-Non sono ancora chiare le dinamiche che hanno fatto sì che l’aereo russo Tu-154 con a bordo 92 persone si schiantasse nel Mar Nero. Come riporta l’Ansa, è stato lo stesso ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, a ribadire di non avere alcuna intenzione di avanzare ipotesi di alcun tipo per evitare di “influenzare” il lavoro degli investigatori. Lo stesso Sokolov, però, si è sbilanciato catalogando come “irragionevole” l’ipotesi per cui i voli Tu-154, provvisioriamente sospesi in attesa di accertamenti, debbano essere mandati definitivamente in pensione anche per quanto riguarda le operazioni dell’aviazione. Nel frattempo un testimone oculare ha detto al quotidano Kommersant di aver visto l’aereo “perdere rapidamente quota” con la prua orientata verso l’alto, “simile a una motocicletta impegnata in un’impennata”; la coda, una volta raggiunto il livello del mare, si sarebbe così schiantata sull’acqua determinando la rottura della fusoliera.



) – Non cessano le ricerche delle 92 vittime del disastro aereo russo, avvenuto il giorno di Natale. La causa dell’incidente del velivolo diretto in Siria, sarebbe stata oggetto di numerose smentite da parte del governo di Mosca, mentre nel Paese ieri è stato proclamato lutto nazionale. Le bandiere sono state lasciate a mezz’asta e sono state numerose le manifestazioni d’affetto di cittadini e turisti, che hanno depositato numerosi fiori all’ingresso dell’aeroporto di Sochi, il luogo da cui è partito il velivolo. Maggiore cordoglio per il gruppo di danza e canto Alexandrov dell’Armata Russa, che si sarebbe dovuto esibire a Capodanno in Siria, a Latakia, per portare un po’ di conforto alle truppe militari russe. Per mettere in atto i soccorsi, sottolinea una notizia Ansa, sono stati impegnate 32 navi ed oltre 3 mila soccorritori, dotati anche di sommergibili, droni ed elicotteri. 



Come riportano alcuni media russi, l’aereo precipitato nel Mar Nero due giorni fa e per cui si sospetta comunque sempre di un’azione terroristica o di un attentato, arriva una forte novità: i sommozzatori impegnati nelle ricerche dei resti dell’aereo che trasportava il coro dell’Armata Rossa hanno trovato una delle due scatole nere. «Durante le operazioni di ricerca, una delle scatole nere è stata trovata sotto la cabina dell’aereo», ha detto uno dei militari impegnati nelle ricerche all’agenzia russa Tass. «Sarà presto tirata fuori dall’acqua», riportano le fonti di Rai News24. Pare che però non si hanno alcune informazioni sullo stato della scatola nera, se sia fortemente danneggiata o se sia comunque recuperabile per poter scoprire davvero cosa è successo in quel volo maledetto inabissato il giorno di Natale nelle acque del Mar Nero. «Una delle teorie principali per le cause dello schianto al momento è che oggetti estranei siano entrati nel motore», ha aggiunto la fonte riportata da Ansa, confermando però che sono valutate anche altre possibili cause, come l’errore del pilota e il guasto meccanico.



Si fa sempre più strada la possibilità che l’aereo russo sia caduto a causa di un errore umano, come evidenziato nelle ultime ore dal Ministero dei Trasporti. In alternativa potrebbe essersi trattato di un guasto tecnico, di cui per ora tuttavia non esiste alcuna traccia. Sono queste due le ipotesi principali delle autorità, come sottolineato dal Ministro Maxim Sokolov durante un comunicato televisivo. La caduta sarebbe avvenuta al settimo minuto, sottolinea Rai News, mentre il velivolo stava prendendo quota oppure mentre il pilota stava eseguendo una virata. Questo particolare, secondo il maggiore dell’Areonautica Militare russa Andrei Krasnoperov, indicherebbe inoltre che i propulsori fossero in perfetto funzionamento. E’ per questo, di contro, che un altro esperto ha invece confermato che si tratterebbe di un attentato terroristico, ipotesi finora considerata solo come possibilità remota. 

Uno strano video è iniziato a circolare sui media nelle ore successive alla caduta dell’aereo russo, avvenuta nella giornata di ieri. Il video presenta uno strano baglior nel cielo e si riferisce alla zona intessata dalla sciagura del TU-154. A diffonderlo il canale privato russo Reen Tv, probabilmente realizzato da una telecamera della videosorveglianza locale. Sulle prime, sottolinea Rai News, gli esperti hanno ipotizzato che lo strano bagliore potesse corrispondere al lancio di un missile di tipo Stinger, terra aria. Alcune fonti del ministro della Difesa russo e della Protezione Civile hanno invece attribuito il video alla mezzora successiva alla caduta dell’aereo russo, ma le cause del fenomeno particolare non sono ancora state appurate. Nel frattempo, continua la ricerca della scatola nera del velivolo, mentre la fusoliera è stata individuata nelle prime ore di ieri. Il Ministro della Difesa russo, Viktor Ozerov, ha inoltre sottolineato come sia da escludere nel modo più assoluto che l’incidente possa nascondere in realtà un attacco dei terroristi.

L’audio dell’ultima conversazione tra l’equipaggio dell’aereo precipitato nel Maro Nero e i controllori di volo è stato diffuso dai media russi. Stando a quanto riportato dalla BBC, non sarebbero emersi segnali di problemi a bordo e le voci sarebbero apparse calme fino a quando l’aereo non è scomparso dal radar. La torre di controllo ha poi provato a ripristinare il contatto, ma il tentativo si è rivelato vano. Proseguono, dunque, le ricerche per ricostruire esattamente quanto accaduto. Intanto il Papa oggi all’Angelus in Piazza San Pietro ha espresso vive condoglianze per la triste notizia dell’aereo russo caduto: «Il Signore conforti il caro popolo russo e i familiari dei passeggeri, dell’equipaggio e del coro della Armata rossa» ha detto il pontefice, che poi ha ricordato l’esibizione nel 2004 in Vaticano da parte del Coro dell’Armata Rossa in occasione del 26esimo anno di pontificato di san Giovanni Paolo II.

“La notizia dell’aereo caduto nel mare di ‘SOCI’ mi ha sconvolto”. Inizia così un lungo post di Toto Cutugno, che ha voluto ricordare il Coro che ha perso la vita nel disastro dell’aereo russo, precipitato nel Mar Nero. Il cantautore italiano ha ricordato poi alcuni attimi trascorsi in compagnia del Coro dell’Armata Rossa, con cui ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2013. “Purtroppo e per fortuna ho rinunciato perché avevo un altro impegno”, prosegue l’artista, “il destino ha voluto che fossi qui a raccontarvelo. Grazie a Dio”. Toto Cutugno ha inoltre sottolineato come negli anni avesse mantenuto vivi i rapporti con i componenti del Coro, con cui aveva previsto anche dei progetti futuri. “Un mese fa ero stato contattato per lo stesso concerto di fine anno insieme a loro in Siria”, rivela il cantante al’Adnkronos, “per i soldati russi dislocalit lì per funzioni militari”. Clicca qui per vedere il post di Toto Cutugno

Continuano le operazioni di recupero dei resti dell’aereo russo caduto ieri nel Mar Nero. I sub militari russi hanno trovato oggi, come riporta Rainews, la fusoliera del Tu-154 che si è schiantato con 92 persone a bordo, tra cui i 64 componenti del Coro dell’Armata Russa. In Russia oggi è stata una giornata di lutto nazionale. L’aereo russo è caduto in mare pochi minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Sochi: era diretto in Siria. Per quanto riguarda le cause della tragedia sono in corso le indagini anche se i servizi russi escluderebbero l’ipotesi di un attentato terroristico. L’agenzia di intelligence russa Fsb riferisce che “al momento non sono state trovate prove né segni che indichino una possibilità di atto di terrorismo o dirottamento a bordo dell’aereo”. Le principali piste che al momento sono seguite sono: la possibilità di un oggetto estraneo entrato nel motore, la scarsa qualità del carburante, l’errore del pilota e il malfunzionamento del velivolo.

Sono in corso le operazioni di recupero dei resti dell’aereo russo caduto ieri nel Mar Nero. L’aereo militare era decollato da Sochi ed era diretto in Siria: a bordo c’erano 92 persone tra cui i componenti del celebre Coro dell’Armata Rossa che avrebbe dovuto esibirsi per le forze armate di Mosca. Non ci sono superstiti tra i passeggeri dell’aereo russo caduto e si indaga sulle cause che ne hanno provocato lo schianto. Al momento sono al vaglio tutte le piste investigative anche se quella di un attentato terroristico sarebbe meno probabile: si ipotizza che la causa del disastro possa essere stata un guasto o un errore umano. Il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano, come riporta Tgcom24, ha espresso con una nota della Farnesina le condoglianze per il disastro: “Sono vicino alle famiglie delle vittime dell’incidente aereo avvenuto questa mattina nelle acque del Mar Nero, che ha coinvolto anche il Coro dell’Esercito russo. Alla Russia, partner significativo dell’Italia, esprimo il cordoglio del nostro Paese”. Clicca qui per vedere le foto del recupero dell’aereo russo caduto.

Un famoso pilota collaudatore russo sostiene che un fattore tecnico potrebbe aver causato la caduta dell’aereo russo di ieri. «Non credo che vi sia stato un errore umano perché l’aereo era in fase di decollo» ha dichiarato Magomed Tolboev all’agenzia Interfax. Anche Sergey Jlopnikov, membro del Coro dell’Armata Rossa, doveva essere su quell’aereo: «Ma pochi giorni fa mia figlia si è ammalata e ha chiesto un congedo per malattia». Un contrattempo che gli ha salvato la vita. Potrebbe essere prematuro parlare di terrorismo, visto che le misure di sicurezza in Russia sono rigidissime, ma l’ipotesi resta in piedi perché vanno verificati alcuni dettagli. L’attentato potrebbe essere stato realizzato con un ordigno piazzato a bordo o con il lancio di un missile a ricerca di calore come gli Strela russi o gli Stinger Usa, da cui l’aereo non aveva difesa, perché mezzo di trasporto, non da guerra. Qualcuno propende per questa ipotesi perché il jet era ancora basso. Il fatto che l’aereo fosse diretto in Siria con il Coro dell’Armata Rossa poteva renderlo l’obiettivo ideale per un’azione terroristica islamista?

Ancora incertezza sulle cause del disastro dell’aereo russo caduto ieri nel Mar Nero. Secondo quanto riferito da Mosca, riporta La Repubblica, si sarebbe trattato di un guasto o di un errore del pilota ma al momento non è ancora escluso che possa essere stato un attentato terroristico. Oggi in Russia è stato proclamato dal presidente Vladimir Putin il lutto nazionale. Sull’aereo russo caduto nel Mar Nero subito dopo il decollo da Sochi viaggiava il Coro dell’Armata Russa: stavano andando nella città portuale siriana di Latakia a bordo del Tupolev 154, in servizio dal 1983 e con alle spalle 7mila ore di volo. Oltre ai 64 membri del Coro e a otto membri dell’equipaggio, sull’aereo russo caduto erano presenti anche nove giornalisti, il capo della polizia militare, il 49enne Vladimir Ivanovsky, il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov, otto militari, due funzionari civili e un’altra personalità, Elizaveta Glinka, conosciuta come “Doctor Liza”, responsabile di una fondazione umanitaria.

Una nuova tragedia ha colpito ieri la Russia: un aereo militare russo Tu-154 è caduto nelle acque del Mar Nero con 92 persone a bordo. L’aereo russo caduto, che era diretto in Siria, aveva fatto scalo per fare rifornimento all’aeroporto di Sochi, ma pochi minuti dopo è precipitato in mare senza che nessun membro dell’equipaggio sia riuscito a lanciare l’allarme. Nessun sopravvissuto tra i passeggeri: a bordo c’erano alcuni soldati, 9 giornalisti, 64 membri del Coro dell’Armata Rossa e la dottoressa Elizaveta Glinka, che stava trasportando aiuti per un ospedale siriano. Le cause dell’incidente aereo sono sconosciute: il presidente Vladimir Putin ha incaricato Dmitri Medvedev di guidare la Commissione d’inchiesta sul disastro. Nessuna ipotesi è stata avanzata, ma non è stata esclusa quella del terrorismo, anche se secondo alcuni esperti la tragedia potrebbe essere stata causata da un malfunzionamento tecnico. 

Sono in corso le operazioni di recupero dei passeggeri dell’aereo russo caduto nel Mar Nero questa mattina. Secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa russo, riporta Tgcom24, sono stati recuperati 10 cadaveri delle 92 persone che erano a bordo dell’aereo caduto: tra di loro i 64 componenti del Coro dell’Armata Rossa, una leggenda della storia dell’Unione Sovietica e che nel 2013 aveva cantato L’italiano con Toto Cutugno a Sanremo. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato il lutto nazionale per domani lunedì 26 dicembre. Il presidente siriano Bashar al Assad, come riporta sempre Tgcom24, ha inviato un messaggio di condoglianze a Vladimir Putin dopo il disastro dell’aereo russo precipitato visto che il volo era diretto proprio in Siria. Mosca è infatti impegnata nella campagna militare contro i ribelli e a sostegno del regime siriano di Bashar al Assad e l’aereo russo caduto trasportava proprio militari. “Ho appreso la notizia – ha scritto Assad – con profondo dolore e tristezza”.

Si indaga anche sulla pista dell’attentato terroristico per quanto riguarda il disastro dell’aereo russo caduto questa mattina nel Mar Nero. In un primo momento l’ipotesi del terrorismo era stata esclusa e si era pensato a un guasto o a un errore umano. Ora però, riferisce Rainews, la commissione inquirente sull’aereo russo Tu-154 caduto nel Mar Nero, anche se ritiene prematuro parlare di un atto di terrorismo, sta prendendo in considerazione questa pista. A dichiararlo è stato il ministro dei Trasporti Maxim Sokolov che ha fatto sapere che non sono state ancora ritrovate le due scatole nere dell’aereo russo caduto. I resti del velivolo si trovano a una profondità di 50/70 metri ad una distanza di appena 1,5 km dalla costa di Sochi. Sull’aereo viaggiavano 92 persone tra cui i membri del Coro dell’Armata Rossa: sarebbe dovuto arrivare in Siria ma si è inabissato due minuti dopo il decollo da Sochi.

E’ caduto nel Mar Nero questa mattina un aereo russo con 92 persone a bordo: sul volo Tu-154 decollato da Sochi e diretto a Latakia c’erano i componenti del Coro dell’Armata Rossa. I contatti con l’aereo russo caduto sono stati persi, come riporta la Repubblica, una ventina di minuti dopo il decollo dall’aeroporto Adler. Nel tratto di mare dove l’aereo è precipitato affiorano i primi corpi: “Ne è stato avvistato uno a sei chilometri dalla costa di Sochi”, ha detto il portavoce del Ministero, il generale Igor Konashenkov. I rottami dell’aereo russo caduto sono sparsi in un’area di 1,5 chilometri lungo la costa, alla profondità di circa 50-100 metri: lo rende noto l’agenzia Ria Novosti ripresa dai media russi. Sul volo viaggiavano i 64 componenti dell’Aleksandrov Ensemble, tra i quali il direttore Valery Khalilov. Il Coro dell’Armata Rossa doveva esibirsi in una serie di spettacoli per le truppe russe in Siria proprio in occasione delle festività di fine anno. E’ già stata ordinata, dal presidente russo Vladimir Putin, l’apertura di un’inchiesta sulle cause del disastro aereo. Secondo alcune fonti sarebbe escluso al momento un attacco terroristico e la causa che ha provocato la caduta dell’aereo russo sarebbe un guasto o un errore umano.