Il giorno dopo di Santo Stefano, la Chiesa ricorda San Giovanni, un altro dei santi tra i più importanti dell’intera storia della Chiesa. L’unico evangelista che fu anche apostolo “tra i 12” del Cristo, tra i pochi a non essere morto per martirio e scrittore del brano fondamentale dell’Apocalisse. San Giovanni nasce a Betsaida da una famiglia di pescatori. Il padre si chiama Zebedeo, mentre il fratello è Giacomo il Maggiore. Il futuro santo svolge l’attività di pescatore nel lago di Tiberiade ed è socio di Simon Pietro. Successivamente, san Giovanni diventa Apostolo di Giovanni Battista. In seguito, il giovane viene chiamato da Gesù, insieme con suo fratello Giacomo, a diventare un suo seguace. In poco tempo, san Giovanni diventa, tra i dodici Apostoli, il prediletto di Gesù. Il futuro santo riceve dal figlio di Dio il compito di preparare, insieme con Pietro, l’ultima cena e assiste con Maria alla crocifissione di Cristo, il quale gli affida l’incarico di occuparsi della Madre dopo la sua morte. Dopo la morte di Gesù, l’Apostolo trova, con Pietro, il sepolcro del Figlio di Dio vuoto e riconosce il suo maestro risorto, dopo l’apparizione di quest’ultimo in Galilea. In seguito alla morte della Madonna, san Giovanni incomincia a diffondere la parola di Gesù, prima a Gerusalemme e poi a Efeso. In questo posto, fonda anche alcune chiese. Secondo alcuni documenti, si dice che l’Apostolo sia stato accecato da Domiziano nella città di Roma. San Giovanni però sopravvive al martirio e si trasferisce sull’isola di Patmos, dove scrive l’Apocalisse. In seguito alla morte di Domiziano, l’Apostolo ritorna a Efeso, dove muore quasi a 100 anni. Dopo la sua morte, san Giovanni viene nominato Santo dalla Chiesa e la sua festa cade il 27 Dicembre di ogni anno.
San Giovanni, Apostolo ed Evangelista è il patrono di Sansepolcro, borgo in provincia di Arezzo. Il 27 Dicembre di ogni anno, la statua di san Giovanni viene portata in processione per le strade di Sansepolcro. Al termine della processione, a cui partecipano diverse autorità civili e religiose, si celebra una Messa nel Duomo, in cui si esaltano le virtù e il coraggio del discepolo prediletto di Gesù Cristo. In onore di san Giovanni, a Sansepolcro, si sparano i fuochi d’artificio e si organizzano delle sagre, in cui la gente può assaggiare alcune prelibatezze del posto, come il cinghiale alla cacciatora, i cantucci, le fave con prosciutto, l’insalata di trippa e la lepre ai tre vini.
Sansepolcro è un borgo toscano, che si trova in provincia di Arezzo. Ha circa 16 mila abitanti. In questo posto, sono nati dei personaggi molto conosciuti, come Piero Della Francesca, Cherubino Alberti e Raffaellino dal Colle. Un luogo di interesse in questo paese è la Basilica Concattedrale di San Giovanni Evangelista. Il Duomo è in stile gotico e romanico e fu finito di costruire nel 1049. Nella Basilica ci sono le reliquie del Santo Sepolcro, giunte dalla Terra Santa. Sansepolcro è un borgo famoso per le sue chiese, come quella di Sant’Agostino e San Francesco. In questi luoghi, ci sono alcune bellissime opere del Perugino e di Rosso Fiorentino. In questo paese, ci sono anche molti musei. Tra questi, c’è il Museo Civico di Sansepolcro, che conserva alcune opere di Piero Della Francesca. Tra le architetture militari, una vera e propria attrazione è la Fortezza Medicea, che aveva uno scopo difensivo. A Sansepolcro bellissimi da vedere sono la Torre di Berta e il Teatro Dante, in cui c’è una sala a ferro di cavallo, con quattro ordini di palchi.
Oltre a san Giovanni, il 27 Dicembre è anche la festa di Santa Fabiola di Roma, dei Santi Teodoro e Teofane e di Santa Nicarete di Costantibopoli. I Beati del 27 Dicembre, invece, sono: Alfredo Parte, Francesco Spoto, Raimondo de Barellis, Sára Salkaházi e Josè Maria Corbin Ferrer.