Mentre si scambiano segnali di distensione, Donald Trump e Vladimir Putin pensano a rafforzare gli arsenali nucleari strategici. La Russia vuole schierare quanto prima almeno 40 nuovi supermissili intercontinentali basati a terra (Icbm) di ultima generazione, in grado di colpire più obiettivi contemporaneamente con precisione. Dal lancio all’impatto in Usa passerebbero 30 minuti, molto meno tempo ci vorrebbe per colpire in Europa. Questo piano di rafforzamento confermerebbe il primato della Russia, che ha l’arsenale mondiale di bombe atomiche più numeroso: 7500 testate per la Federazione russa, 7200 per gli Stati Uniti. Ne ha, invece, 300 la Francia, 250 nelle mani della Cina, poco meno di 200 sono quelle del Regno Unito, circa 100 quelle che ha Israele per la difesa d’emergenza. I numeri sono riportati da Repubblica, che non fornisce dati sulle dimensioni degli arsenali atomici di potenze nucleari “minori” o non ufficiali, come Corea del Nord, India e Pakistan. Le loro capacità tecnologiche comunque sono inferiori a quelle della Russia e degli Stati Uniti.



Parlare di Guerra Nucleare alle soglie del nuovo anno non è esattamente un azzardo né un cattivo presagio per il prossimo 2017 che sta per nascere: ma una constatazione, per cui nelle ultime ore dopo i tremendi fatti di Ankara (la morte dell’ambasciatore russo Karlov) e Berlino (l’odioso camion sulla folla ai mercatini di Natale) sia l’amministrazione Usa che quella russa hanno parlato in merito. Sentite l’ultimo tweet di Donald Trump, neo presidente Usa: «Gli Stati Uniti devono fortemente rafforzare ed ampliare la propria capacità nucleare». La direzione è ostinata e contraria a quelle promulgata negli ultimi anni di Presidenza Obama, e ribadita nelle ultime uscite pubbliche come nello scorso agosto a Hiroshima in Giappone. Niente denuclearizzazione ma tutto l’opposto, una corsa al rialzo per l’armamento e all’arsenale nucleare maggiorato: tutto questo per quale motivo? Una sorta di ribadita rivalità tra Usa e Russia per una nuova guerra fredda o prima di una possibile Terza Guerra Mondiale? Proprio nel momento però in cui Trump e Putin, i due arbitri dei prossimi anni, paiono sulla via, difficile ma reale, di una maggiore intesa di quanto non ci fosse con Barack Obama. Il nemico soprattuto quale sarebbe? Ad una prima vista il terrorismo islamico, l’Isis o più in generale tutte quelle forze arabo-meriorientale che minacciano il benessere e gli equilibri tra Occidente e Russia: un accordo tra Usa e Russia su questo campo di guerra attuale e futura è fantapolitica o una vera (forse unica) possibilità di evitare il vero e a questo punto distrutto scontro nucleare?



Prima delle parole di Donald Trump che ha fatto scattare nuove discussioni su possibili scontri nucleari, aveva parlato il Presidente russo Vladimir Putin a pochi giorni dall’attentato orrendo contro l’ambasciatore russo in Turchia, ucciso in diretta video per vendicare il destino della Siria. «Abbiamo ancora molto da fare – ha dichiarato il leader del Cremlino – però allo stesso tempo già oggi, tenendo conto di molti fattori, non solo militari, ma anche storici, geografici e dello stato interno della società russa, possiamo dire con sicurezza che al giorno d’oggi siamo più forti di qualunque potenziale aggressore: qualunque», sono le parole filtrate ai media internazionali ieri mattina dal Cremlino. «Bisogna rinforzare il potenziale militare delle forze nucleari strategiche prima di tutto dei sistemi missilistici in grado di garantire il superamento dei sistemi di difesa anti missile già esistenti o che saranno dispiegati». Ma non solo, per Putin bisogna rafforzare anche le forze nucleari strategiche e sviluppare missili in grado di penetrare ogni sistema di difesa missilistica presente e futuro: «Anche le forze strategiche non nucleari devono «essere portate a un livello di qualità superiore in modo che siano in grado di neutralizzare ogni minaccia militare». Una Russai pronta, come gli Stati Uniti del resto, ma contro chi? La risposta a questa domanda, forse, potrà dirci molto degli scenari geopolitici del nuovo anno che sta per cominciare… (Niccolò Magnani)

Leggi anche

Sammy Basso, la mamma: "Difficile il primo Natale senza di lui"/ "Sogniamo solo di portare avanti la ricerca"