Dopo l’avviso di garanzia emesso nei confronti di Mario Marcone, ex compagno di Gabriella Fabbiano, la 43enne uccisa con un colpo di pistola e poi ritrovata a distanza di un paio di giorni, lo scorso 5 dicembre, nella cava abbandonata di Cernusco sul Naviglio, a rompere il silenzio è proprio il 42enne ora indagato. Come riporta Leggo.it, l’uomo ha rilasciato un’intervista al Tgr Rai commentando: “Io non so niente, non c’entro niente, non voglio sapere niente”. Mario Marcone ha poi smentito di aver avuto una relazione con la vittima, definendola solo un’amica: “Lei era così, conosceva tanta gente, ogni tanto usciva con me, mi chiamava, mi chiedeva di darle una mano e io gliela davo”. A sua detta, era solita farsi aiutare e poi sparire anche per intere settimane prima di rifarsi di nuovo viva. L’uomo indagato ha poi ammesso i suoi precedenti asserendo di essere stato in carcere per due anni dopo aver investito l’ex moglie. Il filmato dell’intervista sarebbe stato già acquisito dagli inquirenti in attesa di fissare l’interrogatorio per Marcone, mentre proseguono gli interrogatori agli ex amanti di Gabriella Fabbiano e alle persone a lei vicine.
Emergono novità importanti in merito al giallo sul delitto di Gabriella Fabbiano, la donna 43enne trovata senza vita lo scorso 5 dicembre in una cava abbandonata a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa Ansa, l’autopsia compiuta questa mattina sul cadavere della vittima avrebbe confermato come il cranio, in cui è stato ritrovato il piccolo foro, avrebbe trattenuto il proiettile esploso da un’arma di piccolissimo calibro usata per uccidere Gabriella Fabbiano. Intanto i carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia nei confronti di Mario Marcone, ultimo compagno della 43enne trovata in un laghetto artificiale, avvolta nel cellophane e legata in tre punti con delle cinghie da tapparella. Le indagini sembrano essere concentrate proprio sulle ultime frequentazioni della donna. A quanto pare, tra Gabriella e Marconi vi erano da tempo degli attriti ed il movente del delitto potrebbe essere legato a questo. L’uomo, che ora risulta indagato, è un operatore ecologico di 42 anni originario della provincia di Foggia e pare avesse precedenti penali. Attualmente vive a Pioltello dove ieri è avvenuta una perquisizione nella sua abitazione e che, secondo le indiscrezioni, avrebbe portato alla raccolta di elementi utili alle indagini.
E’ giallo sulla morte misteriosa di Gabriella Fabbiano, la donna 43enne trovata senza vita lo scorso lunedì pomeriggio nel lago artificiale di una cava a Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano. Inizialmente scambiata per una prostituta, la donna è stata poi identificata aprendo ad un nuovo caso di omicidio dai contorni al momento misteriosi. Gabriella Fabbiano è stata ritrovata avvolta nel cellophane, in pigiama e scalza. Le ultime novità sul delitto della 43enne vedono l’iscrizione nel registro degli indagati di Mario Marcone, ultimo compagno di Gabriella. La pista passionale, dunque, sembra essere quella predominante, ma gli inquirenti starebbero indagando a 360 gradi al fine di giungere alla verità sulla tragica morte della 43enne. Se finora si credeva che la donna fosse stata strangolata, l’ultima novità, come rivelato nel corso della trasmissione Pomeriggio 5, consiste nel ritrovamento di un piccolo foro dietro l’orecchio della vittima, in cui è stato trovato il proiettile con il quale è stata uccisa. Dopo l’omicidio, dunque, il corpo della donna sarebbe stato avvolto nel cellophane e poi stretto con alcune cinghie delle tapparelle, particolari che fanno ipotizzare come il delitto si sia compiuto in una casa, ma dove esattamente? L’inviata della trasmissione di Canale 5 si è interrogata sul luogo in cui è stato trovato il corpo della donna e su chi abbia potuto commettere l’atroce delitto. Gli stessi interrogativi che si rincorrono presso gli ambienti investigativi proprio in queste ore. L’assassino avrebbe potuto raggiungere il laghetto dell’ex cava in auto, ma non si esclude che il killer possa aver occultato il cadavere di Gabriella Fabbiano trasportandolo a bordo di una barca. Un altro aspetto entrato con forza nelle indagini sulla morte di Gabriella riguarderebbe proprio il suo cagnolino, dal quale la 43enne non se ne separava mai. Lo stesso cagnolino, tuttavia, sarebbe stato trovato nella sua abitazione, chiuso da ormai un paio di giorni, mentre Gabriella Fabbiano sarebbe stata uccisa altrove, ma dove esattamente? L’ipotesi è che l’omicidio possa essersi consumato nell’abitazione del compagno ora indagato e distante appena 5 chilometri dalla cava dove è stato ritrovato il cadavere della vittima. Tornando al compagno indagato, Mario Marconi, operatore ecologico di Pioltello, dopo la notifica dell’avviso di garanzia, nel pomeriggio di ieri gli inquirenti hanno perquisito la sua casa alla ricerca della pistola che ha sparato il colpo con il quale Gabriella è stata uccisa. Si tratterebbe di una pistola di calibro piccolissimo e che avrebbe provocato il forellino dietro l’orecchio. L’appartamento dell’ultimo compagno della donna è stato messo a soqquadro e pare che gli inquirenti abbiano trovato qualcosa di utile al fine delle indagini.