Da qualche tempo si è cercato d introdurre nelle scuole e negli asili l’uso di giocattoli tipicamente femminili per i maschietti e viceversa, un modo, viene detto, per educarli all’uguaglianza di genere. Una approfondita riflessione frutto di studi specifici da parte di una docente di psicologia all’università di Londra dice invece esattamente il contrario. Pubblicata sul sito The Conversation, lo studio di Brenda Todd spiega che non è sessista regalare bambole alle bambine o macchinine ai maschietti: sin dai 18 mesi di età, quando cominciano a parlare, sono loro stessi a preferire i giocattoli in base alla propria natura sessuale. “Vi è una chiara evidenza che i bambini di età superiore ai due anni di solito preferiscono giocattoli stereotipati al proprio sesso, ma gli studi che coinvolgono i bambini piccoli hanno a che fare sull’interpretazione visuale del loro comportamento quando vengono mostrati loro giocattoli, o immagini di giocattoli. Nella nostra ricerca, condotta in collaborazione con l’University College di Londra, abbiamo voluto scoprire con quali giocattoli di “genere” i bambini molto piccoli vogliono giocare” dice la professoressa. Sono stati presi in esame neonati e bambini di età compresa fra i 9 e i 32 mesi perché, viene spiegato, da questa età sono in grado di muoversi in modo autonomo per dimostrare i loro interessi e attraversano una fase di sviluppo in cui imparano cosa significa essere maschio o femmina. I bambini sono stati osservati all’interno di strutture scolastiche multiculturali, piuttosto che nelle loro abitazioni dove il comportamento dei genitori avrebbe potuto influenzarli. Il risultato dell’osservazione di 47 bambine e 54 bambini ha dimostrato una preferenza schiacciante da parte loro per giocattoli che fanno riferimento alla loro sessualità. Tra i bambini più piccoli, da 9 a 12 mesi di età, si è visto come i maschietti preferiscano giocare con la palla per oltre la metà del tempo. Le bambine invece hanno giocato quasi sempre con pentolini e giochi di cucina. Sia maschi che femmine hanno dimostrato poco interesse per orsacchiotti e pupazzi. Osservare che ci sia una precisa differenza di scelta tra maschi e femmine dimostra che queste differenze sono naturali, dice la studiosa, e presenti prima di qualunque tipo di attività di socializzazione, soprattutto imposta da un ambiente esterno. La ricerca ha infine dimostrato che per i maschi, aumentando l’età, la scelta per il tipo di giocattolo è sempre più marcata, nelle femmine si osserva qualcosa di diverso: tutte preferiscono giocattoli da bambine, ma le più giovani ne hanno una preferenza ancora più marcata.