Sebbene manchino ancora diversi mesi al processo d’Appelo riguardante l’omicidio di Yara Gambirasio, ieri è tornato in un’aula tribunale Massimo Bossetti, condannato in primo grado all’ergastolo per aver ucciso la 13enne di Brembate. Come riportato da Il Giorno, la Corte d’Assise del Tribunale di Bergamo ha discusso dell’accusa di diffamazione e falsa testimonianza formulata da Bossetti ai danni comandante del Ris di Parma, il colonnello Giampietro Lago. Sotto esame innanzitutto la decisione di inviare ai media il video del famoso furgone bianco, che ha di fatto costruito l’immagine del carpentiere di Mapello come “predatore seriale”. Il reato di falsa testimonianza riguarderebbe invece gli esami effettuati sul furgone stesso per accertare che la piccola Yara, che prima di essere uccisa indossava dei leggings, fosse salita sul mezzo di Bossetti. Il colonnello Lago, infatti, ha sostenuto che i rilievi siano stati effettuati facendo indossare dei leggings ad una collega dell’Arma; un carabiniere, però, ha sostenuto che in realtà ad essere sfregati sui sedili del furgone siano stati dei tamponi. A decidere per un eventuale condanna del maresciallo Lago sarà il gup Federica Gaudino.



Mancano ancora alcuni mesi all’inizio del processo di Appello che vedrà nuovamente protagonista Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio. L’uomo ha sempre dichiarato la sua innocenza, sin dal giorno del suo arresto, convinzione alla quale sembra credere fermamente anche la sua difesa e l’intera squadra che ne fa parte, compreso il consulente Ezio Denti, di recente finito nella bufera per falsa testimonianza al pm. Tornando al caso di Massimo Bossetti, di recente alla trasmissione Radio Cusano Campus lo stesso Denti ha esposto le sue convinzioni relativamente alla presunta innocenza di Massimo Bossetti nel delitto di Yara Gambirasio. Già da tempo la difesa del muratore condannato lo scorso primo luglio all’ergastolo, aveva avanzato l’ipotesi di piste alternative a quelle finora percorse dall’accusa e che non lascerebbero scampo a Bossetti. Anche il consulente Ezio Denti sarebbe ora intenzionato ad analizzarle, a maggior ragione in vista del processo di Appello che con ogni probabilità si svolgerà la prossima primavera. “Nel rileggere tutte le situazioni ho trovato elementi veramente forti che non sono stati presi in considerazione, elementi che potrebbero cambiare tutto”, ha dichiarato in merito Denti, annunciando così clamorosi colpi di scena nell’ambito del prossimo processo. Di recente, anche Roberto Saviano aveva sollevato alcuni dubbi in merito a piste alternative nel caso di Yara Gambirasio mai di fatto analizzate. A questa ipotesi si riaggancia anche Ezio Denti, chiamando in causa anche il padre della piccola tredicenne di Brembate uccisa il 26 novembre 2010. “Nei documenti ho letto una dichiarazione del papà di Yara. Alla domanda ‘Sapresti dirmi se Yara avrebbe dato confidenza a qualcuno o meno?’ lui ha elencato delle persone, facendone i nomi. Ho analizzato la storia delle persone nominate e ho trovato delle cose per le quali non trovo neanche un aggettivo”, ha commentato in merito il consulente della difesa di Massimo Bossetti, citando Saviano e sottolineando come molte delle persone nominate avrebbero un enorme peso alla luce dei loro precedenti. Ma chi sarebbero i soggetti i cui nomi sarebbero stati avanzati da Fulvio Gambirasio? E soprattutto, se la loro posizione dovesse realmente risultare sospetta, come mai la procura di Bergamo non ha eseguito ulteriori accertamenti percorrendo solo la strada che avrebbe portato ad incriminare Massimo Bossetti? E’ questo che cercherà di mettere in luce la sua difesa nel corso dell’Appello. Ed in merito, Denti annuncia una nuova battaglia in aula: “Nel momento in cui l’Appello dovesse essere accolto allora spareremo questa bomba. Ovvero le piste alternative che abbiamo trovato dopo un lungo lavoro”, ha dichiarato. Sebbene il prossimo processo sarà più breve rispetto a quello di primo grado durato due anni, siamo certi che anche in questo caso l’attenzione mediatica sarà altissima, proprio alla luce dei clamorosi retroscena già annunciati dai legali difensori di Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio.

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