“Entro la fine del 2016 i 6mila anni di peccato compiuti sulla terra finiranno, sarà il tempo della giustizia eterna e Gesù tornerà per portare la sua gente in cielo. E da quel momento la terra sarà abbandonata per mille anni”. La solita profezia catastrofistica? Più o meno, anche se questa volta i calcoli sono stati fatti al computer. Autrice è una programmatrice di fede cristiana, Norah Roth, che ha pubblicato il suo studio sul sito MarkBeats intitolandolo “2016, il tempo della fine”. In realtà non è la prima volta che si dice che questo anno bisestile debba portare la fine del mondo, era successo già lo scorso luglio quando in un video postato su youtube veniva detto che un campo magnetico avrebbe mandato la terra fuori orbita ponendo fine alla vita in concomitanza con la seconda venuta di Gesù. Ma per fortuna luglio è passato senza problemi. Norah Roth invece si è basata su degli estratti del Libro di Daniele che racconta la storia del popolo di Israele deportato a Babilonia. Vi si legge che Gabriele dice che “settanta volte sette volte sono decretate per porre fine al peccato”. Per la Roth sette si riferisce a un ciclo di Giubileo, l’anno al termine dei sette cicli di Shemittah (anni sabbatici). La Bibbia poi afferma che la settimana lavorativa è composta da sei giorni e uno di riposo, la domenica. Il che vale anche su scala più ampia, sempre secondo la Roth Dio avrebbe detto ai figli di Israele di seminare e raccogliere dalla terra per sei anni e poi lasciarla riposare il settimo. Un ciclo di Giubileo comprende sette delle unità più grandi seguito da un anno di riposo per un totale di 50 anni. Quindi “70 Giubilei iniziati nel 1416 avanti Cristo quando i figli di Dio sono entrati a Canaan termineranno 3431 anni dopo ed esattamente nel 2016 dopo Cristo”. Ecco fatto.