Anche in seguito alla chiusura delle indagini sul giallo di Isabella Noventa, non si spengono i riflettori sui protagonisti della misteriosa vicenda conclusasi con la scomparsa della segretaria. Era la notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso quando di Isabella Noventa si persero le tracce dopo una serata trascorsa con l’ex fidanzato Freddy Sorgato. A distanza di un mese, lo stesso autotrasportatore con la passione per il ballo fu arrestato, insieme alla sorella Debora ed all’ex amante Manuela Cacco. Oggi, con la chiusura del caso, sappiamo che tutti e tre, secondo la procura, avrebbero avuto nell’uccisione della donna 55enne le medesime responsabilità. Freddy, Debora e Manuela, dunque, sarebbero accusati in egual misura dell’omicidio volontario della segretaria di Albignasego. Seppur manchi ancora la richiesta di rinvio a giudizio a carico di tutti e tre i presunti responsabili, come rivela il quotidiano Il Mattino di Padova nell’edizione online, il processo su Isabella Noventa sembra ormai scontato e solo allora potrà essere fatta luce sull’intricata vicenda che ha tenuto banco per l’intero 2016. Una vicenda che vede ancora l’assenza di un movente ma soprattutto del corpo della vittima. Intanto, la difesa di Freddy Sorgato formata dagli avvocati Massimo Malipiero e Giuseppe Pavan avrebbe fatto sapere l’intenzione di far interrogare il proprio assistito prima della richiesta di rinvio a giudizio. Per questo però, il tempo stringe in quanto l’istanza dovrà essere presentata entro una settimana esatta, ovvero il prossimo 29 dicembre. In caso di arrivo della richiesta, Freddy Sorgato potrebbe essere interrogato anche dopo il prossimo 6 gennaio, l’importante è che siano rispettati i termini di 20 giorni dalla chiusura delle indagini preliminari. In quell’occasione, Freddy potrà fornire la sua versione definitiva. E’ notizia di questi giorni l’intercettazione che lo avrebbe visto protagonista, spronato dalla madre e dall’ex fidanzata storica durante un colloquio in carcere. L’uomo, ignaro di poter essere intercettato, avrebbe smentito la versione iniziale legata alla morte di Isabella Noventa come conseguenza di un gioco erotico dagli esiti drammatici, rivelando di averlo fatto per difendere la sorella Debora Sorgato. In effetti, dall’inchiesta sulla morte della segretaria non sarebbe emerso alcun riscontro in merito alla versione ipotizzata – ma sempre ritenuta inattendibile – da uno degli indagati.