E’ mistero sulla morte di Simona Baronchelli, una ricercatrice medica di Vimercate trovata morta nella sua camera d’albergo a Cambridge in Inghilterra. La donna si era recata nella città inglese per partecipare a un congresso di studi, sul corpo, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Il Giorno, la polizia non avrebbe trovato segni di violenza. Secondo il padre, la figlia aveva problemi di allergie che però sin da piccola aveva imparato a gestire. Rifiuta invece del tutto la tesi che sia stata vittima di un omicidio: non aveva alcun nemico, ha detto. Si attendono i risultati dell’autopsia. 
 



Due operai che si trovavano al lavoro in una galleria del Cels, tra Chiomonte ed Exiles sull’autostrada Torino-Bardonecchia sono rimasti vittime di un gravissimo incidente stamane verso le ore 8. Uno di loro è morto sul colpo, l’altro è ricoverato in gravissime condizioni. Secondo le prime ricostruzioni un’automobile li ha colpiti entrambi, lasciando ferito quello che aveva cercato di scansarsi, l’altro è stato urtato in pieno. L’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni per permettere le operazioni di soccorso. Sembra che la macchina, dopo averne superata un’altra, stesse procedendo nella corsia a fianco del cantiere dove si trovavano gli operai, colpendo il carrellino dove stava lavorando l’uomo che è morto. Si tratta di un albanese di 29 anni, residente a Bussoleno. L’automobilista in stato di choc è stato portato in ospedale. Aveva lasciato il marito e due figlie per andare in Siria con il figlio minore a unirsi all’Isis. E’ una donna di origine albanese residente in provincia di Lecco. Il marito, anche lui albanese, ne aveva denunciato la scomparsa, era il dicembre di due anni fa. Adesso è scattato l’ordine di arresto con una ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale. Sembra che a farla decidere ad andare in Siria sia stata anche l’intenzione di sposare un macedone, anche lui militante dell’Isis. 



L’onda lunga di Brexit sta per abbattersi sull’Italia? E’ quanto commentano stamattina i media inglesi, sottolineando la sconfitta e le dimissioni di Renzi. Ma soprattutto esultano i due leader populisti per eccellenza, l’inglese Nigel Farange e la francese Marine Le Pen. La politica francese ha tritato: «Bravo al nostro amico Matteo Salvini per questa vittoria del No. Gli italiani hanno ripudiato l’Ue e Renzi. Bisogna ascoltare questa sete di libertà delle nazioni e di autodifesa!», mentre l’inglese ha scritto: «Questo voto ha l’aria di essere più sull’Euro che sulla riforma costituzionale».La vittoria del verde Van den Bellen aveva fatto sperare gli europeisti che anche in Italia si sarebbe verificato lo stesso, ma pochi minuti dopo le 11 tutto è svanito. Stanotte l’euro sui mercati asiatici è scivolato ancora più in basso di quanto successo dopo il referendum inglese e adesso in molti temono le elezioni in Francia, Olanda e Germania del prossimo anno.



Dopo la vittoria di Trump, la sconfitta di Renzi. Per i russi, almeno per il popolo dei social network, tutto questo è merito del loro leader, Putin, capace di “influenzare” il voto dei paesi che gli sono nemici o quantomeno poco amici. Questo perché Renzi, pur non essendo del tutto inviso alla leadership putiniana, è visto come un rappresentante di quella Unione europea che ha dichiarato “guerra fredda a Mosca” con le sanzioni anti Ucraina: “Putin ha vinto in Italia” e “Un calcio agli europei” si legge sui social. Ma festeggiano anche gli ucraini che consideravano Renzi, per il suo atteggiamento moderato sulle sanzioni anti russe, un alleato di Putin. Ma intanto i media e il potere putiniano incassano quella che per loro è un’altra vittoria, dopo la Brexit, contro l’Europa “manipolata dai poteri forti americani” e il popolo che si ribella ai loro leader. 

Si è dimesso anche il premier della Nuova Zelanda John Key. Il primo ministro ha annunciato oggi le sue dimissioni dopo otto anni alla guida del governo. Lo riportano i media locali, si legge su Rainews. Secondo quanto scrive il New Zealand Herald, Key ha motivato la sua decisione con ‘questioni familiari’: “Mia moglie Bronagh ha fatto un enorme sacrificio durante il tempo che hi passato in politica e ora è il momento giusto per fare un passo indietro nella mia carriera e trascorrere più tempo a casa”. E ha aggiunto: “E’ stato un grande privilegio e un onore servire il paese come primo ministro”. John Key è leader del Partito nazionale della Nuova Zelanda (centro-destra), che ha vinto le elezioni tre volte di seguito, nel 2008, nel 2011 e nel 2014.

Sono almeno 24 i morti accertati di quello che dopo tante ore assume le sembianze di una vera e propria tragedia nazionale. I vigili del fuoco di Oakland hanno infatti reso noto di aver recuperato durante le operazioni di soccorso, i cadaveri di 24 ragazzi. Il capo del dipartimento ha sottolineato che l’area dove si è propagato il pauroso incendio “non è ancora stata controllata in maniera accurata”, e sono molte le probabilità che altri cadaveri possano essere recuperate nelle prossime ore. Sul fronte delle indagini prende sempre più corpo l’ipotesi che a scatenare l’incendio possa essere stato un corto circuito. Il focolaio che all’inizio era molto piccolo si è però ingrandito a causa della mancanza di un qualsiasi sistema antincendio, cosa questa che nelle prossime ore potrebbe portare all’incriminazione del proprietario del capannone.

Una bella Juve, grintosa e in piena forma fisica doma la vera sorpresa di questo inizio di campionato, l’Atalanta di Gasperini. I campioni d’Italia ci sono stati pochissimo per scrollarsi la tensione della sconfitta patita nell’ultimo turno contro il Genoa, e grazie a due difensori (Alex Sandro e Rugani) hanno messo in “ghiaccio” una partita superba. Ottima anche la prestazione di Mario Mandzukic, vero trascinatore dei suoi, l’attaccante oltre a segnare il terzo goal è stato autore di molti interventi difensivi, interventi sempre sottolineati dal boato del pubblico dello Stadium. Con la vittoria di sabato la squadra di Allegri si conferma al primo posto, e mette un sigillo per il raggiungimento di uno degli obiettivi che il tecnico toscano si era prefissato qualche settimana fa, quello di rimanere in testa prima delle festività natalizie.

Nelle partite di ieri pomeriggio spicca la vittoria della Roma per 2 a 0 nell’attesissimo derby romano. Gli uomini di Spalletti hanno dato prova di maturità, lasciando sfuriare gli avversari nel primo tempo e colpendo nella seconda frazione di gioco. Nella partita qualche accenno di nervosismo con l’arbitro costretto a prendere molti provvedimenti disciplinari. Nel pomeriggio il Milan aveva battuto il Crotone per 2 a 1, rossoneri e giallorossi si spartiscono cosi il secondo posto in coabitazione, a 4 punti dalla Juventus. Ottimo il punto conquistato dal Pescara contro il Cagliari, La squadra di Oddo rientra cosi nella lotta salvezza, data anche la contestuale sconfitta dell’Empoli per 3 a 0 contro il Sassuolo. Nell’ultima partita del pomeriggio bella impresa della Sampdoria, che “doma” il Torino per 2 a 0. La giornata si concluderà domani con Chievo-Genoa e Udinese – Bologna.

È ormai diventata una vittoria fissa quella di Valentino Rossi al rally di Monza che quest’anno ha nuovamente dominato per la quinta volta. Il dottore ha regalato nell’ultima prova uno specialista delle gare automobilistiche, quel Sordo, che correva sulla Hyundai I20 ufficiale. Il rally che chiude la stagione dell’autodromo, è stata l’occasione per commentare le voci che vedrebbero Rossi contattato dalla Mercedes, per la sostituzione di Rosberg, voci che il “dottore” ha gradito, anche se come lui stesso ha sottolineato sono di difficile realizzazione.

Calcio inglese sempre più comandato dagli allenatori italiani. Dopo che lo scorso anno la premier era stata dominata da Ranieri, adesso un altro nostro connazionale sta dominando uno dei campionati più belli al mondo. Con la vittoria di sabato contro il Manchester di Guardiola, infatti in testa si conferma il Chelsea di Antonio Conte, allenatore che a differenza di Ranieri ha fatto della grinta e della sua grande “capacità comunicativa” il suo cavallo di battaglia. Sabato i “Blues” hanno dato una vera e propria lezione di tattica in casa del City, con la vittoria mai messa in discussione. Leicester invece perdente in casa del Sunderland con le “volpi” che a differenza dello scorso anno, navigano nelle zone di bassa classifica.

L’ultimo saluto a Fidel Castro, lider maximo di Cuba, è avvenuto in piazza a Santiago dinanzi a cinquantamila persone. Raul Castro, fratello dell’ex presidente cubano defunto, al termine dei nove giorni di lutto nazionale, come riportato dall’Ansa, ha parlato al suo popolo ottenendo una risposta decisa:”Giuriamo di difendere la patria e il socialismo. Fidel, hasta la victoria siempre”. Di fronte a queste parole la folla ha replicato con un eloquente “lo giuriamo” sostenendo di fatto un Raul Castro apparso stanco e provato, il quale, rispetto all’esempio fornito da Fidel ha poi aggiunto:”Ci ha mostrato quello che potevamo fare, quello che possiamo fare. E ora quello che potremmo fare. Si’ se puede”. Come riferisce la versione online de La Repubblica, Raul ha spiegato che per volontà dello stesso Fidel non gli saranno dedicati monumenti o strade:”Il leader della rivoluzione ha sempre rifiutato qualsiasi manifestazione di culto della personalità e fu conseguente con questa idea fino alle ultime ore della sua vita, ribadendo che una volta morto il suo nome e la sua figura non fossero mai utilizzati per nominare istituzioni, piazze, parchi, viali, vie o altri luoghi pubblici, né che fossero eretti in sua memoria monumenti, busti, statue o altre forme di omaggio”.

Nel giorno del referendum costituzionale, Anonymous ha attaccato il sito del Consiglio regionale della Toscana. Nella homepage è comparso un manifesto che riprende una scena del film “Matrix”, con le due famose pillole offerte al protagonista Neo. Sotto quella blu c’era scritto Sì e sotto sono evidenziate le immagini dei volti di Renzi, Verdini e della Boschi. Sotto la pillola rossa c’era invece un No, con una foto di un gruppo di partigiani. Il noto collettivo di hacker, ricorda Il Corriere della Sera, nei giorni scorsi si era espresso contro la riforma costituzionale, definendola “una forzatura di proporzioni catastrofiche”. Forse la scelta di Anonymous di colpire il sito del Consiglio regionale toscano non è casuale, visto che i personaggi raffigurati nell’immagine sotto la pillola blu sono tre politici che vengono proprio dalla Toscana.

Alexander Van der Bellen è il nuovo presidente dell’Austria: il candidato dei Verdi avrebbe ottenuto il 53,6% dei voti contro il 46,4% di Norbert Hofer, candidato del partito di destra ultranazionalista. “Voglio essere il presidente di tutti gli austriaci”, ha dichiarato Van der Bellen alla tv pubblica Orf, dove ha colto l’occasione per ribadire il suo impegno per “un’Austria europeista” e per i “vecchi valori di libertà, uguaglianza e solidarietà”. Il nuovo presidente ha aggiunto di voler essere il riferimento politico di tutti gli austriaci, non solo di chi lo ha votato. Van der Bellen era già risultato vincitore delle elezioni presidenziali, ma le precedenti furono annullate  dalla Corte costituzionale per presunte irregolarità: in quell’occasione il margine di vantaggio fu di 31mila voti. Herbet Kickl, che ha guidato la campagna di Hofer, ha ammesso la sconfitta e si è congratulato già con Van der Bellen (clicca qui per l’approfondimento).

L’affluenza al referendum costituzionale in programma oggi 4 dicembre 2016 ha raggiunto il 57,22% alle ore 19:00. L’Emilia-Romagna resta la regione con il dato più alto (lo era già alle ore 12:00), ma viene raggiunta del Veneto. In entrambi i casi si registra un’affluenza del 65,91%. La Calabria resta fanalino di coda, con il 44,34%. La provincia di Crotone non raggiunge nemmeno il 40%. La partecipazione al voto degli italiani sembra comunque buona e si conferma un trend di maggior affluenza al Nord rispetto al Sud. Considerando che ci sono ancora alcune ore prima della chiusura dei seggi, è facile ipotizzare che il dato nazionale possa superare i due terzi degli aventi diritti al voto. In talune regioni, poi, verrà superato il 70%. Non è da escludere che si arrivi persino al 75%. Difficile dire in ogni caso se un’affluenza così alta aiuti il Sì o il No. Quel che appare certo è che gli italiani hanno deciso in tanti di dire la loro sulla riforma.

Beppe Grillo cerca di gettare acqua sul fuoco viste le polemiche sui presunti brogli nel referendum costituzionale su cui gli italiani stanno ancora votando. Il comico si è recato verso le 17:30 a votare presso il seggio di Sant’Ilario, dove pure c’era stata la denuncia di un elettore sul fatto che la matita datagli per votare non era indelebile e ha detto: “Abbiamo fatto un grande lavoro, quindi l’importante, se dovessimo perdere, è non dare colpe a nessuno, abbiamo lavorato tutti bene. Se gli italiani hanno scelto una cosa diversa noi la rispettiamo”. Va detto che un consigliere regionale del Lazio del Movimento 5 Stelle, Davide Barillari, ha fatto notare che è dovuto rimanere escluso dalle operazioni di scrutinio dei voti degli italiani all’estero a Castelnuovo di Porto insieme ad altri rappresentanti dei comitati per il No. Tutto questo per circa due ore. 

Triplice omicidio in Finlandia. Nella città di Imatra, nel sud-est della Finlandia, a pochi chilometri dal confine con la Russia, sono state uccise ieri sera tre donne a colpi di fucile. Secondo la portavoce della polizia, Heli Jamsen-Turkki, citata dalla stampa locale, come si legge su Tgcom24, una delle tre vittime è Tina Wile’n-Jappinen, sindaca di Imatra. Le altre due donne uccise sono due giornaliste. Il killer è un ragazzo di 23 anni che ha sparato contro le tre donne. L’agguato da parte del giovane è avvenuto all’uscita di un ristorante. Dopo aver ucciso le tre donne il ragazzo è stato arrestato e interrogato. Al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato il 23enne a sparare contro le tre donne.

Il referendum costituzionale di oggi, 4 dicembre 2016, rappresenta un momento importante anche per le popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. Dove in alcuni casi sono stati allestiti dei seggi speciali. A Norcia, per esempio, le operazioni di voto si tengono in una tensostruttura sul prato del campo sportivo, con quattro seggi messi a disposizione per i circa 3.800 elettori. Non saranno però solamente i cittadini del paese umbro a votarvi, ma anche i volontari della Protezione civile e gli uomini dell’Esercito e dei Vigili del fuoco che da oltre un mese sono impegnati nella zona. I cittadini che hanno lasciato Norcia e alloggiano in strutture ricettive lontane dalla propria residenza possano votare nei seggi dei comuni in cui sono ospitati.

Non si placano le polemiche attorno al caso delle “matite cancellabili”, anzi è bufera. Nel seggio dove vota Beppe Grillo, il leader del Movimento 5 Stelle, ad esempio, c’è stata una contestazione da parte di un elettore: le votazioni sono state sospese per circa mezzora dopo che un elettore ha protestato per aver ricevuto una matita cancellabile per votare. Al seggio dell’Istituto Marsano di Sant’Ilario di Genova sono arrivati i carabinieri, a quanto risulta allertati dall’elettore, poi le votazioni sono riprese. Sul caso delle “matite cancellabili” è intervenuto anche il Codacons, che domani presenterà un esposto al Ministero dell’Interno e a 140 Procure della Repubblica di tutta Italia. Intanto è arrivata la replica del Viminale: “Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”, specifica il ministero dell’Interno, aggiungendo che le “Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”.

Si allarga a macchia d’olio il caso delle “matite cancellabili”: dalla provincia di Firenze a Isernia, ora anche a Genova. Circola da stamattina tramite WhatsApp un messaggio che sembrava una delle tante “catene di Sant’Antonio” e che invece è una segnalazione veritiera: “La matita che vi forniscono per votare non è cancellabile. Portatevi una gomma da cancellare nel seggio, Votate è provate se realmente il voto non si cancella”, recita il testo del messaggio trasmesso via cellulare. La segnalazione si è rivelata veritiera a Rivarolo: nella scuola Elsa Morante il signor Fabio Aprà ha provato a cancellare il segno sulla scheda e ha verificato che non era indelebile, quindi ha allertato i carabinieri e ha redatto un verbale, poi le matite sono state sostituite. “Dopo le verifiche, si è appreso che si è trattato di due matite datate 2005 e di una datata 1995 di colore beige”, ha dichiarato l’elettore a Il Secolo XIX.

Nel giorno del referendum costituzionale scoppia il caso della “matita cancellabile”: il cantante Piero Pelù ha denunciato al presidente del seggio elettorale nel quale ha votato, in provincia di Firenze, che la matita con cui ha espresso la sua preferenza non sarebbe stata indelebile e poi ha pubblicato su Facebook una foto del verbale (clicca qui per vederla). Bufera sui social network: molte sono state, infatti, le reazioni su Facebook, dove i fan gli hanno spiegato che il segno della matita si cancellerebbe solo su carta normale, non sulla scheda elettorale. Un caso simile, però, è avvenuto a Isernia, dove è intervenuta la Digos: un’insegnante ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda elettorale e si è accorta che non era indelebile, quindi ha segnalato il caso alla sicurezza. Dopo l’intervento della Digos, le matite sono state quindi sequestrate e sostituite con matite copiative.

Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio che di questa riforma, principale sostenitore della riforma della Costituzione, ha votato questa mattina al seggio della sua Pontassieve, prima di fare ritorno a Palazzo Chigi. Come riportato da La Stampa, l’unica incognita è rappresentata dal luogo in cui il primo ministro italiano deciderà di seguire lo scrutinio. L’ipotesi più probabile è che durante le prime ore dello spoglio Renzi decida di seguire i risultati proprio dalla residenza del Presidente del Consiglio; successivamente, se l’andamento dello scrutinio dovesse rivelarsi per lui positivo, Renzi potrebbe raggiungere l’establishment del Partito Democratico nella sede di Largo del Nazareno. Al contrario, nel caso in cui si profilasse un’affermazione del No, Renzi potrebbe decidere di rimanere all’interno di Palazzo Chigi.

La prima rilevazione dell’affluenza del voto al referendum costituzionale di oggi 4 dicembre 2016 è effettuata alle ore 12. E’ il Ministero dell’Interno a fornire i dati su quanti italiani si sono recati alle urne per la consultazione referendaria sulla riforma della Costituzione. Secondo i dati arrivati dai comuni, 7.998, l’affluenza registrata alle  ore 12 è stata del 20,14%. Sono oltre 46,7 milioni, di cui 22,4 milioni uomini e 24,2 milioni donne, i cittadini italiani chiamati voto per il referendum costituzionale. I seggi si sono aperti alle 7 e resteranno aperti fino alle 23: subito dopo la chiusura inizierà lo scrutinio dei voti. Il risultato finale del voto per il referendum costituzionale di oggi 4 dicembre 2016 è atteso nel corso della notte. Sono già vari gli esponenti politici che hanno votato questa mattina: in primis il presidente del Consiglio Matteo Renzi che si è presentato nel seggio di Pontassieve e ha chiesto agli scrutatori proprio come stesse andando l’affluenza.

Urne aperte oggi anche in Austria dove gli elettori sono chiamati ad esprimersi al ballottaggio per le presidenziali, dopo l’annullamento del voto di maggio per irregolarità nello scrutinio dei voti per posta. La sfida è tra il nazionalista Hofer e il verde Van der Bellen. I sondaggi, come riportato da Tgcom24, prevedono un testa a testa tra il candidato del partito nazionalista e populista Fpoe e l’esponente dei Verdi, che da indipendente aveva vinto di strettissima misura (31mila voti, lo 0,7%) il ballottaggio del 22 maggio. I primi risultati sono attesi circa un’ora dopo la chiusura delle urne: i dati ufficiosi sono previsti verso le 19.30. In caso di testa a testa ‘stretto’ tra i candidati per sapere il risultato del voto per le presidenziali in Austria si dovrà attendere lo spoglio dei voti per posta del giorno dopo. A presentare ricorso per contestare i risultati delle urne era stato il partito di estrema destra Fpoe dove il verde Van der Bellen aveva prevalso per un soffio su Hofer.

Si parte, urne aperte per il referendum costituzionale con le ultime notizie che arrivano da tutti i seggi e che non riportano per ora casi particolari o denunce strane: il voto in Italia ma anche il voto all’estero, accompagnato in queste ultime settimane di campagna elettorale da accuse e contro repliche sui possibili brogli. La situazione che comprende il voto per il referendum di oggi, 4 dicembre 2016, vede cita 46 milioni di aventi diritto al voto che potranno recarsi alle urne oggi; a questi, vanno aggiunti circa 4 milioni di cittadini italiani che hanno votato per corrispondenza all’estero, di cui 2 milioni maschi e praticamente lo stesso numero di donne. Stando ai dati forniti da LaPresse, sono circa 1344 italiani che hanno deciso di rientrare in Italia per il voto, mentre per tutti gli altri (la stragrande maggioranza) la scelta è caduta sull’ovvio voto per posta. Un Sì o un No che dunque vedrà una fetta importante di voti che verrà dal voto estero, con la speranza che tutto si risolva nel modo più pacifico e corretto possibile. Stando ai dati del Viminale, l’Argentina è il Paese con il maggior numero di italiani residenti che votano per posta (praticamente il 16,82% del totale): la curiosità riguarda Guyana e Isole Marshall, che hanno un solo italiano che vota tramite corrispondenza.

In pieno silenzio pre elettorale, gli italiani si sono ritrovati ieri senza alcun “influsso esterno” per poter decidere cosa votare oggi, nell’importante referendum costituzionale. I vari schieramenti hanno ormai chiuso la campagna elettorale, una campagna fatta di “colpi basse” e tante offese, cosa questa che di certo non ha aiutato chi domani deve esprimere la propria preferenza, una preferenza che cosi come sottolineano i quotidiani stranieri sarà importantissima, sia per la carriera politica di Renzi, sia per il proseguo della ripresa economica italiana, ma anche per tutta Europa, che in caso di vittoria dei NO dovrebbe fare il conto con un probabile nuovo governo italiano. 

Prima rischi economici e a seguire una forte instabilità politica, queste le vere incognite che stanno dietro il referendum, che domani chiamerà gli italiani alle urne. Le “sale controllo” delle grandi banche d’affari saranno aperte durante lo spoglio delle schede, pronte ad apportare i giusti correttivi, nel caso di vittoria di uno dei due schieramenti. Anche Mario Draghi seguirà lo spoglio in diretta, con la BCE pronta a operare un acquisto massiccio di titoli di stato, allo scopo di non far decollare quello spread con i Bund tedeschi, tenuto negli ultimi mesi sotto controllo. I rischi politici sono invece connessi alla sconfitta della tesi del presidente del consiglio, in questo caso si dovrà valutare finanche i termini di tale sconfitta, con un NO ad alte percentuali, quasi scontato il cambio del governo, con tutti i rischi che ne conseguiranno. 

Bilancio pesante per un pauroso incendio scoppiato venerdì sera in un capannone di Oakland che ospitava un “rave party” a sorpresa, con almeno 9 persone morte e 13 disperse. Il dramma di è consumato attorno alle 22.30 ora americana, quando per cause ancor da accertare le fiamme sono divampate, e hanno in breve tempo fatto “collassare” tutto l’edificio. Moltissime le squadre dei vigili del fuoco giunti sul posto, vigili che non hanno potuto far altro che evacuare l’edificio, e circoscrivere le fiamme. Le testimonianze raccolte immediatamente dopo sottolineavano che il cantante che si stava in quel momento esibendosi, Golden Donna, sia riuscito a mettersi in salvo grazie ad un’uscita di emergenza ubicata nel retro palco. Dalle prime indagini sembrerebbe che il capannone avesse il sistema antincendio non funzionante.

Non si sa ancora se sia stata l’inesperienza del nuovo leader o l’arroganza del vecchio miliardario, di certo nelle stanze del potere del nuovo presidente eletto Trump è scoppiata la “prima grana internazionale”. La causa una semplice telefonata con il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen. La telefonata che è stata pubblicizzata dallo staff di Trump, ha suscitato le vibranti proteste della Cina, paese che non riconosce il piccolo stato, che di fatto con la sua presenza sfida il paese comunista. Cosa ancor più grave il fatto che fino adesso gli USA avevano evitato qualsiasi avvicinamento con Taiwan, portando avanti il concetto di “una sola Cina”, che tanto aveva contribuito alla distensione dei rapporti tra i due paesi. Trump minimizza, mentre la diplomazia cinese per il momento, si limita a non commentare ufficialmente l’accaduto.

Una cerimonia in cui era presente anche il presidente brasiliano Michel Temer, ha permesso di accogliere nello stadio che è stato la loro casa i giocatori della Chapecoense, periti nel disastro aereo in Colombia. Le bare tutte avvolte nella bandiera del club, hanno fatto il loro ingresso nel rettangolo verde, mentre anche il cielo piangeva, stante il diluvio che ha colpito la struttura sportiva. Presenti alla cerimonia anche i tre giocatori sopravvissuti, che sono stati accolti dal boato del pubblico, un boato che poi si è trasformato in decine di cori per omaggiare gli sfortunati giocatori. Sotto il profilo delle indagini sembra ormai acclarato che il disastro sia avvenuto perché il piccolo aereo aveva finito il carburante, con l’unica cosa resta da accertare legata al guasto elettrico evidenziato dal pilota, guasto che forse aveva messo fuori uso l’indicatore.

Non si è ancora placato l’eco del ritiro di Rosberg, che già le scuderie sono al lavoro per cercare di limitare i probabili stravolgimenti legati al mercato piloti. Si fa sempre più strada l’ipotesi che a prendere il volante lasciato libero dal tedesco, possa essere chiamato Vettel, il ferrarista ha ancora un anno di contratto con la rossa, ma l’abulica stagione appena passata potrebbe far decidere i dirigenti di Maranello di liberarlo anzi tempo. In questo caso la Ferrari potrebbe cercare un giovane pilota, anche abbastanza aggressivo, un profilo che porta direttamente a Verstappen. Sul mercato anche Alonso, l’ex campione del mondo vorrebbe scappare da una McLaren poco competitiva, e anche il volante della Red Bull gli potrebbe far fare salti di gioia.