In Russia è stato scoperto e isolato un virus dell’HIV che si è mescolato con quello noto come A1, creando così un nuovo ibrido A63 che è molto più pericoloso di quello originale. Che cos’è? La spiegazione è arrivata dal professore Eduard Karimov, dottore in Scienze Biologiche e capo del dipartimento Immunochimica dell’Istituto di virologia di Ivanovsky. Comunemente chiamato “Super Aids”, questo nuovo virus è diverso da quello diffuso in Europa occidentale, Stati Uniti, Africa e Cina. Questo nuovo tipo di virus sarebbe stato veicolato dai lavoratori migranti, molti dei quali provenienti dell’Asia centrale. Mescolandosi con un virus russo, si è poi trasformato nel virus A63. In Russia gli scienziati sostengono che con l’immunizzazione intracellulare, cioè con l’inserimento dei dati in una cellula, il virus pericolo potrebbe essere inibito. Questo esperimento sembra aver dato già buoni risultati, ma intanto l’Istituto Centrale di Ricerca Scientifica di Epidemiologia sta facendo tutte le ricerche necessarie per testare questo metodo.
È panico Aids in Russia, dove sono già in corso campagne per fare esami di controllo sulle metropolitane e sui mezzi pubblici. La Russia è, infatti, uno dei maggiori paesi al mondo dove il virus dell’Hiv si diffonde. Il nuovo allarme è scoppiato quando il professore Eduard Karimov ha annunciato la scoperta del virus A63, particolarmente aggressivo e resistente ai farmaci. L’esperto ha suggerito la creazione di una commissione interdipartimentale per gli studi dell’HIV e l’Accademia Russia delle Scienze si sta già attivando per la prevenzione e il monitoraggio. Il presidente Vladimir Fortov, come riportato da Giornalettismo, ha invitato il Centro scientifico federale per la Lotta e prevenzione delle infenzioni da Hiv a tradurre le proposte della comunità scientifica russa in azioni sul territorio. Quello dell’Aids è un problema serio per la Russia, dove sarebbero morte circa 240mila persone per questa malattia, mentre 1,5 milioni sarebbero i portatori di Hiv.