Il culto di San Tommaso Becket, il santo del giorno, è abbastanza diffuso nel nostro Paese, basti pensare che proprio al martire della Chiesa è intitolata la parrocchia del Duomo di Forlì. Lo stesso si può dire del Duomo di Marsala; una chiesa dedicata al santo d’Inghilterra si trova anche a Caramanico Terme (PE). Il vero luogo di culto resta però la Cattedrale di Canterbury la quale ha ispirato anche l’opera di Geoffrey Chaucer del XIV secolo dal titolo I racconti di Canterbury. La vita di San Tommaso Becket, a partire proprio dal suo martirio contro il potere politico, fu da ispirazione per lo scrittore inglese Thomas Stearns Eliot che scrisse il suo dramma dal titolo Assassinio nella cattedrale. Jean Anouilh, celebre drammaturgo francese, fu l’autore di Becket ou l’honneur de Dieu, poi portato anche sullo schermo nel 1964 con il titolo di Becket e il suo re e basato esclusivamente sul conflitto (che si rivelò poi mortale) tra Enrico II d’Inghilterra ed il futuro santo. Nel celebre libro I pilastri della terra di Ken Follett, l’ultima parte trae ispirazione proprio dalle vicende che videro protagonista Tommaso Becket, poi assassinato.
Nella giornata di oggi si celebra San Tommaso Becket, vescovo della Chiesa e Martire. L’immagine di questo Santo si rifà a quella di un uomo vissuto nella fede e morto a causa di essa. Il sito Seitorri.it dedica un’ampia parentesi proprio a San Tommaso, della cui esistenza sono note le difficoltà e le sofferenze vissute a causa della sua fede sebbene ebbe la perseveranza di andare avanti fino alla fine, “coronandola con il sigillo del proprio sangue”. Non è un caso se proprio la sua forza lo portò ad annoverarlo tra i martiri della Chiesa nonché tra i testimoni di coraggio e coerenza al cospetto delle prepotenze del potere politico. La sua morte sopraggiunse dopo un esilio durato sei anni. Al suo ritorno a Canterbury, dopo ancora lunghe sofferenze trovò la morte trafitto con la spada dalle guardie del re Enrico II nella cattedrale. La sua uccisione colpì molto tanto che attorno alla sua figura si sviluppò rapidamente un culto che portò l’allora Papa Alessandro III a canonizzarlo poco più di due anni dopo la sua morte, il 21 febbraio 1173. La cattedrale nella quale trovò la morte San Tommaso Becket divenne così luogo di pellegrinaggio, mentre lo stesso Santo divenne simbolo della resistenza cattolica all’assolutismo politico ed Enrico II fu indotto a pubblica penitenza nel luglio dell’anno successivo.
San Tommaso Becket nasce a Londra, il 21 Dicembre 1118. E’ figlio di un mercante. Il padre si chiama Gilbert Becket di Thierville, mentre la madre è Matilda di Mondeville. Fin da piccolo, san Tommaso viene avviato verso la carriera ecclesiastica. Dopo aver studiato a Merton e a Parigi, ritorna in patria e viene scelto al servizio di Teobaldo di Beck, che è l’Arcivescovo di Canterbury. L’Arcivescovo intuisce che il futuro santo è molto intelligente e gli fa studiare diritto canonico a Auxerre e a Bologna. Nel 1154, Becket diviene Arcidiacono di Canterbury e sempre nello stesso anno viene nominato, dal re d’Inghilterra Enrico II, Cancelliere del Regno. Durante questo incarico, san Tommaso sostiene l’opera riformatrice del re, che ha lo scopo di limitare il potere dei feudatari. Nel 1162, Becket viene nominato Arcivescovo di Canterbury e inizia a prendere le difese degli interessi del clero, entrando in conflitto con il sovrano. A causa delle incomprensioni con Enrico II, Tommaso va in esilio in Francia, dove viene accolto calorosamente da Luigi VII. Dopo un pò, l’Arcivescovo ritorna imprudentemente in Inghilterra. Il 29 Dicembre 1170, Becket viene assassinato da quattro cavalieri di Enrico II, mentre è intento a pregare nella Cattedrale di Canterbury. Nel 1173, san Tommaso Becket viene nominato Santo e la sua festa si celebra il 29 Dicembre di ogni anno.
San Tommaso Becket è patrono del comune di Mottola. Il 29 Dicembre di ogni anno, in onore dell’Arcivescovo di Canterbury, si celebra una Messa nella Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Durante questa celebrazione, si ricorda l’incrollabile fede di San Tommaso, il quale fu ingiustamente ucciso, a causa del suo cattivo rapporto con Enrico II. Nel pomeriggio del giorno 29 Dicembre, le strade di Mottole si riempiono di sbandieratori, provenienti da Putignano, che sfilano insieme con giocolieri, persone vestite da regnanti e mangiafuochi. A partire dalle ore 20, infine, si scoppiano i fuochi d’artificio, che chiudono la festa di san Tommaso Becket. In onore dell’Arcivescodo di Canterbury, il 29 Dicembre di ogni anno, a Mottola, si organizzano delle sagre, in cui si possono mangiare i prodotti tipici della zona, come le casssatine alla ricotta e il coniglio al forno.
Mottola è un comune pugliese in provincia di Taranto, che ha circa 16 mila abitanti. Per la sua posizione, la cittadina viene anche chiamata La Spia delle Puglie o dello Ionio, in quanto da alcuni punti del posto si può ammirare il golfo di Taranto. La Chiesa Madre di Mottola è quella di Santa Maria Assunta. Nell’edificio religioso ci sono tre altari. Uno è dedicato a Gesù Bambino, l’altro alla Madonna del Rosario e un ultimo alla Vergine dei polacchi. In questo paese, ci sono dei posti risalenti al periodo bizantino, chiamati Grotte di Dio. In questi luoghi, i religiosi si dedicavano alla preghiera. Mottola è famosa anche per le sue cripte, le più importanti delle quali sono quelle di San Nicola e di Santa Margherita. A Mottola, famoso è il villaggio rupestre di Petruscio, i cui ci sono delle gravine. In questo posto, si sono rifugiati i soldati polacchi, durante la seconda guerra mondiale. Questo paese è conosciuto anche per i suoi boschi, in cui si possono vedere diversi tipi di querce, come il leccio, la spinosa e il fragno. In questi boschi vivono i cinghiali.
Oltre a san Tommaso Becket, i santi del 29 Dicembre sono: San Davide, San Trofimo di Arles, San Marcello l’Acemeta e San Martiniano di Milano. I Beati del giorno 29 Dicembre sono: Francesco Ruiz, Guglielmo Howard, Gerardo Cagnoli e Josè Perpina Nacher.