Il blocco del traffico auto a Firenze e Torino proseguirà fino al prossimo 2 gennaio 2017. Nelle altre città invece, dopo lo stop alla circolazione che si è reso necessario nei giorni intorno a Natale, il divieto è stato sospeso. Per quanto riguarda Milano però l’attenzione è alta per i possibili effetti dei botti di Capodanno sulle concentrazioni di Pm10. Bruno Simini, presidente di Arpa Lombardia, come si legge sul sito dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ricorda proprio l’incidenza dei fuochi d’artificio sulle concentrazioni di Pm10. “Dai dati degli ultimi anni, abbiamo rilevato che le concentrazioni registrate il 1° gennaio risultano mediamente circa il doppio di quelle del giorno precedente e, in alcuni casi specifici, si arriva addirittura a tre volte tanto. E’ vero che si tratta di un innalzamento repentino e limitato nel tempo e che, tendenzialmente, i livelli ritornano a valori meno preoccupanti nei giorni successivi – sottolinea Simini – ma un comportamento consapevole può evitare di aprire l’anno con il primo giorno di sforamento sui 35 consentiti dalla normativa europea”. I botti di Capodanno apportano un consistente, anche se temporaneo, contributo alle concentrazioni di Pm10 “sia a causa del tipo di combustione, sicuramente non ottimale, sia per la composizione dei botti stessi”.
Mentre continua il blocco del traffico auto a Firenze e Torino – lo stop alla circolazione andrà avanti fino al prossimo 2 gennaio – a Roma resta in vigore il divieto di accesso nella Fascia Verde dal lunedì al venerdì per alcune categorie di veicoli (clicca qui per verificare quali veicoli rientrano nel provvedimento). Sempre a Roma, dal 16 gennaio 2017, prenderà il via il progetto di mobilità sostenibile che prevede di poter portare le bici su bus e tram: si potranno portare le biciclette a bordo di 16 linee Atac. “Utilizzare liberamente in città le due ruote. Questo per noi è mobilità sostenibile”, afferma l’assessore Linda Meleo, come si legge sul sito del Comune. “Crediamo che il trasporto intermodale sia una pratica sempre più da incentivare. L’obiettivo, come già detto più volte, è far diventare Roma una Capitale sempre più in movimento. Per questo dal 2017 spazio alle biciclette sul trasporto pubblico, a bordo di bus e tram di 16 linee. Siamo al lavoro per far sì che quest’iniziativa divenga possibile su un numero sempre maggiore di mezzi del trasporto pubblico”, conclude l’assessore. Le linee che dal 16 gennaio ospiteranno a bordo le biciclette sono: 2-3-5-8-14-19-83-118-120F-180F-412-673-715-772-791-911.
É previsto fino al 2 gennaio 2017 il blocco traffico auto a Firenze: divieto di circolazione, quindi, per i mezzi più inquinanti per tutelare la salute dei cittadini. Arpat ha rilevato cinque superamenti del valore limite giornaliero di Pm10 negli ultimi sette giorni e le condizioni meteo non hanno favorito la dispersione delle polveri sottili, da qui la decisione del Comune di emettere tale ordinanza. Il blocco traffico auto nei centri abitati comincia alle 8.30 e termina alle 12.30 per riprendere poi dalle 14.30 e terminate alle 18.30. Le limitazioni sono valide per i motocicli a 2 tempi Euro 1, autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci. Il provvedimento in questione non si interromperà se il meteo migliorerà. Secondo la Segreteria Fit-Cisl Firenze per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento bisognerebbe anche incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici.
Blocco del traffico auto anche a Torino: prosegue ininterrottamente fino al 2 gennaio 2017 lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 0,1,2,3 e benzina, gpl, Metano ed Euro 0. Se questi mezzi sono adibiti al trasporto di persone, non potranno circolare nel capoluogo piemontese dalle 8 alle 19. Differente è la finestra di divieto per i mezzi adibiti al trasporto merci: stop dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19. Come per Firenze, anche il divieto è continuativo fino a lunedì. Stando alle ultime rilevazioni Arpa sulla concentrazione di Pm10 nell’aria, i valori sono in leggera diminuzione, ma l’emergenza smog resta. Il rientro del livello delle concentrazioni di polveri sottili al di sotto del valore limite giornaliero – di 50 microgrammi per metro cubo – è fondamentale per la sospensione del provvedimento di limitazione del traffico. Il rischio per chi non rispetta questi provvedimenti è di incappare in una multa di 163 euro.