Luigi Pelazza parla di droghe sintetiche che possono essere acquistate online. Le Iene intervistano un medico specializzato: “I principi attivi di queste molecole sono molto più forti. Psicosi, allucinanzioni varie che perdurano nel tempo. Alcuni perdono la percezione del proprio corpo. E’ il disordine dei neuroni. Sono sensazioni che possono durare mesi, ma anche anni. Ci sono tante persone in cura che non escono più da queste sensazioni”. E’ ciò che successo a Mario, un nome di fantasia scelto dalle Iene: “Ho qualche difficoltà a livello discorsivo, ho delle placche al cervello. La sostanza l’ho scelta nei siti, scegliendo l’effetto che desideravo”. Molte di queste droghe – spiega Luigi Pelazza – non sono ancora ritenute illegali e per questo motivo sono molto pericolose. Le percentuali di danni al cervello sono altissime osserva il dottore: “C’è il cinquanta per cento di possibilità di perdere il controllo di se stessi”. Mario è stato in coma per oltre tre giorni e racconta di quando la guardia di finanza lo ha raggiunto: “Volevano sapere se ciò che avevo ordinato fosse spaccio o uso personale. Volevano farmi capire che ero sotto controllo”. Si parla anche di un passeggero sospetto a bordo di un volo, che ha ingoiato circa 60 ovuli e confessa tutto dopo essere stato intercettato dalle autorità.



Nel corso della nuova puntata de Le Iene Show, in onda stasera su Italia 1, sarà affrontato un argomento delicato rappresentato dalle nuove droghe sintetiche. Si tratta di sostanze stupefacenti le quali non sono ancora presenti nelle tabelle delle droghe e quindi non vietate dalla legge. Ma come arrivano nelle mani di chi ne fa uso e quali sono gli effetti? Intanto, queste molecole di ultima invenzione vengono acquistate spesso su Internet, sebbene sia diventato molto semplice trovarle anche in città. A Milano, ad esempio, sarà possibile trovarle semplicemente passeggiando. “Se poi piace andare a ballare, la pasticca si trova quasi in automatico”. A riferirlo, come riporta Il Giorno, era stato un ex tossicodipendente e oggi volontario della comunità di San Patrignano, il quale aveva descritto così la presenza di droghe sintetiche nel capoluogo lombardo. Si tratta di sostanze stupefacenti nate in laboratorio e che garantiscono gli stessi effetti delle droghe classiche, ma senza il rischio di avere guai con la legge. Il pubblico di consumatori è sempre più giovane. “Rispetto a vent’anni fa, le droghe sintetiche si sono molto diffuse e c’è più disponibilità. E l’età dei consumatori si è abbassata”, ha commentato in merito l’ex tossico. Eppure, gli effetti fisici non possono essere nascosti con facilità. Come sarà dimostrato dalla trasmissione Le Iene, questa nuova realtà ha messo in difficoltà anche gli stessi medici, per i quali è diventato difficile intervenire in modo efficace quando giungono al pronto soccorso casi di persone in stato di crisi dopo l’assunzione di droghe sintetiche.



Esistono diversi tipi di nuove droghe sintetiche che non sono ancora state iscritte nell’elenco di sostanze psicotrope e che quindi non rientrano nella normativa odierna. Risale a qualche giorno fa l’introduzione di 35 nuove sostanze nell’elenco, un aggiornamento mirato alla lotta contro il traffico di droga. Le nuove sostanze introdotte, definite anche designer drugs o legal highs, sono create in laboratorio ed hanno un effetto simile a quello delle droghe conosciute. Non si sa tuttavia se siano tossiche o quali effetti indesiderati possano dare. Il Dipartimento federale dell’Interno, DFI, riporta Swissinfo, ha inoltre sottolineato che dato l’effetto simile alle sostanze psicotrope, bisogna estendere l’effetto nocivo anche alle nuove droghe. Questa sera, domenica 4 dicembre 2016, Luigi Pelazza approfondirà l’argomento nella nuova puntata de Le Iene Show che andrà in onda su Italia 1. Risale alla metà di novembre il maxi sequestro delle autorità a Malpensa, dove sono stati trovati 1,4 tonnellate di droga. In manette sedici trafficanti e denunciate altre 17 persone. Fra il “bottino” recuperato dalla Guardia di Finanza anche 1,3 tonnellate di khat, un arbusto che nasce nella Penisola Arabica o nell’Africa Orientale, e una decina di kg di sostanze non identificate prima di allora in Italia. 

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