Vanno avanti le indagini sul delitto di Gianna Del Gaudio, consumatosi oltre tre mesi fa nella villetta di Seriate nella quale viveva insieme al marito Antonio Tizzani. I riflettori restano puntati proprio sull’uomo, unico indagato a piede libero. Dopo il ritrovamento di tracce di Dna sulla lama del taglierino usato per uccidere l’ex professoressa 63enne ed appartenenti al marito, l’attenzione degli inquirenti è aumentata sempre di più. Ora quindi, l’intento degli esperti è quello di trovare nuove tracce dell’uomo anche su altri reperti al vaglio dei Ris, in modo particolare quelli rinvenuti nella siepe a circa 600 metri dall’abitazione nella quale si è consumato il delitto. Sebbene siano state già analizzate con attenzione, tracce biologiche del marito di Gianna Del Gaudio potrebbero essere presenti anche sul sacchetto contenente il cutter e i guanti in lattice bianchi, all’interno dei quali è stato separato un Dna sconosciuto attualmente attribuito a Ignoto 1. Novità eclatanti potrebbero giungere proprio a partire dalla prossima settimana, con il ritorno dei Ris nella villetta di Seriate.

Nei prossimi giorni potrebbero emergere importanti novità risolutive in merito al giallo di Seriate relativo all’omicidio di Gianna Del Gaudio. Nel mirino degli inquirenti continua a restare il marito 68enne della vittima, Antonio Tizzani. Il sospetto degli inquirenti è sempre stato quello di un depistaggio nelle indagini ed in questo quadro di ipotesi si era inserita anche la sparizione della collana di Gianna Del Gaudio, la stessa che l’ex professoressa era solita indossare e non separarsene mai ma che invece era scomparsa dal suo corpo dopo il misterioso delitto. Nell’ultimo sopralluogo, stando alle indiscrezioni emerse nel corso di Pomeriggio 5, è stato trovato in casa a Seriate un collier d’oro, nascosto in un luogo insolito, ovvero all’interno di alcune pentole. Il monile è ora al vaglio dei Ris e si cercano corrispondenze con la collana scomparsa. Si tratta del medesimo prezioso? Se così fosse potrebbe trovare sempre più conferma la tesi del depistaggio già avanzata anche in merito al sacchetto contenente l’arma del delitto e un paio di guanti bianchi in lattice rinvenuto lo scorso 6 ottobre a distanza di alcune centinaia di metri dalla villetta divenuta il luogo del delitto di Gianna Del Gaudio.

Il caso di Gianna Del Gaudio potrebbe essere davvero vicinissimo ad una svolta. L’attenzione degli inquirenti, al momento è tutta concentrata sull’esito degli esami relativi al Dna appartenente ad Antonio Tizzani, marito della vittima ed il solo indagato a piede libero, e rinvenuto sulla lama del taglierino, lo stesso usato per uccidere l’ex professoressa di Seriate. L’uomo ha sempre sostenuto di non averlo mai visto e che forse il suo Dna potrebbe essere finito per contaminazione. Tizzani, intanto, ha ricevuto una notifica importante: non potrà spostarsi dalla zona almeno fino all’arrivo dei Ris in vista di nuovi esami previsti e che prevedono anche la nuova raccolta delle sue impronte digitali. Come dicevamo, gli inquirenti continuano a porsi domande in merito alla natura della traccia biologica appartenente al marito di Gianna Del Gaudio e ritrovata sulla lama dell’arma del delitto. Non si sa ancora se si tratta di sangue – sebbene questo sia stato quasi totalmente escluso – o se si tratta invece di saliva o sudore. Fatto sta che, come ribadito nel corso della puntata di ieri dall’inviata del programma Pomeriggio 5, se fosse saliva sarebbe difficile risalire alle impronte digitali dell’uomo, ma se invece, come ipotizzato, si trattasse di sudore, se i Ris trovassero delle impronte di Antonio Tizzani, quell’indizio potrebbe trasformarsi in una prova concreta.

Il delitto di Gianna Del Gaudio, ex professoressa in pensione assassinata in circostanze misteriose la notte del 26 agosto scorso, continua a tenere ancora impegnati gli inquirenti, i quali non mollano la presa su Antonio Tizzani, marito della vittima ed unico indagato a piede libero. Nei giorni scorsi l’uomo era stato convocato dai Carabinieri per una notifica e solo ieri si è appresa la reale motivazione, come rivelato dalla trasmissione Pomeriggio 5. Si sarebbe trattato di una notifica molto importante: per la prossima settimana è atteso il ritorno dei Ris nella villetta di Seriate dove Gianna Del Gaudio è stata sgozzata con un solo fendente alla gola. Per tale ragione, gli inquirenti avrebbero chiesto ad Antonio Tizzani di non allontanarsi dalla zona. L’uomo aveva deciso di trascorrere circa un mese ad Avellino, sua città di origine, in casa degli anziani genitori e la partenza era prevista proprio nei prossimi giorni. Ora apprendiamo che il marito indagato di Gianna Del Gaudio, in realtà dovrà restare a Seriate in quanto i Ris prenderanno nuovamente le sue impronte digitali. Questo avverrà poiché gli agenti della Scientifica faranno degli accertamenti dattiloscopici sul taglierino, l’arma usata per uccidere Gianna Del Gaudio e sulla cui lama sarebbe stato trovato anche il Dna di Antonio Tizzani. L’attenzione degli investigatori però, attualmente sarebbe concentrata su una frase pronunciata dall’indagato al telefono con la giornalista della trasmissione Mediaset e che rischia ora di incastrarlo. Dopo aver ricordato all’inviata di Pomeriggio 5 il primo incontro tra lui e la moglie Gianna Del Gaudio, avvenuto proprio ad Avellino, Tizzani avrebbe quindi reso alcune dichiarazioni sul terribile omicidio. “Quando io dico che sono innocente, non ho fatto una cosa simile… non potevo fare una cosa simile a mia moglie… facendo del male a mia moglie l’ho fatto a me stesso… a chi facevo male, a me stesso? Lei è libera adesso, io no…”, ha dichiarato l’uomo. Il cuore di questa affermazione avrebbe sollevato molti dubbi presso gli inquirenti. Si è trattato di un lapsus come ipotizzato dalla conduttrice di Pomeriggio 5? O forse di un errore grammaticale? Le parole “facendo del male a mia moglie l’ho fatto a me stesso” sembrerebbero quasi un’ammissione di colpa. Questa frase, attualmente al vaglio dei carabinieri, potrebbe incastrare il marito Antonio Tizzani alle sue responsabilità.