Può esistere un presepe prima di Cristo? Un paradossa, una bestialità, alcuni direbbero pure “un’eresia” eppure la scoperta avvenuta nel deserto del Sahara ha davvero dell’incredibile e per questo motivo è stata studiata addirittura per 11 anni prima di essere resa pubblica. Un bambino, due genitori, due animali vicini e un astro all’orizzonte: la pazzesca rappresentazione della Natività avviene in una pittura rupestre datata 5mila anni fa nel deserto del Sahara. Una sorta di primo presepe avvenuto tremila anni prima della nascita del Bambin Gesù a cui l’iconografia cristiana riporta il racconto dei Vangeli rispetto alla cornice della capanna di Betlemme. «Il bambino vicino ai genitori, due animali nelle vicinanze, un astro all’orizzonte: potrebbe essere la ‘Natività’ ante-litteram più antica mai scoperta finora, quella raffigurata in una pittura rupestre fatta 5.000 anni fa in una piccola grotta del deserto del Sahara egiziano, ribattezzata come Grotta dei Genitori»: lo sostiene il responsabile dei lavori, il geologo Marco Morelli, nonche direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato. Lo ha scoperto direttamente il celebre studioso durante una spedizione che voleva esplorare alcuni siti nelle valle del Nilo e il Gilf-el-Kebir (come riporta l’Ansa oggi). «Sono stato sorpreso dall’incredibile somiglianza con la Natività cristiana. E’ probabile che rappresenti una raffigurazione ‘classica’, per quel periodo, della nascita di un bimbo e della formazione di un nucleo familiare, oppure di rituali di auspicio per la nascita di un figlio», racconta Morelli all’ANSA. La foto della pittura rupestre è incredibile e riflette davvero un presepe antesignano, avvolto nel mistero vista la datazione certa studiata per anni dai migliori geologi e archeologi europei: «Nelle nostre ricerche non abbiamo trovato traccia di altre natività simili così antiche. Esistono molte scene familiari, ma in contesti e posizioni molto diversi: sono raffigurate scene di caccia, danze, persone che camminano. Invece qui troviamo una famiglia isolata, avvicinata da due animali che sembrano partecipare all’evento della nascita, sotto quello che sembra essere un astro. Non abbiamo trovato scene simili fino all’età paleocristiana», racconta ancora Morelli. Un mistero a pochi giorni dal Natale, il ricordo e la memoria viva di quel fatto avvenuto 2mila anni fa e che però aveva già avuto, in maniera misteriosa, dei “presagi” dal passato. Del resto, il Mistero può agire anche così…



Leggi anche

Presepe vivente Agliate 2023/ Diretta streaming video: San Francesco e gli occhi del corpo (26 dicembre)NATALE/ "Una sacra rappresentazione in città e si vede che i cristiani sono di un'altra patria"