Lapo Elkann parla di Edoardo Agnelli. E’ stata mandata in onda ieri sera su La7, all’interno del programma Faccia a Faccia condotto da Giovanni Minoli, un’intervista rilasciata dal rampollo di casa Agnelli nei giorni successivi alla morte dello zio. “Di c…e se ne raccontano tante – afferma Lapo Elkann -.Tutti hanno bisogno di riempire la carta o i format per farsi conoscere e farsi pubblicità”. Riascoltando queste dichiarazioni il pensiero va alla situazione che sta vivendo Lapo Elkann in questi giorni: è accusato di aver finto un sequestro mentre si trovava a New York per il Giorno del Ringraziamento per farsi dare dalal famiglia 20mila doallari. Era il 2000 invece quando fu trovato il corpo senza vita di Edoardo Agnelli: si trovava nella sua macchina sotto un viadotto autostradale sulla Torino-Savona, nei pressi di Fossano. Secondo le indagini della magistratura si trattò suicidio. Nell’intervista Lapo Elkann, ricordando lo zio, ha parlato anche della droga e della sua dipendenza dalla cocaina, diversa da quella da eroina. Clicca qui per vedere l’intervista.



Le dichiarazioni di Nina Moric in riferimento alla vicenda di Lapo Elkann rilasciate ieri a Domenica Live non sono passate del tutto inosservate. La modella croata ha infatti ribadito il suo punto di vista, con una critica alla famiglia Agnelli ed un ulteriore appunto: “Non era molto in sé quando ha fatto quella telefonata”. A dire la sua nel corso di un talk che inevitabilmente è andato a riguardare anche il rampollo degli Agnelli finito nuovamente al centro della bufera, è stata anche Elettra Lamborghini, ospite del programma di Barbara d’Urso, che ha commentato: “Penso che sia una persona che va aiutata. Si fa presto a parlare…”. Un commento anche da parte di Alessandro Cecchi Paone sul caso Lapo Elkann: ” La famiglia di Lapo oltre a essere ricchissima e coltissima, gestisce una delle più grandi aziende del mondo, se hanno fatto qualcosa l’hanno fatto a maggior veduta e sanno muoversi, assicuro questo. La famiglia Agnelli sa come muoversi”. Il riferimento è alle conseguenze che la chiamata di Lapo – o di chi per lui – avrebbe avuto, con l’agire della famiglia, la quale si sarebbe quindi rivolta alla polizia.



Negli ultimi giorni la controversa vicenda che ha visto protagonista Lapo Elkann, arrestato e poi subito rilasciato a New York per aver finto il suo sequestro al fine di ottenere 10mila dollari dalla famiglia, in tanti hanno espresso la propria opinione. La trasmissione Domenica Live, nella puntata di ieri ha dedicato una breve parentesi al caso, accogliendo l’opinione della modella croata Nina Moric, che ha preso le difese del rampollo degli Agnelli. Differente, invece, la presa di posizione di Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, ha espresso anche lui la sua opinione in merito. Nel replicare le parole di Nina Moric su Lapo Elkann, Platinette ha sostenuto: “C’è una persona come lui che non è la prima volta che cade nel desiderio. Che ammetta una volta per tutte che la sua vita è dominata da quel tipo di desiderio. Ciò non gli impedisce di essere un fantastico manager moderno”. La parentesi di Domenica Live era dedicata ai giovani ricchi, il cui successo spesso deriva dagli imperi di famiglia. “Anche dietro Lapo c’è una famiglia, ma la 500 in America è un successo vero lanciata da lui”, ha commentato Platinette, sottolineando poi una delle sue tante debolezze emerse proprio nel corso del nuovo scandalo che lo ha visto protagonista. “Allora bisognerà impedirgli di autodistruggersi, perché può fare la sua vita, l’importante è che non contamini quello che di buono fa”, ha ribadito Coruzzi. “Ciascuno di noi ha una parte oscura che va molto governata rispetto a quella pubblica e dato che appartiene a una famiglia che ha fatto la storia del nostro Paese lui deve rendersi conto che non può esimersi dal continuare una storia del genere”, ha quindi chiosato, ricordando il successo degli Agnelli e soprattutto del nonno, le cui vicende private difficilmente venivano rese pubbliche dando vita agli scandali, come nel caso del nipote.



Arrestato a New York per aver simulato il suo rapimento, Lapo Elkann è tornato in televisione ieri: Le Iene Show hanno, infatti, riproposto una vecchia intervista di Enrico Lucci all’imprenditore. Dopo l’ennesimo scandalo sono state trasmesse nuovamente le immagini risalenti alla presentazione del libro “Le regole del mio stile”, a cui non poteva mancare la iena: “Mi sembra solo, stategli vicino”, dichiarava la iena. Lapo in quell’occasione ha svelato quella che ritiene la sua più grande fortuna: “costanza nell’essere curioso”. A Enrico Lucci ha parlato anche della prima regola del suo stile: “Essere me stesso”. E quando vengono messe in dubbio le sue idee e quanto creda in esse assicura: “Bisogna sempre credere in quello che si fa”. In attesa di conoscere, dunque, i nuovi particolari sulla vicenda che vede protagonista Lapo Elkann, che saranno svelati oggi a Pomeriggio 5, ecco il video dell’intervista di tre anni fa de Le Iene. Clicca qui per vederla.

Lapo Elkann resta in silenzio, ma non si placano le voci sulla vicenda del finto sequestro che lo ha visto protagonista a New York e, infatti, a Pomeriggio 5 oggi saranno presentate le ultime novità sul suo caso. I guai giudiziari del rampollo della famiglia Agnelli, che deve rispondere di simulazione di sequestro il 25 gennaio nell’udienza che si terrà negli Stati Uniti, saranno nuovamente trattati da Barbara d’Urso, che accoglierà in studio il fotografo Marcello Sorge. Dietro questa storia c’è un complotto? Ne è convinto il fotografo, che racconterà la propria verità su Lapo Elkann e porterà a Pomeriggio 5 le prove per dimostrare la sua tesi, secondo la quale nel rapimento simulato a New York sarebbe coinvolto un terzo individuo. L’ipotesi della macchinazione è stata lanciata proprio nella trasmissione di Barbara d’Urso da Max Scarfone, paparazzo e amico da anni di Lapo Elkann, e da Marcello Sorge: “Molto probabilmente con lui c’era un amico”, avevano dichiarato. Oggi, dunque, è atteso un nuovo colpo di scena.

Lapo Elkann può contare sull’inatteso sostegno di Nina Moric dopo la vicenda relativa alla simulazione del suo sequestro. La modella croata, che avendo trascorso molti anni al fianco di Fabrizio Corona conosce bene i personaggi difficili, è indulgente con l’imprenditore: dopo aver espresso il proprio parere su Twitter, ha preso le difese del nipote di Gianni Agnelli in maniera molto esplicita durante l’ultima puntata di Domenica Live. Nina Moric, che ha specificato di non voler giustificare la condotta di Lapo Elkann, difende il lato umano: “Una persona che fa quella telefonata chiaramente non è in grado di intendere e volere. Non è giusto puntare il dito”, ha dichiarato ieri nello studio di Barbara d’Urso, suscitando le critiche degli altri ospiti presenti, tra cui Platinette. Non mancano, però, le perplessità: Nina Moric, ad esempio, non ha condiviso la scelta della famiglia Agnelli di contattare subito la polizia: “Io avrei evitato, era chiaro che non era in sé quando ha fatto quella telefonata”.

Il tifosi delle squadre di calcio si sono divisi dopo la notizia del finto rapimento di Lapo Elkann: c’è chi ha usato il nipote di Gianni Agnelli come occasione per protestare contro il proprio presidente e chi, invece, ha preferito semplicemente commentare con ironia la notizia emersa nei giorni scorsi. “Meglio un dirigente ri*****ne di un presidente pappone”, scrivono i tifosi del Napoli, andando all’attacco di Aurelio De Laurentiis. Ieri, invece, i tifosi della Fiorentina hanno intonato un coro per l’imprenditore, ma dalla zona centrale della Fiesole è stato tirato fuori anche uno striscione con un gioco di parole sulla famiglia Agnelli. Non è sicuramente un buon momento per Lapo Elkann, tornato alla ribalta e non per i suoi progetti professionali. L’imprenditore, però, resta in silenzio nella speranza che il clamore si spenga, ma intanto si avvicina l’udienza del 25 gennaio a New York: è accusato di aver simulato il suo sequestro.

Il caso di Lapo Elkann, arrestato a New York qualche giorno fa per aver finto il proprio sequestro, sembra essere arrivato ad un punto di svolta. In queste ultime ore sarebbero infatti spuntati dei nuovi indizi circa la presenza di un terzo uomo. In quel festino di due giorni che il rampollo di casa Agnelli avrebbe trascorso con una escort, ci sarebbe stata un’altra persona. Sarebbe proprio quest’ultimo ad aver fatto la famosa telefonata alla famiglia di Lapo Elkann ed a richiedere il pagamento di un riscatto da 10 mila euro. A rivelare la notizia l’amico fotografo Max Scarfone, che neella puntata di sabato scorso di Pomeriggio 5 avrebbe sottolineato come l’imprenditore fosse molto probabilmente con un amico. Le informazioni in possesso delle autorità si allontanano di molto da questa tesi, ma come sottolinea il Gazzettino, a telecamere spente Scarfone avrebbe manifestato numerosi dubbi su quanto è successo a Lapo Elkann. “Stava bene”, afferma, “abbiamo fissato la data per il 15 dicembre, gli ho proposto di andare poi a vedre insieme la partita domenica. Ha detto che avrebbe pensato lui a tutto. Quando è uscita la notizia dello scandalo ero incredulo”.

Continua il muro spesso alzato dalla famiglia di Lapo Elkann. Il silenzio non lascia spazio per alcun commento su quanto è successo all’imprenditore a New York. Silenzio anche da parte dello staff di Elkan, nello specifico l’agente Alessia Margiotta, così come i suoi vecchi amori. Solo Shermine Shahrivar ha pubblicato sui social una citazione su una frase che mira all’importanza di rialzarsi subito dopo una caduta. Il pubblico intanto si divide fra chi condanna ancora Lapo Elkann, per l’ennesima “bravata” e chi invece cerca di sostenerlo quanto e più possibile. Fra tutti si evidenziano inoltre i fan accaniti che lo hanno innalzato come eroe ancora una volta, mentre l’ex consulente della Ferrari si trova ancora a New York. “In un posto segreto, protetto dalle sue guardie del corpo”, sottolinea Scarfone nell’intervista. Una pausa di riflessione prima del proceso, fissato per il prossimo 25 gennaio.

Sulla vicenda che vede protagonista Lapo Elkann, si sono espressi ad oggi numerosi volti noti del mondo dello spettacolo. Tra i pochi in favore del rampollo di casa Fiat si è schierata la modella croata Nina Moric, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’hashtag cliccatissimo sui social, #JeSuisLapo. Oggi, l’ex di Fabrizio Corona è intervenuta in collegamento con Domenica Live, nel corso della trasmissione di Barbara d’Urso alla quale ha chiarito ulteriormente la sua posizione rispetto al caso Lapo Elkann. “Io non giustifico la condotta di Lapo” – ha dichiarato la modella – “ma difendo il suo lato umano”. A detta di Nina Moric, sul conto di Lapo se ne sono dette ad oggi di tutti i colori e la showgirl ha sottolineato come non sia un bene essere sempre così crudeli con tutti. Pur condividendo e definendo comprensibile la presa di posizione di Nina Moric rispetto alla vicenda che vede oggi Lapo Elkann rischiare due anni di carcere in America per aver finto il proprio sequestro, Mauro Coruzzi in arte Platinette, anche lui ospite della trasmissione dell’ammiraglia Mediaset ha invece sottolineato come il rampollo degli Agnelli non sia del tutto estraneo a vicende scandalistiche di questo calibro.

Una fonte della polizia di New York ha fornito nuovi particolari in merito alla rocambolesca vicenda che vede protagonista Lapo Elkann, il quale ha finto il proprio sequestro per ottenere 10mila dollari dalla sua famiglia. “Lapo non è più sostenuto dalla famiglia per il suo stile di vita, le droghe, le prostitute e tutto il resto”, ha dichiarato l’agente al New York Post, aggiungendo anche altri particolari sull’ingenuo stratagemma architettato dal nipote di Gianni Agnelli: “Ha usato un telefono diverso dal suo. Fingendo di essere un sequestratore ha detto: lo abbiamo preso, portate il denaro in questo posto. Ma abbiamo capito subito che c’era qualcosa che non tornava”. Ora però ci si chiede dove sia Lapo Elkann: giovedì, ad esempio, doveva essere all’Art Basel di Miami, ma ha disertato l’appuntamento per la presentazione degli occhiali da sole prodotti dalla sua azienda, la “Italia Independent”. Un amico, come riportato da Quotidiano.net, a tal proposito ha dichiarato: “Dopo fatti del genere la famiglia lo mette sempre sotto chiave”.

Il caso Lapo Elkann torna in diretta a Barbara D’Urso per la sua Domenica Live: dopo il finto sequestro e il nuovo scandalo scoppiato sul rampollo di casa Agnelli, sarà ospite in diretta sua Canale 5 Nina Moric che dopo il festino e le notizie uscite sul conto di Lapo Elkann ha tuonato contro tutto e tutti quelli che hanno attaccato il giovane rampollo. «In primis voglio dire che  io sto con Lapo, lancio l’hashtag “Je suis Lapo”. Credo che Lapo sia un ragazzo molto in gamba, ho avuto la fortuna di conoscerlo, è intelligente, è una persona molto sensibile che sta attraversando un momento di difficoltà. Trovo disgustoso che tutti stiano buttando fango su di lui, dicendo fesserie e ridendo sopra a una brutta storia. La situazione è già abbastanza tragica, servirebbe silenzio. Bisogna stare vicino alle persone che soffrono, questo purtroppo è un ambiente vizioso e tutti giudicano solo dalle apparenze. Bisogna tenere a mente che un tossicodipendente non è una persona felice», ha raccontato nell’intervista a Radio Campus Cusano. l?attacco più diretto è però quello contro gli Agnelli, rei di voler nascondere i “problemi” della famiglia praticamente da sempre. «E’ incredibile che non ci sia nessuno nella sua famiglia che non gli dia una mano. Per diecimila miseri dollari, considerando che parliamo di una delle famiglie più ricche d’Europa, non dovevano chiamare l’FBI, ma andare lì, dare due sberle a Lapo e riportarlo in Italia, in un posto dove potesse essere curato. Invece l’hanno mandato sui giornali, è top topic mondiale. E’ una vergogna questa. E se questo ragazzo domani si suicida? Noi siamo bulli, tutti quelli che lo hanno deriso hanno fatto una cosa grottesca, bruttissima, che mi fa vergognare».

Prosegue il silenzio di Lapo Elkann sui social network. L’imprenditore rampollo di casa Agnelli continua infatti a non pubblicare niente di nuovo su Twitter, Facebook e Instagram. I suoi profili sono rimasti fermi a prima della vicenda legata a un finto sequestro che lo ha visto coinvolto mentre era a New York per il Giorno del Ringraziamento americano lo scorso 24 novembre. Il manager sembra dunque preferire ancora il silenzio mentre sono tanti i commenti in Italia su quanto accaduto negli Stati Uniti. Prima di partire alla volta di New York Lapo Elkann aveva deciso di pubblicare su Instagram un video in cui raccontava quali sarebbero stati gli obiettivi del suo viaggio negli Usa: “For business and creative projects around the world in the next few days to come” (“In arrivo lavoro e progetti creativi in giro per il mondo”) è la didascalia al video postato sul social network. Le cose sono poi andate diversamente per Lapo Elkann che è ora accusato di aver finto un sequestro per chiedere un ‘riscatto’ di 10mila dollari alla famiglia: il manager nipote di Gianni Agnelli dovrà comparire il 25 gennaio 2017 davanti ai giudici americani.

Continua a far discutere la vicenda di Lapo Elkann, il rampollo di casa Agnelli al quale viene contestato a New York il reato di aver simulato un sequestro per ottenere dalla famiglia 10mila dollari. Lapo Elkann dovrà comparire davanti ai giudici americani all’udienza fissata il 25 gennaio 2017. Intanto in Italia sono tanti i commenti sulla vicenda. Secondo l’avvocato Daniele Bocciolini, intervistato da Affaritaliani.it, “sotto il profilo strettamente tecnico non sussistono i presupposti per giungere a una sentenza di colpevolezza. Lapo, infatti, non si è rivolto direttamente alle Forze dell’Ordine, ma ai suoi familiari per chiedere aiuto, seppure simulando un sequestro. Occorrerebbe accertare altresì in quale stato psicofisico si trovasse al momento dei fatti”. L’avvocato spiega poi quale sarebbe la sua strategia se dovesse difendere Lapo Elkann: “Sosterrei la teoria del cd. ‘reato impossibile’ essendo la condotta posta in essere inidonea ad offendere il bene giuridico tutelato, ovvero l’amministrazione della giustizia. Difatti, la simulazione del sequestro da parte della escort con la richiesta di una somma così esigua, considerata l’appartenenza di Lapo ad una famiglia importante come gli Agnelli , appariva sin da subito poco credibile”. 

Potrebbe rischiare due anni di carcere Lapo Elkann, il rampollo di casa Agnelli che nei giorni scorsi ha simulato il proprio rapimento per ottenere un riscatto di 10 mila euro. Un piano approntato in modo superficiale e che serviva all’imprenditore a pagare un debito di droga con la transessuale 29enne Curtis Marie McKinstry. In casa Agnelli intanto ci sarebbe mare grosso, tanto che alcune voci di fonti newyorkesi riportano la notizia di un isolamento di Elkann. In base a quanto è successo, “come avviene di solito”, ha riportato la fonte al New York Post, la famiglia Agnelli ha preferito relegare Lapo Elkann in spazi prestabiliti, tenendolo sotto stretto controllo. Un agente della Polizia della Grande Mela avrebbe inoltre rivelato che l’ex consulente della Ferrari ha fatto la chiamata alla famiglia, durante il finto sequestro, con un cellulare diverso dal suo. “Fingendo di essere un sequestratore ha detto: lo abbiamo preso, portate il denaro in questo posto”. Come riporta il Quotidiano.net, Lapo non si è fatto vedere all’incontro prestabilito, che aveva fissato all’Art Basel di Miami.

Si continua a parlare di Lapo Elkann e del finto sequestro simulato dopo una notte di follie con una escort transgender costatogli l’arresto in quel di New York. Gli ultimi aggiornamenti, ricchi di succosi dettagli, provengono da Alberto Dandolo, giornalista di Dagospia che fin dalle prime ore successive allo scandalo ha tenuto informati i lettori del sito di news e gossip di Roberto D’Agostino. A detta di Dandolo, Lapo Elkann davvero si sarebbe recato nella Grande Mela per questioni di lavoro come annunciato su un video pubblicato prima della partenza sulla sua pagina Instagram. La novità più importante, però, è rappresentata dal fatto che il rampollo di casa Agnelli avrebbe lasciato in custodia ai suoi due bodyguard, rimasti in Italia, le sue 5 carte di credito. Il fatto stesso che questi non abbiano seguito Lapo nel suo viaggio sarebbe la dimostrazione che Elkann non avesse in programma di fare festa, tant’è che per il viaggio, sempre a detta di Dagospia, avrebbe portato con sé soltanto una prepagata con pochi soldi. Cos’ha portato, dunque, Lapo a ficcarsi nei guai?

La vicenda di Lapo Elkann, arrestato a New York pochi giorni fa con l’accusa di aver simulato un sequestro di persona per ottenere dalla famiglia un riscatto da 10.000 euro da spendere in droga insieme ad una escort transgender ha occupato le prime pagine dei giornali italiani e non. Ma desta quanto meno sconcerto la presa di posizione dei tifosi della curva sud del Napoli, i quali, nel corso dell’anticipo di ieri contro l’Inter, hanno sfoggiato uno striscione a sostegno del rampollo di casa Agnelli volto più che altro a colpire il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis. Come riferito da webcalcio.net, i tifosi azzurri hanno mostrato questo messaggio:”Meglio un dirigente ricch…che un presidente pappone. Lapo libero”. Queste parole faranno piacere all’imprenditore di Italian Independent? E la tifoseria della Juventus, quella maggiormente interessata dalla vicenda, deciderà di dire la sua nella partita di stasera contro l’Atalanta?

La vicenda del finto sequestro di Lapo Elkann, arrestato a New York dopo aver trascorso una notte con una escort transgender a base di alcol e droga, continua a far discutere l’Italia intera. Secondo le ultime rivelazioni fornite da Dagospia, il portale di Roberto D’Agostino che per primo aveva avallato l’ipotesi che ad effettuare la telefonata nella quale si richiedevano i 10.000 euro di riscatto fosse stato un terzo uomo, la famiglia Agnelli sarebbe molto disturbata dall’ultima impresa di Lapo. In particolare la persona più furiosa sarebbe Lavinia Borromeo, moglie del fratello di Lapo, John Elkann. A questo proposito Albertina Grey scrive su dagospia.it:”Lei proprio non tollera che la famiglia faccia queste figure di merda per colpa dei vizietti. Tanto che ne ha fin sopra i capelli anche di quelli di casa propria. Stavolta a fare le spese di questa ennesima caduta di stile potrebbe essere la pierre che anni fa è stata inutilmente pilotata al seguito del ram-pollo”.  

In silenzio, il fratello John pure, Marchionne non commenta e nessun esponente della famiglia Agnelli ha voluto parlare dal giorno del presunto finto sequestro e dall’arresto del rampollo biondissimo a New York. Lo scandalo monta e ancora ad oggi non si è scoperto realmente come siano andate quelle ore successive al festino a tema di cocaina e trans escort ingaggiata da Lapo Elkann, ricadendo sugli antichi errori e debolezze. Tradito da qualche “amico” che ha avvertito John Elkann, riportano alcune fonti vicine a Lapo (l’amico Max Scarfone su tutti) ma la verità ancora non si sa e soprattutto sarà molto difficile che venga fuori: la tesi è espressa da Gigi Moncalvo, uno dei “biografi” assolutamente non ufficiali degli Agnelli che ha scritto numerosi saggi sulle storie nascoste e misteri legati alla famiglia della Fiat. Lati oscuri che secondo Moncalvo, raggiunto in questi giorni dai colleghi di Libero, sarebbero venuti fuori anche in questa occasione dopo l’arresto di Lapo Elkann: «Oggi non si può più parlare di famiglia in senso stretto. Di Agnelli veri ce ne sono solo 8. Tutto il resto non conta. Quello che conta per gli Agnelli è la parvenza, il cercare di mantenere ciò che non c’è più. L’episodio di New York è perfettamente sovrapponibile a quello del Kenia, con Edoardo Agnelli. E poi c’è la vicenda di Andrea al quale vorrebbero imporre chi frequentare. Piuttosto mi chiedo quale ruolo ha suo fratello, John Elkann». Moncalvo durissimo prova anche a spiegarsi cosa può essere successo in quel di New York una settimana fa, «Lapo dopo la vicenda di Torino disse “sono un idiota”. Stavolta dovrebbe dire la stessa cosa, perché i 10mila dollari rendono poco credibile l’autodenuncia per sequestro di persona». Irregolare e per questo da proteggere non attaccare o “smascherare”, secondo Moncalvo, il personaggio Lapo: non è come il nonno, il vecchio Gianni, eppure scaricarlo così non pare essere la situazione migliore…

Un caso internazionale per Lapo Elkann di nuovo all’interno di presunti festini a base di escort trans e stupefacenti: il tutto a New York, con tanto di eco internazionale che ingigantisce ancora di più il caso. Ora il rampollo rischia grosso dopo il finto sequestro che sembra abbia inscenato per poter avere il riscatto e comprarsi così altra droga: ovviamente il processo che partirà e il caso dovrà essere analizzato nel dettaglio per capire davvero cosa possa essere capitato davvero a Manhattan. Intanto, tramite i report redatti dai media Usa, New York Daily News, Daily Beast e Hollywwod reporter, si viene aa sapere anche il contenuto della breve telefonata partita dal cellulare di Lapo Elkann (che ovviamente andrà verificata anche questa nel dettaglio): «Mi hanno sequestrato, vogliono 10 mila dollari per il rilascio», sarebbe questa la chiamata fatta alla famiglia Agnelli per poter avere in breve tempo quel denaro. Qualcosa non torna comunque, sia per la cifra – troppo bassa per un sequestro di persona, specie di un personaggio famoso come lui – e per le tempistiche dell’intero caso. La famiglia ha contattato gli agenti e si è scoperto il piano del rampollo: ma siamo davvero certi che una terza persona non fosse presente al festino e abbia inscenato tutto per poterlo incastrare? Misteri, scandali e incertezze: ancora una volta, è sempre Lapo Elkann al centro…