La circostanza del bigliettino che Antonio Tizzani, marito di Gianna Del Gaudio, avrebbe rivelato nelle passate settimane trova riscontro? Secondo le novità emerse dal settimanale Giallo, gli inquirenti non avrebbero dato alcun peso a questo elemento. Secondo il marito indagato, al contrario, proprio il bigliettino potrebbe contribuire a rafforzare la tesi del fantomatico uomo incappucciato da lui avanzata sin dall’inizio. Il figlio Paolo, al medesimo settimanale ha raccontato che nel corso di uno degli ultimi sopralluoghi nella villetta di Seriate, avrebbe sentito il padre parlare con i carabinieri del biglietto visto vicino alla borsa di Gianna Del Gaudio. “Mio fratello Mario, quando è entrato in casa, non lo ha visto”, ha però rivelato Paolo Tizzani, figlio minore della vittima e di Antonio. Al contrario, il padre continua a sostenere di averci fatto caso ma non avrebbe mai confermato, invece, di aver visto l’assassino nell’atto di portarlo via. Ci si domanda, dunque, se esiste davvero un biglietto o se, invece, sia l’ennesimo dettaglio introdotto da Antonio Tizzani senza il minimo riscontro.



Potrebbe essere un conoscente l’assassino di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa sgozzata mentre si trovava nella sua casa di Seriate in una calda notte di fine agosto. E’ quanto emerso dalle parole del marito ed unico indagato a piede libero, Antonio Tizzani, e riportate da Bergamonews.it. L’ex capostazione 68enne, infatti, alla trasmissione di Rai1, La vita in diretta, di recente avrebbe dichiarato, in merito al presunto assassino della moglie: “Per come ha agito è uno che conosceva me e Gianna ed è stato pure in casa mia”. Nessun nome sarebbe finora emerso dalla bocca di Antonio Tizzani, ma l’uomo sarebbe sempre più certo che dietro l’incappucciato segnalato sin dalla sua primissima versione, potrebbe esserci proprio un conoscente della coppia. Quest’ultimo, dunque, si sarebbe introdotto in casa, avrebbe ucciso Gianna Del Gaudio usando un taglierino, quindi avrebbe frugato in alcuni cassetti e poi si sarebbe dato alla fuga, secondo il racconto di Antonio Tizzani. Una versione, questa, che però al momento non avrebbe trovato alcun riscontro attendibile né dalle testimonianze dei vicini di casa, né dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, le quali non avrebbero immortalato alcun soggetto incappucciato in fuga dalla villetta di Seriate divenuta il luogo del delitto dell’ex professoressa in pensione.



E’ un giallo dai contorni ancora incerti quello di Gianna Del Gaudio, l’ex professoressa in pensione la cui vita è terminata nella notte tra il 26 ed il 27 agosto nella sua villetta di Seriate. Il marito Antonio Tizzani, il solo indagato a piede libero, di recente ha rotto il silenzio sostenendo che dietro il delitto possa esserci qualcuno che conosceva bene entrambi, un conoscente intenzionato a fare del male a lui, colpendo la moglie mortalmente. Mere ipotesi o dietro le parole dell’uomo potrebbe celarsi qualche importante verità? Intanto è sempre l’uomo a smentire di aver mai visto o usato il taglierino con il quale Gianna Del Gaudio sarebbe stata sgozzata con un solo fendente. In un’intervista a La vita in diretta, Tizzani ha aggiunto in merito al cutter: “Non ho mai adoperato, mai conosciuto, mai visto”. Proprio su quel taglierino è stata ritrovata una traccia piccolissima di Dna appartenente – pare – proprio al marito della vittima. Nei prossimi giorni ne sapremo di più sulla sua natura, intanto l’uomo alle telecamere della trasmissione Rai ha commentato: “Vado avanti tranquillo”.



Sono giorni decisivi, questi, in merito al giallo sul delitto di Gianna Del Gaudio. Presto potrebbe sopraggiungere la tanto attesa svolta che potrebbe interessare – nel bene o nel male – il marito ed unico indagato dell’ex professoressa sgozzata, Antonio Tizzani. L’ultima novità in merito al giallo di Seriate ha riguardato l’arma del delitto, ritrovata lo scorso 6 ottobre, a distanza di oltre un mese dall’omicidio di Gianna Del Gaudio, all’interno di un sacchetto nascosto dietro una siepe e contenente anche un paio di guanti bianchi in lattice. Sui due oggetti sono stati ritrovati due Dna differenti: il primo, sconosciuto, ed attribuito ad “Ignoto 1”, rinvenuto all’interno di un guanto ed il secondo, presente sulla lama del cutter, il quale potrebbe essere proprio di Antonio Tizzani. Su questa importantissima traccia biologica sono in corso i dovuti accertamenti da parte dei Ris, i cui risultati saranno disponibili solo nei prossimi giorni e chiariranno definitivamente la natura della stessa traccia e la sua appartenenza. A distanza di alcune settimane, proprio il marito di Gianna Del Gaudio ha deciso di rompere il silenzio e parlare ai giornalisti. Lo ha fatto di recente all’inviato della trasmissione Quarto Grado. Il tono dell’uomo non è più quello dei giorni successivi al terribile omicidio di Gianna Del Gaudio. Nessun sorriso, nessun segno di sfida né provocazione nelle sue parole, ma solo tanta rabbia e desiderio di vendetta. Ma nei confronti di chi? Dalle sue dichiarazioni sembrerebbe che Antonio Tizzani abbia bene in mente chi avrebbe potuto uccidere la moglie Gianna. Sebbene non abbia avanzato alcun nome, l’uomo, ex ferroviere 68enne in pensione ed unico indagato a piede libero, continua a coltivare un’unica certezza: “Chiunque sia stato a casa mia, chiunque sia stato amico mio e di mia moglie… sono convinto che sia stato uno che conosce tutti e due”. L’assassino è quindi qualcuno che avrebbe potuto covare rancore nei confronti di Gianna Del Gaudio? Niente affatto: secondo Antonio Tizzani il killer avrebbe colpito l’ex insegnante per fare del male, di riflesso, a lui. E alla domande dell’inviato su chi, secondo lui, avrebbe potuto fare così del male al punto da uccidere l’amata moglie, la replica dell’indagato è stata: “Ci sto pensando… faccio una strage… fino a quando non mi arrestano. Però mi devono trovare”. “Un pazzo”, così Tizzani definisce colui che ha sgozzato con un solo fendente la moglie, la notte tra il 26 ed il 27 agosto scorso mentre si trovava nella sua villetta di Seriate, dopo una piacevole serata trascorsa con il figlio maggiore Mario e la compagna Alessandra.