“Come si può far salire una persona con una bomba su un aereo?“. Questo è l’interrogativo che giustamente la rete si pone di fronte al caso dell’aereo dirottato a Malta. Il volo era partito dalla Libia e apparteneva alla compagnia Afriqiyah Airways. Per fortuna però tutto sembra essere risolto con i dirottatori pronti a invadere Roma che sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Sul web giustamente si scatena la polemica anche in Italia con moltissimi utenti che sottolineano come sia possibile che a bordo sia salita una persona con una bomba quando è noto a chiunque viaggi in giro per il mondo quanto sia difficile portare anche a bordo una semplice bottiglietta di shampoo. Staremo a vedere quali saranno le spiegazioni, perchè anche se tutto è andato bene non si può stare tranquilli di fronte a una situazione che deve insegnare alcune cose e fare in modo che tutto questo non accadda mai più.
Il dirottamento di un aereo libico su Malta è durato due ore e si è risolto senza vittime. A bordo c’erano 118 persone, di cui 111 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio. Il volo era partito da Sebha, nel sudovest della Libia, ed era diretto a Tripoli, ma alle 11:30 è stato dirottato all’aeroporto di Malta. Stando a quando riportato dall’Adnkronos, che ha citato fonti della sicurezza maltese, il piano dei dirottatori prevedeva l’atterraggio a Roma o a Malta, poi la scelta è ricaduta sulla seconda destinazione. Due caccia Eurofighter F2000 dell’Aeronautica Militare si sono alzati comunque in volo dalla base aerea di Gioia del Colle per verificare l’eventuale minaccia costituita dall’aereo dirottato in volo e atterrato a Malta. I caccia – come riferisce Askanews – hanno vigilato l’area di confine nazionale a difesa dello spazio aereo, poi sono atterrati nell’aeroporto di Trapani, da dove poi hanno fatto rientro in base.
E’ rientrato definitivamente l’allarme a Malta, dopo ore di paura causate dal dirottamento di un aereo, l’Airbus A-320 della Afriqiyah Airways, con a bordo 118 persone. La trattativa con il dirottatore sarebbe durata due ore, al termine della quale ha deposto le armi lasciando andare tutte le persone. Inizialmente era intenzionato a far scendere solo gruppi di donne e bambini, come rivelato da Askanews. Nessuna conseguenza, fortunatamente, per i passeggeri dell’aereo dirottato, come conferma RaiNews. Inizialmente si era parlato di due dirottatori, mentre le ultime notizie evidenziano la presenza di un solo dirottatore, un 23enne che avrebbe rivelato di appartenere alla tribù Toubou, al sud della Libia. Il suo intento era quello di dare vita ad un partito pro-Gheddafi, al contrario da quanto previsto dal suo Paese. Dopo la resa il giovane dirottatore è stato ovviamente arrestato chiudendo così una giornata iniziata nel peggiore dei modi e facendo tirare un sospiro di sollievo non solo ai passeggeri ma anche ai piloti rimasti a bordo fino all’ultimo minuto del dirottamento.
Dopo l’iniziale paura in seguito al dirottamento di un aereo avvenuto oggi a Malta per un allarme bomba, il peggio sembra essere finito. I due dirottatori che avevano minacciato di far esplodere l’A320 dell’Afriqiyah Airlines con a bordo 118 persone, si sarebbero arresi dopo ore di panico. I due, prima della resa, avevano chiesto asilo politico e successivamente sono stati arrestati portando alla liberazione di tutti i passeggeri. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AdnKronos, i dirottatori sarebbero Mussa Shaha e Ahmed Ali, entrambi sulla trentina e originari della Libia meridionale. A riferirlo è stato un pilota dell’aereo, Ali Milad, secondo quanto emerso dall’account Twitter di Libya’s channel. Con un tweet, l’emittente libica al-Hadath avrebbe aggiunto che i due avrebbero chiesto la scarcerazione di Saif al-Islam Gheddafi, uno dei figli di Muammar Gheddafi, catturato nel 2011 dai miliziani di Zintan e condannato a morte per l’uccisione di alcuni protestanti di suo padre. Uno dei due dirottatori avrebbe anche confermato di essere il leader del partito pro-Gheddafi dal nome al-Fateh al-Jaded, ovvero La nuova conquista, come reso noto da al-Arabiya.
L’allarme bomba sull’aereo dirottato oggi a Malta sembra essere finito. Sono stati infatti liberati anche gli ultimi ostaggi e arrestati i dirottatori del volo libico Afriqiyah Airways. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Nova i due dirottatori, dopo essersi arresi, sono stati arrestati dai militari maltesi: a mostrarlo sono state le immagini in diretta dell’emittente televisiva maltese “Tvm” e poi è arrivata anche la conferma da parte del primo ministro maltese, Joseph Muscat, sul suo account Twitter. A bordo dell’aereo dirottato a Malta c’erano in tutto 118 persone: 111 passeggeri, 82 uomini, 28 donne e un neonato, più sette membri dell’equipaggio. Uno dei due dirottatori aveva dichiarato di essere in possesso di una bomba a mano. L’uomo, secondo quanto riferito dalla stampa maltese, avrebbe dichiarato di essere un sostenitore del defunto colonnello libico Muhammar Gheddafi e avrebbe promesso in un primo momento che avrebbe liberato i passeggeri, ma trattenuto invece l’equipaggio, se le sue richieste fossero state accolte. Il quotidiano “Al Wasat” ha riferito che la richiesta sarebbe poi stata quella di rilasciare Saif al Islam Gheddafi, secondogenito di Gheddafi e attualmente in carcere a Zintan, e di altri detenuti in Libia.
Sono stati liberati in tutto per ora 65 ostaggi dall’aereo dirottato a Malta: il volo libico della Afriqiyah Airways è ancora sotto tiro delle forze speciali maltesi all’aeroporto principale di La Valletta con la minaccia di far saltare l’aereo con bordo una bomba, come rilevato dagli stessi dirottatori. Al momento è ancora tensione e ansia per la sorte dei passeggeri, anche se i passeggeri ostaggi vengono rilasciati sempre in maggior numero e le speranze per una conclusione pacifica della vicenda si aprono. Il primo ministro Muscat continua ad aggiornare via Twitter con le ultime novità, e mentre alle 14.15 twittava “liberati 25 passeggeri”, ora alle 14.30 riporta il nuovo numero 65, dei 118 passeggeri originari di questo volo che doveva arrivare a Tripoli ma che è stato dirottato da alcuni attivisti dei nuovi gruppi Pro-Gheddafi. Non si è saputo al momento di alcuna richiesta da parte dei terroristi o quantomeno non a livello pubblico: le operazioni di rilascio continuano e ovviamente monitoreremo anche nelle prossime ore eventuali aggiornamenti a riguardo.
E’ ancora allarme bomba per l’aereo dirottato a Malta questa mattina: due persone a bordo del volo libico Afriqiyah Airways continuano infatti a minacciare di far esplodere il velivolo che è atterrato all’aeroporto di Luqa. A bordo dell’aereo dirottato a Malta, come riporta La Repubblica, c’erano 118 persone, 111 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio: 82 uomini, 28 donne e un bambino. Dopo circa due ore dall’atterraggio le donne e i bambini sono stati liberati e fatti scendere dall’aereo. Il volo libico Afriqiyah Airways A320 era proveniente da Sebha, nel sudovest della Libia, e diretto a Tripoli. Dell’aereo dirottato a Malta e del conseguente allarme bomba in corso si sta occupando il primo ministro maltese Joseph Muscat. Secondo quanto riportato dal sito Times Of Malta, i dirottatori sostengono di essere pro-Gheddafi: non si conoscono al momento le loro richieste ma quando saranno soddisfatte sarebbero disposti a liberare tutti i passeggeri, a parte l’equipaggio.
Allarme bomba e attentato in corso su un aereo libico dirottato a Malta in queste ultime ore: come riportano alcune agenzie internazionali come Reuters e LaPresse, un aereo con 118 persone a bordo è stato dirottato ed è atterrato a La Valletta, a Malta. I dirottatori, scrivono i media locali, hanno minacciato di farlo esplodere, ma al momento non si conoscono le loro richieste. Volo libico Afriqiyah Airways A320, era impegnato in una rotta interna libica tra Sebha e Tripoli: secondo Times of Malta ci sarebbero a bordo appunto due dirottatori che avrebbero minacciato l’esplosione del velivolo con una bomba che sarebbe presente sul volo, ma non ci sono conferme al momento. Ha parlato il premier maltese Joseph Muscat con un tweet poco fa: «Sono stato informato di una potenziale situazione di dirottamento di un volo interno della Libia verso Malta. Siamo pronti a operazioni di sicurezza ed emergenza». Nelle prossime ore ci saranno tutti gli aggiornamenti del caso per verificare se si tratti di un attentato o di un falso allarme: nella giornata in cui l’attentatore di Berlino è stato ucciso a Milano, una seconda notizia choc che fa temere ancora l’Europa di rischi in corso per il terrorismo internazionale.