si è sempre trovato impreparato. Secondo gli ultimi sondaggi Hollande gode del favore soltanto del 13% dei francesi. Suo probabile successore alla candidatura dovrebbe essere l’attuale primo ministro Manuel Vallls che aveva già fatto sapere in precedenza di volersi candidare.
Un’imponente palla di fuoco ecco quello che è rimasto di un deposito all’interno della raffineria ENI di Sannazzaro de’ Burgondi in provincia di Pavia, una delle più grandi d’Italia. L’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio, non ha causato per fortuna nessuna vittima, e allo stato attuale solamente un operaio si è recato nel locale nosocomio per farsi curare alcune escoriazioni al ginocchio, causate da una caduta mentre cercava una via di fuga dall’incendio. Ancora da valutare l’impatto ambientale dell’esplosione, una coltre di fumo nero si è levata immediatamente dal luogo dell’esplosione, e i sindaci dei comuni vicini consigliano alla cittadinanza di non lasciare le abitazioni e di lasciare le imposte sbarrate. Sul posto decine di unità dei vigili del fuoco, chiamate ad intervenire anche dalle provincie vicine.
Si allarga sempre di più l’inchiesta sui diabolici amanti di Saronno, amanti che allo stato attuale potrebbero aver ucciso ben oltre le 4 persone per cui sono finiti in carcere. Oggi i carabinieri di Saronno, su disposizione della procura di Busto Arsizio titolare delle indagini, hanno sequestrato oltre 50 cartelle cliniche di pazienti, che in un modo o nell’altro sono stati curati dalla coppia della morte. Il sospetto è che i due oltre i 4 casi ormai acclarati, possano aver ucciso altri pazienti è infatti concreto, esso emerge dalle analisi delle intercettazioni, che allo stato attuale sono al vaglio della procura. Ed è dalle stesse intercettazioni che emerge il “contesto aberrante” all’interno del quale i due vivevano, con psicofarmaci usati a posto delle caramelle anche per il figlio undicenne della donna.
Atmosfera sempre più infuocata in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Oggi il leader del movimento cinque stelle Beppe Grillo, con un durissimo post sul suo blog, ha comunicato che i legali del movimento stanno approntando una denuncia penale verso il leader del fronte del si, nonché presidente del consiglio Matteo Renzi. Il reato commesso dal segretario del maggiore partito di centro sinistra, secondo l’ex comico, è quello di “abuso della credulità popolare” in merito all’affermazione fatta dallo stesso Renzi riguardo il potere di voto dei cittadini, relativamente a quello che dovrebbe essere il nuovo senato, sempre se il referendum fosse approvato.
È un continuo ricorso alla facoltà di non rispondere, facoltà concessa dal codice e ampiamente usata dai parlamentari nazionali e regionali del movimento cinque stelle, implicati nel caso delle firme false a Palermo. Oggi è stata il turno della parlamentare Giulia di Vita, che convocata in procura ha seguito la stessa linea avuta dai suoi colleghi Nuti e Mannino, rifiutando di rispondere alle domande dei magistrato, e confermando il rifiuto a sottoporsi ad un eventuale saggio grafico tendente a chiarire la sua posizione. A differenze dei colleghi la Di Vita non ha neppure rilasciato dichiarazioni all’uscita dal palazzo di giustizia palermitano, con le uniche parole raccolte di cronisti che sono state “Risponderò agli elettori quando e come vorrò. Ora non è il momento”. Intanto la base del movimento palermitano è in subbuglio, con gli attivisti che vorrebbero l’azzeramento completo dei vertici cittadini del partito.
Sembrerebbe essere stato una serie di errori quello che ha portato al disastro aereo, dove di fatto è scomparso il club della Chapecoense. Si inizia con la scelta dell’aereo, un piccolo charter che era al limite della capienza, l’aeromobile per quanto revisionato recentemente non era di certo modernissimo, e era inadatto per un volo cosi lungo, tanto è che aveva dovuto già effettuare uno scalo tecnico per rifornirsi. In secondo luogo l’errata valutazione del controllo aereo di Medellin, il pilota aveva evidenziato un problema elettrico, ma il controllore lo aveva lasciato “in circuito” sopra l’aeroporto, circuito che alla fine si rivelato fatale in quanto il mezzo ha esaurito il carburante. Tante cause per un epilogo che di poteva e si doveva evitare, epilogo che di fatto a messo la parola fine ad una delle “favole” del calcio più belle di questi ultimi anni.
Un Rossi che sembra ormai aver metabolizzato la sconfitta nel campionato mondiale, e la perdita per l’ennesima volta della possibilità di ambire alla “decima” vittoria di un mondiale, quello che oggi si è confessato in un noto programma radiofonico. Il pesarese non nasconde che l’aver perso il mondiale quest’anno gli ha fatto più male degli altri anni, complice forse anche l’età che aumenta cosa che fa diminuire le chance a sua disposizione. Il dottore si sofferma anche sui suoi rapporti con l’ex compagno di squadra Jorge Lorenzo, e fa risalire l’inizio della loro acredine a un momento ben preciso, quel 2015 che li ha visti in eterna lotta sulla pista. Parole di elogio anche per il nuovo pilota Yamaha, Vinales, anche se Rossi con la sua proverbiale sincerità non nasconde che avrebbe voluto come compagno di squadra Dany Pedrosa.
Sono ore febbrili all’interno dei palazzi di potere del Milan, con gli attori principali che fanno di tutto per velocizzare su quel “closing” della vendita ai cinesi, che ora dopo ora si allontana sempre di più. Entro oggi o al massimo domani, i documenti che attestano la disponibilità di quasi mezzo miliardo di euro devono essere visionati dai legali Fininvest, documenti che però allo stato attuale mancano del tutto. Fonti vicine alla società raccontano di un Berlusconi “altamente indispettito”, in caso di mancata chiusura si farebbe infatti strada nella mente dell’ex presidente del consiglio la voglia di “rinegoziare” l’intero accordo. Problema nel problema il mercato invernale, in caso di slittamento dell’accordo l’intero mercato potrebbe essere congelato, mettendo di fatto in difficolta una squadra che con questi ritmi abbisogna sicuramente di altri rincalzi.