Nella giornata odierna, in occasione della convalida dell’arresto di Giuseppa Savatta, la mamma di Gela rea di aver ucciso le sue due figlie di 7 e 9 anni, il procuratore ha indetto una conferenza stampa per tutti gli ultimi retroscena sulla vicenda. Il Fernando Asaro ha quindi posto l’accento sul movente ancora oscuro che potrebbe celarsi dopo il drammatico gesto, asserendo in merito, come riportato da NuovoSud.it: “C’è un profilo da valutare dal punto di vista psichiatrico. Non ci sono elementi per poter stabilire perché l’ha fatto”. Al momento, ha ribadito il procuratore, Giuseppa Savatta non avrebbe manifestato alcun tipo di pentimento per quanto compiuto: “Ha dato una spiegazione compatibile con il suo stato”, ha aggiunto Asaro. Dopo aver ucciso le sue bambine e tentato il suicidio, la donna, insegnante di sostegno, è stata ricoverata e si trova attualmente piantonata. Subito dopo le sue dimissioni sarà immediatamente trasferta in carcere, come da decisione del Gip su richiesta della procura di Gela.



Emergono novità importanti nel caso di Gela, dove nei giorni scorsi una mamma di 41 anni, Giuseppa Savatta, ha ucciso avvelenandole le due figlie di 7 e 9 anni per poi tentare a sua volta il suicidio. A scoprire l’orribile tragedia era stato il marito della donna, il quale ha evitato la morte di Giuseppe Savatta, mentre per le sue bambine era già troppo tardi. Quanto accaduto subito dopo Natale ha lasciato la cittadina siciliana interdetta di fronte alla terribile vicenda ed alle modalità con le quali la giovane mamma avrebbe deciso di mettere fine alla vita delle due bambine, facendo ingerire loro della candeggina. La mamma di Gela si trova ancora ricoverata, ma proprio nella giornata odierna, secondo quanto rivelato dal sito NuovoSud.it, il Gip Lirio Conti ha convalidato il suo arresto, confermando l’istanza avanzata dalla Procura. Dopo le sue dimissioni dal nosocomio, dunque, Giuseppa Savatta sarà condotta in carcere. Nel frattempo è stata fatta luce anche sulle reali cause del decesso delle due bambine uccise: secondo i primi esiti degli esami autoptici, la morte delle piccole vittime sarebbe sopraggiunta per asfissia. Questo significa che la mamma di Gela le avrebbe strangolate con le sue stesse mani, quindi dopo essersi macchiata del duplice omicidio, avrebbe tentato di togliersi la vita ingerendo candeggina dopo aver precedentemente stretto al collo il flessibile di una doccia. Il ritorno in casa del marito prima dell’ora prevista avrebbe permesso di mettere in salvo almeno la donna. E’ stato proprio lui a rinvenire i corpicini delle figlie per terra, ormai senza vita, mentre la moglie si trovava nella vasca da bagno. Il movente alla base del drammatico gesto resta ancora sconosciuto. Proprio la possibile separazione tra Giuseppa e il marito e della quale se ne parlava da mesi potrebbe essere alla base della follia omicida, ma questa resta al momento solo un’ipotesi al vaglio degli inquirenti, ancora tutta da confermare, come evidenziato dal procuratore di Gela, Fernando Asaro, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella giornata odierna con tutti gli ultimi dettagli sul drammatico episodio che è costato la vita alle due povere bambine.

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