La vicenda processuale del delitto di Garlasco è ormai definitivamente riaperta e la figura di Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi il cui DNA è stato ritrovato sulle unghie della vittima, rischia di rivestire un ruolo cruciale, magari capace di far rivalutare la posizione dell’ex fidanzato della vittima ora detenuto a Bollasco, Alberto Stasi. A tal proposito è l’Ansa a riportare le dichiarazioni di Claudio Castelli, presidente della Corte d’Appello di Brescia interessata dalla revisione del processo di Garlasco per l’omicidio di Chiara Poggi, che conferma come ricevuta la “richiesta di revisione dalla Procura generale di Milano”, l’udienza sarà fissata “in tempi rapidi” sebbene sia “impossibile ad oggi stabilire quando avverrà”. Castelli ha aggiunto che “le carte inviate dalla Procura di Milano e girate alla sezione penale della Corte d’Appello si limitano alla mera richiesta di revisione. Bisogna capire quali accertamenti serviranno”.
Dopo il ritrovamento del DNA di Andrea Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi, la ragazza di Garlasco uccisa il 13 agosto 2007, l’ex fidanzato della vittima, Alberto Stasi, da un anno detenuto nel carcere di Bollate, può iniziare a sperare che la sua condanna venga rimessa in discussione. Il procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso, ha ritenuto fondate le nuove indagini che vedono protagonista l’amico del fratello di Chiara e dunque in questi giorni si sta cercando di capire se per caso qualcosa nelle ore immediatamente successive all’omicidio di Garlasco è stato tralasciato. A tal proposito fa effetto rileggere il verbale dell’interrogatorio a cui Sempio è stato sottoposto il 4 ottobre 2008 in cui Andrea esclude ogni suo coinvolgimento personale con la Poggi:”Conoscevo la Chiara in quanto frequentavo la sua abitazione. Escludo categoricamente di averla mai frequentata attesa la nostra differente età (Andrea all’epoca dei fatti aveva 19 anni e Chiara 26, ndr). Non abbiamo mai avuto amici in comune. Ribadisco che la stessa era da me conosciuta solo perché ero amico del fratello Marco”. Starà agli inquirenti cercare di capire se Sempio ha mentito o omesso alcune verità sul suo rapporto con Chiara.
E’ di Andrea Sempio il ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco e del cui omicidio è stato sempre sospettato Alberto Stasi. Una vicenda lunga oltre un decennio e che potrebbe arrivare ad una svolta proprio grazie alle ultime notizie. Intanto è stato iscritto sul registro degli indagati il secondo ragazzo, grazie alle indagini ritenute fondate dal procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso. Le nuove analisi, sottolinea Il Messaggero, sono state condotte da un genetista a cui si è rivolto lo studio legale Giarda, tramite una società di invesstigazioni del capoluogo lombardo. Non ci sarebbe comunque solamente la prova del DNA ad incastrare Andrea Sempio, ma anche altri indizi già al vaglio degli inquirenti. In queste ultime ore, si sta infatti indagando sull’alibi fornito all’epoca dal giovane di Garlasco, amico del fratello di Chiara Poggi. In mano agli inquirenti, rivela La Provincia Pavese, lo scontrino di un parcheggio di oltre un anno fa e le telefonate fatte alla famiglia della vittima alcuni giorni prima l’omicidio. Se questa pista si dovesse rivelare corretta, non solo verrebbe rilasciato Alberto Stasi, ancora detenuto nel carcere di Bollate, ma si sarebbe dimostrata anche una delle tesi della difesa, ovvero che non si era indagato abbastanza sulla responsabilità di terzi per l’omicidio di Chiara Poggi. Riguardo alle telefonate fatte alla famiglia nei giorni precedenti il delitto, Sempio ha ribadito di aver cercato all’epoca il fratello della vittima, Marco Poggi, che in quel momento si trovava in vacanza.