Le domande attorno al giallo sul ferimento quasi mortale di Sissy Trovato sono molteplici e le indagini in corso dovrebbero portare a fare chiarezza sul caso. Una delle ipotesi avanzate dal settimanale Giallo ha a che fare con una possibile trappola nella quale sarebbe stata indotta l’agente penitenziario attualmente in coma, la mattina di quasi due mesi fa. Come evidenzia il settimanale, la telecamera di fronte all’ascensore non era funzionante, eppure all’interno dell’ospedale civile di Venezia sarebbero diverse le telecamere presenti. Sono stati effettuati gli appositi controlli al fine di accertare la presenza o meno di soggetti sospetti? Un altro interrogativo riguarda l’assenza di altre colleghe insieme a Sissy Trovato al momento della visita in ospedale alla detenuta. Le colleghe sarebbero rimaste fuori ad aspettarla nonostante Sissy avesse la pistola. Di norma, quando si è armati si gira sempre in coppia. Questa è solo una delle tante anomalie riscontrate nel caso. Si è trattato solo di una leggerezza o qualcuno voleva che l’agente si recasse da sola in ospedale al fine da non avere testimoni? I dubbi della famiglia e degli inquirenti si accumulano in attesa che le condizioni della 28enne calabrese possano migliorare, come si augurano tutti i suoi parenti e gli amici.
Le condizioni di Sissy Trovato, l’agente di polizia penitenziaria in coma dallo scorso primo novembre restano stabili. Da alcuni giorni è tornata nella sua Calabria, dove è ricoverata presso l’ospedale di Crotone lottando tra la vita e la morte. La vicenda che vede coinvolta la 28enne in servizio presso il carcere della Giudecca a Venezia, comporta tutta una serie di aspetti oscuri ai quali gli inquirenti e la famiglia sperano di trovare presto una soluzione. Le prime risposte utili potrebbero giungere con i risultati degli accertamenti irripetibili e dell’esame balistico effettuato sulla pistola di Sissy Trovato. Da ciò potranno emergere maggiori dettagli sulla dinamica dell’incidente e soprattutto se qualcuno ha estratto dalla fondina dell’agente la sua pistola di ordinanza per poi esplodere il colpo che ha raggiunto Sissy alla testa. Il vero enigma, come rivelato dal settimanale Giallo, ha a che fare con il motivo per il quale quel maledetto giorno la 28enne si trovava nell’ospedale civile di Venezia, dove invece non sarebbe dovuta essere. Qualcuno l’ha attirata in quel posto? E se così fosse, quale sarebbe la ragione? Domande, queste, alle quali è ancora difficile fornire una risposta, anche alla luce dei dati finora raccolti.
Resta ancora avvolto nel giallo il tragico ferimento che ha portato Sissy Trovato in uno stato di coma e che la vede ora lottare tra la vita e la morte in una stanza di ospedale. La giovane agente di polizia penitenziaria, originaria di Taurianova (Reggio Calabria) ma in servizio a Venezia è l’unica a sapere cosa sia realmente accaduto lo scorso primo novembre presso l’ospedale civile della città veneta. Dopo aver fatto visita ad una detenuta che aveva appena partorito, quel tragico giorno Sissy Trovato è stata raggiunta da un colpo di pistola alla testa che avrebbe fatto ipotizzare un tentato suicidio da parte della ragazza. La famiglia, tuttavia, non crederebbe affatto a questa tesi anche alla luce del carattere pieno di vita della giovane. Proprio i genitori di Sissy Trovato hanno rilasciato di recente alcune dichiarazioni al settimanale Giallo, con le quali metterebbero in dubbio la tesi del tentato suicidio, evidenziando al tempo stesso la complessità del caso e l’omertà attorno ad esso. L’agente di polizia penitenziaria, infatti, si era confidata con la sua famiglia mettendo in luce una scoperta avvenuta nel carcere della Giudecca da parte di Sissy. La 28enne, infatti, era venuta a conoscenza di un bacio tra una collega ed una detenuta, una relazione tra le due che aveva provato anche a denunciare. “Non sappiamo esattamente che cosa sia accaduto all’interno del carcere della Giudecca” – hanno raccontato i genitori al settimanale diretto da Andrea Biavardi – “Sicuramente aveva scoperto qualcosa di scomodo e c’erano delle tensioni a lavoro”. Proprio nel medesimo periodo, inoltre figura un provvedimento disciplinare a carico di Sissy Trovato. Cosa stava succedendo e soprattutto era stata questa scoperta, confidata anche al padre, ad aver turbato e reso meno serena la giovane? Il dubbio evidenziato dal medesimo settimanale Giallo è che Sissy Trovato possa aver scoperto dei segreti o atteggiamenti sospetti all’interno della Giudecca e qualcuno avrebbe tentato di impedire che questi potessero venire a galla. Intanto le indagini non si fermano e gli inquirenti sono intenzionati a far luce sull’episodio cercando di capire se realmente possa esserci un legame tra quanto capitato all’agente e le vicende avvenute sul posto di lavoro da lei denunciate. Sul piano della salute, le condizioni di Sissy Trovato al momento sarebbero stabili anche dopo il recente trasferimento all’ospedale di Crotone, dove la famiglia e gli amici sperano possa presto svegliarsi.